Il calcio femminile è uno sport in netta crescita. Negli ultimi vent’anni, i numerosi investimenti hanno portato al miglioramento del livello di gioco, e di conseguenza dello spettacolo. In Italia, si è scelto di investire solo recentemente, per questo motivo il calcio italiano è rimasto indietro rispetto ai principali campionati Europei. Questo però non toglie che anche il nostro movimento abbia regalato incontri storici e divertenti. Con l’articolo odierno, andiamo a rivivere 5 partite emozionanti di calcio femminile italiano, prendendo come riferimento temporale gli ultimi vent’anni.
Partiamo da sabato 1° settembre 2001. Allo stadio “Centro d’Italia” di Rieti va in scena la finale di Supercoppa Italiana. A contendersi il trofeo vi sono la Torres, vincitrice sia del campionato sia della Coppa Italia 2000-01, e il Bardolino, finalista in Coppa Italia, battuto 1-0 proprio dalle rivali rossoblù. La partita, dopo un avvio di grande stallo, si sblocca nelle battute conclusive della prima frazione. A segno va il Bardolino grazie alla rete di Placchi, che insacca con un preciso colpo di testa. Le veronesi, galvanizzate, scendono in campo con la voglia di chiudere la partita, e Battistoli, al 3′ del secondo tempo, raddoppia con un preciso destro di controbalzo. L’incontro sembra dunque chiuso, ma la Torres rientra in partita al 73′, con un calcio di rigore di Conti. Nel concitato finale, Parejo trova il pari all’ultimo minuto del recupero, costringendo la sfida ai supplementari. Il Bardolino reagisce molto bene al contraccolpo psicologico, e la vince. Al minuto 109, Valentina Boni si prende la responsabilità di tirare una punizione dal limite. La battuta è semplicemente perfetta, la palla si insacca in rete alle spalle di Brunozzi, e le gialloblù possono così festeggiare il loro primo trofeo. Il Bardolino diventa così l’unica squadra in Italia ad aver vinto la Supercoppa senza aver mai prima conquistato né lo scudetto né la Coppa.
Come analizzato precedentemente, la Serie A 2007-08 ha regalato una lotta salvezza divertente ed appassionante. Tra le partite di quella stagione, spicca sicuramente la sfida tra Chiasiellis e Firenze. La giornata 17 è un crocevia importante per la salvezza, con il Chiasiellis che nel girone di ritorno fatica a conquistare punti. Il Firenze, ultimo, è obbligato a vincere per restare in corsa. L’avvio d’incontro è di netta impronta Viola. Al 5′ Paola Mauro porta in vantaggio le toscane, poi Barreca al 12′ raddoppia su calcio di rigore. Le fiorentine, partite forte, si rilassano, pensando di aver quantomeno portato a casa il primo tempo.
Al 23′ però, Bortolus trova la rete che riapre la partita, mandando in totale affanno la retroguardia ospite. Al 40′ Lavia pareggia l’incontro, e tre minuti dopo Milani trova la rete del 3-2 che chiude una prima frazione scoppiettante. Nella ripresa, dopo soli dieci minuti, Sara Colzi trova la rete del pareggio, che quieta la sfida per qualche istante. Al 72′ Barreca riporta avanti il Firenze, ma poco dopo la sfida torna sul pareggio grazie a Degrassi. Quando il pari sembra ormai un risultato acquisito, le ospiti ottengono un altro rigore, con Barreca che trasforma nuovamente e regala così tre punti preziosissimi alla squadra fiorentina. Questo successo però non basterà per la salvezza.
Le partite più emozionanti del calcio femminile italiano non devono essere necessariamente ricche di gol. A volte basta una rete soltanto. Nel Girone A della Serie A2 2008-09, la lotta promozione è accesa e coinvolge ben tre squadre. Il Como, dopo aver concluso il girone di andata al comando, perde qualche punto di troppo, lasciando la scena a Mozzanica e Brescia. Alla 19a giornata, sono proprio queste ultime due ad affrontarsi. Le Leonesse, vincendo, incrementerebbero il proprio vantaggio sulla seconda piazza, mentre le bergamasche, con un successo, prenderebbero loro il primo posto.
