Potrebbe essere finalmente giunto il momento della rinascita del calcio italiano oppure si tratta di un episodio isolato? Gli allenatori coinvolti in questa sede riusciranno a gestire la pressione oppure si lasceranno sopraffare? Di questo e di altro abbiamo parlato con Aldo Serena, storico attaccante italiano degli ’80 e 90′. L’ex calciatore veneto si è concesso in ESCLUSIVA ai nostri microfoni in merito ai grandi traguardi raggiunti dalle compagini nostrane in questa stagione europea.
Crede che il raggiungimento delle semifinali da parte di tutte queste squadre di Serie A sia frutto di una serie di fortunate coincidenze oppure il calcio italiano si appresta a vivere un tentativo di rinascita?
“Direi entrambe le cose. Sicuramente i sorteggi sono stati fortunati, ma non solo. Nel calcio italiano c’è tanto fermento in particolare tra i nuovi allenatori italiani, alcuni di loro molto bravi a costruire un calcio di tipo offensivo. Questa per noi è una necessità visto che non riusciamo ad essere appetibili più di tanto agli occhi dei grandi campioni internazionali. Oggi l’Inghilterra e altri campionati, sia economicamente sia tatticamente, sono molto più attraenti del campionato nostrano”
Questi successi delle varie squadre italiane possono essere definiti un riscatto anche degli allenatori italiani dato che, su cinque squadre che si sono qualificate alle semifinali, quattro hanno un tecnico nostrano? Quale di questi ha avuto il maggior impatto ai fini del raggiungimento di questo obiettivo?
“Sì, penso possa esserci un buon inizio di rinascita. Io penso a Palladino del Monza e a De Zerbi del Brighton e altri di questa generazione. Nello specifico, ritengo che Vincenzo Italiano sia l’allenatore maggiormente in grado di rilasciare la propria impronta: lui non ha paura di giocare e di rischiare. Inzaghi e Pioli allenano squadre di forte attitudine europea. Il tecnico rossonero è un mix tra il classico allenatore di stampo italiano e l’allenatore dal giochismo moderno. Il piacentino stessa cosa ma gli manca un’affermazione di alto profilo come può essere la conquista di uno Scudetto”
Dopo 20 anni, Inter e Milan affronteranno un derby in semifinale di Champions League. Eppure, in campionato le squadre arrancano vistosamente. Come si spiega questa incoerenza? Soprattutto considerando che in Champions il livello degli avversari è molto più alto di quelli in Serie A
“Per quanto riguarda il Milan, la conquista dello Scudetto svolge un ruolo importantissimo in questo senso. Mentalmente, un successo di queste proporzioni porta alla volontà di affermarsi anche in un contesto estero e più ampio come quello della Champions League, la quale richiede sforzi fisici e mentali maggiori. Di contro, l’Inter è un punto interrogativo: la rosa è ampia e sarebbe adatta ad affrontare entrambe le competizioni con i giusti mezzi. I nerazzurri godono di una rosa in grado di vincere partite importantissime e raccogliere risultati modesti subito dopo. Penso che il dispendio di energie fisiche e mentali sia stato decisivo in questo senso, nonostante Inzaghi operi molti cambi. Effettivamente è un mistero. Probabilmente, è più una questione mentale che fisica“
Chi pensa possano essere i giocatori decisivi in questo euroderby? Sotto quali punti di vista l’Inter potrà mettere in difficoltà il Milan?
“Il Milan ha raggiunto il proprio apice tecnico-tattico e atletico, in particolare dopo le sfide contro il Napoli. Diaz e Leao sono in un momento di forma strabiliante. Pioli stesso è stato in grado di operare ad una serie di contromosse di grande efficacia e precisione, aggiungendovi anche una lettura delle partite altamente sofisticata”
Parlando dell’Inter invece?
“Parlando dell’Inter, ci sono state molte occasioni dove non è stata particolarmente quadrata difensivamente. Allo stesso tempo, ha la possibilità di far giocare molti ottimi giocatori nella metà campo avversaria e crearsi molte occasioni da gol. Il problema è legato alla scarsa forma degli attaccanti interisti: molti di loro, infatti, non hanno trovato il gol per moltissimo tempo. I nerazzurri dovranno cercare di non sbilanciarsi eccessivamente e trovare un maggiore equilibrio. La soluzione sarà abbassare un po’ il proprio baricentro”
Secondo lei come può influire sulla Juve e sulle altre squadre la questione -15 in corsa Champions?
“Se fossi stato Allegri, una volta arrivata la sanzione, avrei cercato di infondere nei miei ragazzi lo spirito di un <<vivere alla giornata>>: pensare di partita in partita e concentrarsi sugli eventi a breve termine. Di contro, se fossi stato l’allenatore di una delle squadre concorrenti dei bianconeri, avrei detto ai miei ragazzi di giocare come se i torinesi non fossero stati sottoposti ad alcuna penalizzazione. La Juventus deve cercare di sfruttare l’occasione che ha di vincere l’Europa League in modo da qualificarsi in Champions League a prescindere dalle controversie giudiziarie”
Mourinho è uno che di coppe se ne intende e spesso è riuscito a condurre avversari sulla carta sfavoriti al successo. Ritiene che la Roma odierna possa bissare il successo dello scorso anno anche se in una coppa diversa?
“Arrivati a questo punto, il cerchio si restringe e gli avversari rimasti sono tutti di ottimo livello. Tuttavia, quando parte da sfavorito Mourinho è spesso molto pericoloso. Si tratta di un seduttore in grado di influenzare mentalmente la partita in qualsiasi momento: sa condizionare anche il pubblico ed eccitarlo. Di conseguenza, anche i calciatori ne risentono. Lui è uno dei pochi in grado di lavorare a 360°. Sotto il profilo del gioco non è particolarmente sofisticato, me ha una marcia in più. Non è un allenatore come Guardiola per dire, ma sa trarre il meglio da tutti i suoi giocatori e dal suo pubblico”
La Fiorentina torna in semifinale europea per la prima volta dal 2015. Gli avversari rimasti in gara sono Basilea, AZ Alkmaar e West Ham. Ritiene che i Viola siano favoriti o che la maggior esperienza delle altre squadre risulterà decisiva?
“Facendo tutti gli scongiuri, ritengo che la Viola sia la favorita. Per qualità del gioco e dei suoi giocatori, posso dire che è lecito aspettarsi un bel traguardo da parte dei toscani”
[Fonte foto: Today, Goal, Open, MondoNapoli]
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