ZERO A ZERO

Atalanta-Roma è il posticipo della 31esima giornata di Serie A. Nel monday night il Gewiss Stadium è sold out. Gasperini, orfano di Lookman, si affida a Zapata dal 1′ (Hojlund parte dalla panchina) con Pasalic alle sue spalle, conferma per Sportiello tra i pali. Mourinho (che celebra stasera 100 panchine in giallorosso), invece, lancia Solbakken dall’inizio e schiera Bove accanto a Cristante in mezzo al campo, Llorente al centro della difesa al posto di Smalling. Irrati arbitra il match.

IL RACCONTO DEL PRIMO TEMPO

Nelle prime battute di gara non si vedono clamorose occasioni per entrambe le squadre: l’Atalanta prova ad imbastire il possesso, la Roma prova a giocare di rimessa. Nulla di memorabile nel primo quarto d’ora di gara a parte un’uscita di Rui Patricio coi pugni su cross avvitato di Koopmeiners dalla fascia destra. I duelli individuali sono la chiave dell’incontro, specialmente sulle corsie laterali. Alla mezz’ora si conta solo un tiro (neanche in porta) da parte degli ospiti, partita avara di emozioni con molto tatticismo e gioco che latita. Poi il fulmine a ciel sereno: al 39′ Abraham si fa scippare palla da Scalvini, che sguscia lateralmente e serve Zapata sulla sinistra: l’attaccante colombiano entra in area, sterza su Celik eludendo l’intervento e trova Pasalic che, al volo di collo pieno mancino dal centro dell’area, beffa Rui Patricio: è 1-0 per gli orobici. Abraham cerca la conclusione vincente da fuori area su servizio di Solbakken, ma spara alto nei minuti di recupero della prima frazione. I primi 45′ si concludono 1-0 per i padroni di casa, più cinici rispetto alla compagine capitolina e più bravi a tenere il campo e le varie linee.

LA CRONACA DELLA SECONDA META’

Nella ripresa è la Roma a risultare subito più propositiva e aggressiva spezzando le trame della Dea in svariate situazioni. Le azioni, da una parte e dall’altra, si sviluppano in maniera rilevante grazie alle due punte: Zapata tiene sotto scacco Llorente col suo lavoro fisico, Abraham fornendo sponde aeree per i compagni. De Roon calcia forte ma totalmente fuori dallo specchio di porta su ribattuta da punizione eseguita da Koopmeiners al minuto 55. Mourinho, al 65′ fa un cambio quadruplo: Matic, Dybala, Spinazzola ed El Shaarawy rispettivamente per Bove, Mancini, Zalewski e Solbakken con passaggio a 4 difensori. Pasalic cestina la doppietta al 69′ alzando troppo la traiettoria del suo sinistro da centro area.

Al 73′, su corner, l’Atalanta trova il raddoppio: Koopmeiners batte l’angolo, Palomino tutto solo colpisce di testa e, sulla respinta di Rui Patricio, Toloi di controbalzo insacca grazie a una deviazione decisiva di Llorente siglando il 2-0. Dybala prova a caricarsi la Roma sulle spalle (come spesso succede): all’80 la Joya tenta una conclusione di mancino su torre di Abraham, ma non trova il bersaglio grosso.

La Lupa la riapre pochi minuti dopo: Belotti (subentrato ad Abraham al minuto 81) fa da assist-man con un tacco sontuoso sulla trequarti avversaria per Pellegrini: l’ex Sassuolo punta l’area con una grande percussione e pesca un sinistro all’angolino che non lascia scampo a Sportiello. Speranze, però, subito vanificate: alcuni istanti dopo la rete del momentaneo 2-1, all’83’, Rui Patricio perde la sfera uscendo in maniera maldestra su un pallone apparentemente innocuo lanciato da Zappacosta: Koopmeiners si avventa sul pallone e scavalca l’estremo difensore portoghese. Gli ospiti si tuffano nella metà campo bergamasca nei minuti finali cogliendo anche il trentesimo legno della stagione con Pellegrini da calcio piazzato al minuto 87. La partita termina 3-1 per l’Atalanta: Gasperini torna prepotentemente in corsa per la Champions, piove sul bagnato per la Roma (che perde anche Llorente per infortunio).