ZERO A ZERO

Nel cuore degli appassionati di calcio ci sono delle date destinate a rimanere scolpite nel cuore, indipendentemente dal colore della maglia in questione. Il 10 agosto 1973 nasce a Buenos Aires Javier Zanetti, destinato a diventare per circa un ventennio una leggenda dell’Inter, nonchè uno dei giocatori più amati della storia del club meneghino. Il giovane campioncino argentino, dopo un prima parte di carriera nel suo paese, si trasferisce nella Milano nerazzurra nell’estate 1995, diventando il primo acquisto della nuova gestione Moratti. Pur non partendo con grandi aspettative nei suoi confronti, il terzino destro non tarda ad affermarsi come un giocatore dalle straordinarie doti fisiche, unica ad una tecnica più che discreta. Il 27 agosto 1995 al Meazza contro il Vicenza va in scena la prima delle 858 presenze a servizio della Beneamata, primato assoluto della storia del club.

Zanetti, 19 anni e 16 trofei con l’Inter: tra i più amati della storia nerazzurra

I primi 10 anni non sono stati semplici. La prima parte della carriera di Zanetti a Milano è caratterizzata dalla vittoria della Coppa Uefa a Parigi nel 1998 contro la Lazio, con una sua prodezza in finale, ma anche da notevoli delusioni, tra cui scudetti sfumati sul filo di lana e un’eliminazione in semifinale di Champions League in uno storico derby cittadino a causa di due pareggi. Nell’estate 2006 scoppia lo scandalo di Calciopoli e l’Inter, a seguito delle varie sanzioni occorse alle società coinvolte, diventa la squadra da battere, infatti dopo il titolo assegnato dalla giustizia sportiva, si aggiudicherà anche i successivi 4 scudetti.

Il culmine della carriera del capitano argentino si verifica il 22 maggio 2010 nel mitico Santiago Bernabeu di Madrid, quando, nel giorno della sua presenza numero 700, alzerà al cielo la Champions League, attesa dal popolo nerazzurro da 45 anni. Nel 2014, dopo 19 anni e 16 trofei conquistati, Javier lascia il calcio giocato, alla soglia dei 41 anni di età.