L’incontro è ovviamente aperto e acceso. Le ospiti imprimono un alto ritmo, iniziando all’attacco. Quello che però le penalizza, è l’assenza di precisione sotto rete. A complicare la situazione, si aggiungono l’infortunio di D’Alessio intorno alla mezz’ora, uno dei perni di quel Brescia, e l’espulsione di Samantha Ceroni nel finale del primo tempo, per un’ingenua doppia ammonizione. Nella ripresa, il Mozzanica sfrutta ottimamente un calcio d’angolo al 25′. Nembrini, appostata sul palo lungo, appoggia sul palo di testa, mettendo nel sacco il gol-vittoria. Sembra il successo decisivo per la promozione, ma alla 20a le bergamasche perderanno 1-0 sul campo della Fortitudo Mozzecane, mentre il Brescia supererà il Gordige per 6-2, riprendendosi la vetta, che varrà poi la promozione nella Massima Serie.
Un’altra delle partite più emozionanti del calcio femminile è quella di sabato 2 giugno 2012. Nel giorno della Festa della Repubblica, allo stadio “Anco Marzio” di Ostia, Brescia e Napoli si sfidano nella finale di Coppa Italia. Le bresciane si presentano forti del quarto posto in classifica, mentre il Napoli arriva dalla promozione in Serie A, conquistata dominando il Girone D della serie cadetta. Solitamente, nel calcio femminile, questo genere di incontri si conclude con una goleada a favore della squadra di Prima Divisione. Ma questo sport sa essere imprevedibile.
Il Brescia parte forte e sblocca al 3′: Ferrandi pennella dalla destra, al limite raccoglie Zilioli, che lascia partire un destro morbido ma potente che scavalca il portiere. La reazione partenopea si fa attendere, ma arriva puntuale al 21′. Sul tiro dal limite di Roberta Giuliano, Gorno si fa sorprendere e buca l’intervento, e il Napoli pareggia. Le Leonesse tornano avanti al 45′, grazie ad una pennellata di Valentina Cernoia su calcio di punizione. Al 70′, la difesa bresciana si dimentica Rossella Vitale in area di rigore, la quale di testa insacca il traversone di Pirone dalla sinistra. Il 2-2 porta la sfida ai supplementari, dove il Brescia troverà il gol decisivo. Corre il 98′: Ferrandi pennella l’ennesimo cross, Sabatino sfrutta un errato piazzamento della difesa, e in spaccata realizza il 3-2. Il Brescia alza così al cielo la sua prima Coppa Italia, ma il Napoli esce con l’onore delle armi.
Ultima, ma non meno importante, la sfida tra Milan e Juventus della Serie A 2019-20. Siamo alla 6a giornata del girone di andata, e le due formazioni sono in lotta per lo scudetto, occupando le prime due posizioni della graduatoria. Su un terreno reso zuppo dalla pioggia, dunque ai limiti della praticabilità, l’incontro è comunque acceso. Giacinti sfiora due volte il gol nei primi tre minuti, poi la gara diventa fisica, ruvida, ma senza gioco sporco. La Juventus sblocca al 20′, con un contropiede di Cernoia insaccato da Fusetti nella propria porta.
Nella ripresa arriva l’immediato pareggio rossonero, con Čonč che al 51′ segna da pochi passi, sfruttando la sponda di Heroum. La sfida resta intensa pur senza particolari occasioni da rete, in quanto il gioco è reso difficile dal terreno allentato. Cernoia al 76′ divora clamorosamente il gol del vantaggio, ma si rifà servendo l’assist a Stašková all’81’. La ceca, in diagonale, realizza il 2-1 che sembra chiudere lo scontro. Il Milan però non ci sta, manca il pari al 90′ (salvataggio di Giuliani su Bergamaschi), ma lo ottiene all’ultimo respiro. Vitale svetta su una punizione dalla destra, e di testa trova il 2-2, consegnando così una delle partite più emozionanti alla storia del calcio femminile italiano.
Altra finale tra Bitonto e TikiTaka Francavilla, che sono scese in campo al PalaFlorio di…
Nelle scorse settimane si sono giocate entrambe le semifinali della Serie A di futsal femminile,…
La Serie C Femminile chiude la stagione regolare lasciando spazio ai playout e alla finale…
Ore molto delicate per la Femminile Molfetta, al seguito di presunte dichiarazioni rilasciate da alcune…
La Serie C Femminile è a soltanto una giornata dalla conclusione del campionato, e sostanzialmente…
La finale più attesa nella storia della UWCL non ha deluso le aspettative. Barcellona e…