Nella prima volta in assoluto di una finale di UEFA Women’s Champions League nei Paesi Bassi, trionfa il Barcellona ai danni del Wolfsburg. Nella quarta finale in 5 edizioni, le Blaugrana si impongono in rimonta, grazie ad una difesa tedesca passata dal solido al liquido nello spazio di pochi secondi, come il ghiaccio nei cocktail. Ed è il Barcellona dunque che può bere dal calice del vincitore, dopo una partita dove ha rivisto, per 45 minuti, i fantasmi dell’edizione passata.
Prima della finale di Champions League odierna, Barcellona e Wolfsburg si erano affrontate già 5 volte. Nei quarti di finale dell’edizione 2013-14, il Wolfsburg si era imposto sia all’andata sia al ritorno, passando con un 5-0 complessivo. La terza volta nella semifinale in gara secca della stagione 2019-20, con il Wolfsburg che elimina il Barcellona per 1-0 grazie ad una rete di Fridolina Rolfö. Infine, nella semifinale dello scorso anno, il Barcellona ha ottenuto la sua prima storica vittoria, con un pesante 5-1 davanti ai 91648 spettatori del Camp Nou. Il 2-0 delle Wolfinnen al ritorno è valso la quarta vittoria per le tedesche.
4-3-3 speculare per i due allenatori, che schierano anche la formazione tipo. Il Barcellona inizia impostando il gioco, ma sono le tedesche a passare immediatamente in vantaggio. Se l’anno scorso fu un errore di Putellas, che favorì Le Sommer, stavolta è una valutazione superficiale di Bronze. Il terzino inglese si fa sottrarre palla da Pajor, che arriva al limite della lunetta e spedisce un destro di mezzo esterno che buca Paños e porta avanti le sue. Le Blaugrana reagiscono prontamente, con Paralluelo che al 7′ si propone con il destro, ma il tiro va alto. Ben più pericolosa l’occasione colossale che capita a Paredes al 12′. Angolo da destra di León, imperioso stacco del difensore catalano, colpevolmente dimenticata dalla difesa, ma il pallone termina sul fondo. Errore clamoroso.
Nella fase centrale, resta attiva la formazione blaugrana, ma le sassoni fanno buona guardia. La difesa soffre molto sulla destra, dove Rolfö e Caldentey mettono spesso in difficoltà Wilms ed Hendrich, ma nell’area di porta le tedesche sono molto solide. Il Barcellona prova in tre occasioni ad andare vicino al gol: al 27′ Wilms ribatte una conclusione ravvicinata di Bonmatí, poi il minuto successivo Paralluelo alza sopra la traversa un cross di Graham Hansen. Infine, al 34′, è ancora la norvegese protagonista, ma stavolta non arriva per millimetri sul traversone di María León. Al 37′ però, la difesa catalana si scopre, e subisce la rete del raddoppio. Pajor mette da destra un perfetto cross, Popp si infila al centro della difesa e di testa mette in rete il pallone del 2-0. Ci sono alcune proteste barcellonesi per un contatto tra la stessa Popp e María León, che si erano strattonate a vicenda nel tentativo di prendere posizione. Il VAR, che riceve l’assistenza degli Italiani Massimiliano Irrati e Maria Sole Ferrieri Caputi, non interviene (giustamente a nostro parere), cosicché si va al riposo sul punteggio di 2-0 per il Wolfsburg. All’ultimo minuto della prima frazione, grande intervento di Frohms su Paralluelo, un’uscita che salva il punteggio.
Esattamente come avvenuto per la prima frazione, anche l’avvio di ripresa è al fulmicotone. Eroina dei primi minuti è Patri Guijarro, che nello spazio di 120 secondi scarsi riporta la sfida in parità. Al 48′ insacca di sinistro sotto la traversa, chiudendo la perfetta triangolazione con Graham Hansen, poi al 50′ irrompe di testa sul traversone di Bonmatí da sinistra, battendo Frohms. Grave errore di posizionamento di Wilms nella situazione. Salgono così a 38 le reti segnate, in questa edizione, nel primo quarto d’ora del secondo tempo, che si rivela uno dei segmenti più prolifici in campo europeo. Segue una fase di stanca, in cui il Wolfsburg alza il baricentro ma non crea particolari chances, eccezion fatta per una conclusione di Pajor centrale, che Paños blocca in due tempi al 69′.
Al 70′ però, quella che era sembrata una partita poco convincente di Wilms ed Hendrich, si trasforma in una conferma. La numero 2 rinvia addosso alla numero 4, entrambe nella propria area di porta, nel tentativo di evitare che Caldentey prenda la sfera. E va a finire che non solo la spagnola rientra in possesso del pallone, ma, incespicando nel tentativo di concludere, serve l’ex Rolfö, che può solamente appoggiare in rete la palla del 3-2. Un errore imperdonabile. Di fatto, è l’ultima emozione del match fino al colpo di testa di Bremer bloccato da Paños nel lungo recupero. Il Barcellona si impone 3-2 in rimonta sul Wolfsburg e vince la sua seconda Champions League.
Si conclude così una bellissima edizione della Champions League Femminile, coronata da una finale all’altezza. In una stagione che verrà ricordata per il livello mostrato, e per le emozionanti partite, dalla caduta del Lione con l’Arsenal ai Quarti della Roma, passando per Bayern Monaco-Barcellona e le partite del St. Pölten, infine alle semifinali. Un’annata molto interessante, che regala tanti spunti di riflessione, ma con la certezza che il prodotto televisivo che il calcio femminile sa offrire, è di buonissima qualità.
Restando in tema della finale, è la seconda volta nella storia che una squadra sotto 2-0 al primo tempo, ribalta il risultato. Il precedente nel 2013-14, quando fu proprio il Wolfsburg ad invertire la rotta contro il Tyresö di Boquete, come già raccontato. Della gara odierna rimarranno certamente alcuni rischi ed errori delle Blaugrana in fase di costruzione dal basso, la facilità con cui l’ex Rolfö ha affondato i colpi a sinistra, gli errori di Wilms ed Hendrich, la solidità della difesa tedesca nel primo tempo, l’ennesimo gol di Popp, e l’ennesimo assist di Bonmatí. Non ci resta che attendere la prossima edizione per rivivere queste emozioni.
BARCELLONA (4-3-3): Paños; Rolfö, León, Paredes, Bronze; Guijarro, Walsh (90′ Syrstad Engen), Bonmatí (90′ Putellas); Caldentey (79′ Clàudia Pina), Paralluelo (70′ Geyse Ferreira), Graham Hansen (79′ Crnogorčević). All.: Giráldez
WOLFSBURG (4-3-3): Frohms; Rauch, Janssen, Hendrich, Wilms (84′ Hegering); Roord (72′ Lattwein), Huth, Oberdorf; Popp, Pajor (84′ Bremer), Jónsdóttir. All.: Stroot
Marcatrici: 3′ Pajor (W), 37′ Popp (W), 48′ e 50′ Guijarro (B), 70′ Rolfö (B)
Ammonizioni: 22′ Hendrich (W), 33′ Bonmatí (B), 77′ Jónsdóttir (W)
Arbitro: Cheryl Foster (WAL)
Note: recupero pt 2′, st 7′
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