Il caso Roma Primavera di ieri ha avuto ulteriori sviluppi. Sono usciti alcuni aggiornamenti rilevanti sul fatto, e il club ha rilasciato un’importante nota.
Il caso della Primavera della Roma, grazie al Corriere dello Sport, ha avuto un importante aggiornamento nella serata del 14 marzo. La testata infatti, ha riportato che anche il fidanzato della donna, a sua volta dipendente della società, è stato licenziato dal club. Cadono quindi le accuse di sessismo rivolte inizialmente alla società, che di conseguenza, ha rilasciato un comunicato per tutelarsi.
Con riferimento a quanto apparso nelle giornate di ieri e di oggi su alcuni organi di stampa in relazione ad una vicenda, in realtà risalente nel tempo, che ha riguardato due dipendenti (un uomo e una donna) e un tesserato del Club, l’AS Roma, ravvisato il tono diffamatorio della campagna scaturita, ritiene che sia in atto un chiaro tentativo di attaccare e destabilizzare la Società e il suo Gruppo in un momento cruciale della stagione sportiva.
La Società, nel ribadire la correttezza del proprio operato, intende evidenziare alcuni fatti rilevanti di cui è venuta a conoscenza nel novembre 2023, che hanno determinato la decisione aziendale assunta:
Il licenziamento è la conseguenza di una circostanza che, oltre ad essere contraria al Codice Etico della Società, e ad aver riguardato indistintamente entrambe le persone che hanno registrato il video, ha oggettivamente determinato l’impossibilità di proseguire il rapporto lavorativo con il Club, anche alla luce delle mansioni svolte da entrambi che richiedevano un coordinamento diretto con i minorenni.
I fatti sono stati strumentalizzati ad arte per presumere un’inesistente discriminazione sessuale e disparità di trattamento, quando il provvedimento della Società ha riguardato contestualmente (lo stesso giorno e alla stessa ora) anche il ragazzo coinvolto nei fatti.
È peraltro purtroppo vero che nel video emergeva la sussistenza di una trattativa privata riguardante corsie preferenziali lavorative. L’AS Roma comunica che intende fermamente tutelarsi a difesa dei propri interessi, in tutte le sedi competenti, al fine di proteggersi da attacchi gravi e spregiudicati, ristabilendo la verità oggettiva dei fatti.
CLUB AS ROMA
Cadute le accuse di sessismo, come ZeroaZero aveva denunciato in un primo momento (le notizie della mattinata però, erano quelle, e solo nel tardo pomeriggio sono arrivate novità), rimangono molti dubbi. Anche perché l’espressione “ha riguardato contestualmente (lo stesso giorno e alla stessa ora) anche il ragazzo coinvolto nei fatti” lascia ancora qualche dubbio.
Sono stati dunque presi dei provvedimenti contro il giocatore? Se sì, quali? È strano che sin qui non ci siano stati ulteriori aggiornamenti. Perché alla fine, ci hanno rimesso due persone, il cui filmato è stato, ingenuamente o meno, condiviso.
Era pur sempre un video privato, nascosto nella galleria di un cellulare, magari anche in attesa di essere cancellato. Questo solleva un’ulteriore questione. Se la condivisione di video privati porta al licenziamento di alcuni dipendenti, c’è il rischio che si crei un pericoloso precedente, e che quindi tale evento possa ripetersi per scopi “politici”.
Se il comunicato smentisce con forza (e giustamente) le accuse di sessismo, dall’altro lato lascia aperte delle questioni che vanno per forza chiuse. Con tutela di tutti. Soprattutto perché, allo stato attuale, due persone sono state licenziate per la condivisione di un video privato da parte di terzi. Questa è la vera domanda a cui occorre rispondere.
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