Chiara Orlando, allenatrice e responsabile U-19 del Pordenone Femminile. Nata a Monfalcone, laureata in Scienze Politiche ed Internazionali presso l’Università degli studi di Trieste. Ha una qualifica di educatore professionale socio-pedagogico, un patentino UEFA A ed è docente di calcio femminile per la FIGC nei corsi di allenatore UEFA C-D nelle regioni limitrofe alla residenza. In più, ha ottenuto il titolo di istruttrice tecnico-podalico presso la scuola portieri Area portieri 27.
“Caro pallone
Sei il mio migliore amico,
E lo sei sempre stato.
Quando la scuola non andava,
Quando non me ne fregava niente della matematica, c’eri tu
A farmi sognare con la testa sul banco,
A far rotolare i pensieri in spazi senza tempo dove nessuno può raggiungermi
Sei il mio migliore amico,
Perché quando qualcosa non va, basti tu,
Che mi rimbalzi nella vita a mille all’ora,
Che mi hai fatto crescere un passo alla volta,
Stagione dopo stagione.
Tutto mi porta a te,
Mi sospendi i pensieri, facendomi galleggiare in un tempo senza spazio, dove nessuno può misurarmi.
Tutto si riconduce a te,
Che sei il mio migliore amico,
Che non hai niente da dirmi,
Come chi col silenzio sceglie le parole migliori da non proferire
Ma tutto da darmi perché le emozioni che provo e le anime che con te sfioro, sono il senso della vita.
Una vita a stagioni, ognuna seco ricordi preziosi da custodire fatti di persone, momenti e sentimenti indelebili e profondi.”
Quella che abbiamo appena letto è una dedica fatta da Chiara al suo amico “pallone” sulla sua pagina Facebook. Non è una persona molto “social”, ma si può individuare tutta la sua passione per questo sport nei pochi post che pubblica. Chiara Orlando in questo mondo si sente a suo agio, lo sente suo e anche questo mondo si sente a proprio agio con lei. Possiamo definirli come “nati per stare insieme”. La sua carriera è iniziata tra i cortili di Monfalcone, facendo poi il percorso nelle giovanili maschili (fino all’U-12), passando al femminile giocando e arrivando fino alla Serie A2 con le squadre del Friuli. A 23 anni deve smettere per problemi fisici, che le impediscono di giocare con serenità. Questo però la spinge verso la carriera di allenatrice, che inizia dalle giovanili del Monfalcone, esperienza poi conclusa con l’ottenimento della qualifica di istruttore scuola calcio, ottenuta alla sede FIGC di Trieste. Dal 2009 al 2012 è allenatrice responsabile dell’U-11 e dell’U-13 del Ronchi Calcio, poi diventa allenatrice responsabile dell’U-9 del Martignacco e contemporaneamente allenatrice in seconda e preparatrice atletica della Prima Squadra maschile del Moimacco. Nel 2014-15 invece diventa allenatrice in seconda e preparatrice atletica per la prima squadra femminile del Bearzi, all’epoca in Serie B.
La stagione 2015 si conclude con il conseguimento del patentino UEFA-B, ottenuto nella sede FIGC di Pordenone. Dopo tre stagioni nelle giovanili del Martignacco (ottenendo una storica qualificazione al torneo Élite Regionale con l’U-14), passa all’U-17 del Tavagnacco, dove vince il girone regionale e si qualifica alla Fase Finale Nazionale. Al termine della stagione 2019, consegue il patentino UEFA-A organizzato dal Settore Tecnico di Coverciano. L’anno successivo esordisce in Serie A, promossa dall’U-19 alla Prima Squadra del Tavagnacco, strappando un pari all’Empoli, rimasta in vantaggio fino al 92’. La pandemia e il criticato algoritmo (che decise la classifica senza che si disputassero le ultime 6 decisive giornate) hanno portato alla retrocessione in Serie B del Tavagnacco. La Orlando viene confermata, e nonostante la rivoluzione della rosa la squadra resta in lotta per la promozione. Successivamente Chiara Orlando accetta la chiamata del Pordenone, che ha avviato un progetto triennale con le giovanili per creare la prima squadra, ed è anche il suo primo contratto professionistico. Sulla panchina dell’U-17 raggiunge la Fase Finale Nazionale, poi diventa l’allenatrice responsabile delle Juniores. Nel frattempo è anche docente di calcio femminile per la FIGC, per quanto riguarda i patentini UEFA-C e D.
Le sue regole da allenatrice sono la cura dei dettagli e la gestione e la formazione del gruppo, in modo che ogni calciatrice che si allena con lei possa crescere. Il suo gioco è spesso molto divertente, e rispecchia la sua personalità: fisico, aggressivo e parsimonioso. Si può tradurre in un “giro-palla” continuo alla ricerca degli spazi. La squadra si muove con i tempi giusti e con grande sincronia. Chiara Orlando nel tempo libero lavora arrotondando lo stipendio da allenatrice, ma le piacerebbe finalmente lasciare questo “hobby” e potersi mantenere totalmente con quello che è di fatto il suo lavoro, ma purtroppo viviamo ancora in un mondo dove l’allenatore è sì fondamentale, ma poco tutelato.
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