Alle 14.30 si è giocata la 16ª giornata di campionato, tra Juventus Women e Milan, al centro sportivo di Vinovo. Le rossonere si sono imposte per due reti ad una, diventando la seconda squadra italiana capace di espugnare il campo di casa delle bianconere. La sfida riapre di fatto la corsa Champions, obiettivo d’inizio stagione per il Milan. Rossonere vera spina nel fianco della Juventus, nonché unica italiana capace di batterle per ben due volte in campionato. Il match di andata era finito 4-3 proprio per le milanesi, prime a sconfiggere le torinesi segnando quattro reti. L’1-2, spezza così l’imbattibilità casalinga delle Zebre, che durava da 49 partite e ben 1755 giorni (in campionato).
Il Milan parte aggressivo cercando subito la via per il goal. La Juventus, dopo i primi minuti di assestamento, si fa vedere prima con Boattin, che calcia alto, e poi con Lenzini, che con un tiro cross colpisce la traversa a portiere battuto. La partita prosegue con la gestione da parte di entrambe le squadre, che non si sbilanciano più di tanto. Dal 30’ però è il Milan che fa da padrona. Dopo 15 minuti di avanzate e cross, su una punizione battuta da Aslani, trovano un calcio di rigore.
Boattin cade sulla palla ed involontariamente ferma il tiro di Nouwen sulla linea con il braccio. Il direttore di gara lo considera volontario, assegna il rigore ed espelle Boattin. Sul dischetto va Piemonte che spedisce un tiro angolatissimo. Peyraud-Magnin intuisce, ma non può nulla. Finisce il primo tempo con l’esultanza delle rossonere.
La Juventus rientra in campo con una giocatrice in meno, ma sembra avere una marcia in più.
Domina letteralmente la seconda parte di gioco, creando diverse occasioni da goal, prima con Bonansea – subentrata al posto di Lenzini – e poi con Beerensteyn che fa tremare la traversa con un tiro al volo.
Di fatto solo i legni hanno impedito alla Juventus di segnare. Nonostante l’inferiorità numerica, ed il risultato che recita 0-1, le bianconere continuano a spingere, rimanendo nella metà campo avversaria.
Il Milan soffre e si schiaccia, ma può sfruttare le ripartenze della propria attaccante, Piemonte, che dopo una volata in solitaria prova il tiro, murato da Rosucci. Sulla palla vagante va Thomas,con un doppio tap-in insacca a rete, siglando il suo quinto goal in campionato. Il Milan dopo il goal si rianima, e in due occasioni sfiora il 3-0. La Juventus ha però un motto che recita “FINO ALLA FINE“, e proprio allo scadere dell’ultimo minuto di recupero, sugli sviluppi di un angolo, segna il goal della bandiera.
In casa bianconera continuano i problemi, tra infortuni, pensieri negativi e un po’ di comprensibile appagamento per i risultati passati. Oggi ha pagato anche della sfortuna, ma sicuramente ci sono dei discorsi che l’allenatore dovrà affrontare se non vogliono che la Roma scappi ulteriormente, con il rischio di perdere poi il secondo posto.
A fine partita, ai microfoni di LA7, Maurizio Ganz ha dichiarato che i ceffoni presi nei due derby hanno poi svegliato la squadra per la sfida contro la Juventus. Lo stesso tecnico ha poi lamentato di aver buttato alcuni punti preziosi nelle partite precedenti, e la continuità, per il raggiungimento dei propri obiettivi, è fondamentale. Ora ci sarà da capire se questa vittoria contro la Juventus può definitivamente lanciare le rossonere alla caccia del secondo posto.
JUVENTUS (4-2-3-1): Peyraud-Magnin; Lenzini (Bonansea 58’), Salvai (Gunnarsdóttir 75’), Gama, Boattin (esp.), Pedersen (Caruso 58’), Rosucci, Grosso (Rosucci 85’), Cantore, Beerensteyn, Girelli. Allenatore: J. Montemurro.
MILAN (4-3-3): Giuliani, Arnadottir, Mesjasz, Nouwen, Bergamaschi, Grimshaw (Andersen 87’), Mascarello (Adami 75’), K.Dubcova, Thomas, Piemonte, Asllani (Vigilucci 62’). Allenatore: M. Ganz.
Arbitro: Giuseppe Collu (Cagliari)
Reti: Piemonte 45’(R), Thomas 74’, Sembrant 94’
Ammonizioni: Gama(J), Grosso(J),Gunnarsdóttir (J), Giuliani (M), Grimshaw (M)
Espulsioni: Boattin (J)
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