ZERO A ZERO

Per quanto riguarda il calcio italiano la giornata di oggi risulta essere molto importante. Il 13 settembre 1973 infatti, nasce a Napoli Fabio Cannavaro, destinato a diventare con la maglia della Nazionale italiana campione del mondo. Il difensore esordisce in Serie A con la maglia dei partenopei il 7 marzo, ma dopo soli due anni viene ceduto dalla società di Ferlaino al Parma. Insieme al compagno di reparto Thuram e a Buffon in porta, Fabio costituirà per anni un terzetto che farà per anni le fortune prima del club gialloblu, e anni dopo della Juventus.

In Emilia Cannavaro conquisterà due Coppe Italia, una Supercoppa Italiana e una Coppa Uefa, tuttora l’ultima conquistata da una squadra italiana. Con la maglia bianconera il difensore conquisterà due scudetti, che saranno successivamente revocati dalla giustizia sportiva a seguito dello scandalo di Calciopoli, che provocherà la partenza del difensore destinazione Real Madrid, dove conquisterà i primi campionati sigillati in albo d’oro. Ma con la maglia dell’Italia che Cannavaro avrà le soddisfazioni maggiori.

Italia, Cannavaro alza la Coppa del Mondo: cento presenze nella notte di Berlino

Con la maglia dell’Italia Cannavaro collezionerà 136 presenze, secondo solo a Buffon in questa speciale classifica storica, comprendenti 4 partecipazioni alla fase finale della Coppa del Mondo. Nel 1998 in Francia, la compagine di Cesare Maldini si è dovuta arrendere ai calci di rigore alla Francia padrona di casa. I galletti hanno infranto il sogno azzurro in maniera ancora più crudele due anni dopo a Rotterdam nella finale di Euro 2000. Dopo aver dovuto digerire un’altra eliminazione, questa volta contestatissima nel 2002 per mano della Corea del Sud, il 2006 rappresenta per Cannavaro l’apoteosi. Il 9 luglio 2006, proprio nel giorno della centesima presenza in maglia azzurra, la Nazionale di Marcello Lippi conquista contro ogni pronostico sotto il cielo di Berlino la Coppa del Mondo. Grazie alle straordinarie prestazioni, con la fascia da capitano sul braccio, durante l’avventura tedesca, nel dicembre 2006, il giocatore viene premiato col Pallone d’Oro.