Al Gewiss Stadium non c’è storia: l’Atalanta trionfa senza difficoltà contro un Frosinone in crisi, alla quinta sconfitta consecutiva. I ciociari non sembrano mai entrare in partita e subiscono il pressing feroce degli uomini di Gasperini, che in appena 14 minuti mettono una seria ipoteca sul match segnando 3 gol. Nel secondo tempo la squadra di Di Francesco riesce a costruire qualche occasione, migliorando nell’atteggiamento. La Dea si limita a gestire il risultato, aggiungendo la ciliegina con i due gol nel finale.
L’Atalanta di Gasperini si presenta al match con il ritorno dal primo minuto di Scamacca, confermando per il resto la stessa formazione delle ultime due partite contro Roma e Milan. Da segnalare la prima convocazione di El Bilal Touré, infortunato da agosto e sempre più vicino all’esordio. Nel Frosinone Di Francesco schiera Lusuardi adattato a terzino sinistro, a causa dell’emergenza infortuni, e Bonifazi al centro. A centrocampo torna titolare Mazzitelli e in attacco Cheddira viene preferito a Kaio Jorge.
Il match inizia tremendamente in salita per i ciociari. All’ottavo minuto Holm supera Lusuardi procurandosi un rigore, trasformato perfettamente da Koopmeiners. Quattro minuti dopo, sulla fascia opposta, Okoli e Lirola soffrono De Ketelaere e Ruggeri, che riesce a crossare a centro area dove Ederson è libero di calciare e realizzare il 2-0. Il Frosinone è in affanno e non sembra essere mai entrato in campo, e dopo appena due giri di orologio perde il pallone nella propria trequarti, lasciando un’autostrada a De Ketelaere. Il belga con un sinistro potente colpisce la traversa e supera Turati, aggiungendo il suo nome al tabellino dei marcatori. Il volto di Di Francesco, dopo l’inizio horror dei suoi, parla da solo. Il tecnico prova a rimediare cambiando il sistema difensivo, passando a una linea a 3, ma il copione non cambia e le parate di Turati su Scamacca e Ederson salvano i suoi dal poker.
Nella ripresa Di Francesco opta per un triplo cambio, nel tentativo di invertire l’andamento del match. Ghedjemis, Gelli, Romagnoli sostituiscono Lirola, Harroui e Lusuardi. Il secondo tempo dell’Atalanta è di totale gestione, di risultato ed energie. L’undici di Gasperini non preme più di tanto sull’acceleratore e pressa in modo ordinato. Nonostante ciò il Frosinone non riesce mai ad essere pericoloso, affacciandosi appena in due occasioni dalle parti di Carnesecchi, bravo a rispondere a Cheddira e Ghedjemis.
Sul finale, anche grazie alla freschezza dei neo entrati, la Dea alza nuovamente i ritmi, sembrando quasi divertita nel costruire occasioni, consapevole del risultato già ampiamente favorevole. In contropiede, situazione che ha messo particolarmente in difficoltà la squadra di Di Francesco nel corso del match, Zappacosta viene dimenticato dai difensori frusinati e realizza il 4-0 con un gran destro a giro. Nei minuti di recupero prosegue l’assalto nerazzurro, concluso da Holm sugli sviluppi di un corner, con una rete a porta vuota che vale la matita finale.
Nelle fila bergamasche è complicato scegliere un solo migliore in campo, visti risultato e prestazione. Ederson mostra per l’ennesima volta la sua importanza nel centrocampo della Dea. Il gol è solo il premio ad un’altra prestazione eccellente del brasiliano. Impossibile non citare Koopmeiners, freddissimo dagli undici metri e sempre pericoloso offensivamente, e De Ketelaere, in crescita partita dopo partita e sempre più sereno in campo. Da segnalare anche le ottime prove degli esterni Holm e Zappacosta, autori di un gol a testa, e Ruggeri, ordinato e assistman sul gol di Ederson. Nei ciociari sono in pochi a salvarsi. Prestazioni sufficienti per Mazzitelli e Ghedjemis, i soli a impegnare Carnesecchi. Male la difesa, con Lusuardi, schierato in un ruolo non suo e colpevole sul rigore concesso, e Lirola, reo di aver lasciato troppi spazi, soprattutto in occasione del secondo e del terzo gol. Il resto della squadra non lascia superstiti.
L’Atalanta vince e convince, portandosi a -1 dal quarto posto occupato dalla Fiorentina, e mettendo in mostra la sua natura gasperiniana al meglio. Discorso opposto per il Frosinone: partito benissimo in campionato, l’undici di Di Francesco incassa la quinta sconfitta consecutiva. Il Gewiss è un campo ostico, ma l’atteggiamento mostrato dai ciociari non è accettabile dopo un trend così negativo. I mezzi per salvarsi ci sono e il Frosinone ha dimostrato di potersela giocare con tutti, ma la vittoria manca ormai dal 26 novembre contro il Genoa, decisamente troppo tempo.
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