ZERO A ZERO

La stagione calcistica 2023-24 che si appresta a cominciare con i vari raduni imminenti è per i tifosi della Lazio particolarmente significativa perchè a maggio porterà al cinquantesimo anniversario del primo storico scudetto conquistato dalla società biancoceleste. Nella giornata di ieri purtroppo si è spento all’età di 68 anni Vincenzo D’Amico, da tempo malato uno degli eroi di quella storica impresa, nonostante all’epoca avesse solamente 19 anni. Di quel gruppo di giocatori, passato alla storia del club per aver compiuto una prodezza impensabile solamente due stagioni prima quando la squadra militava in Serie B, l’ex centrocampista classe 1955 è solo l’ultimo di una lista molto lunga di morti premature, alcune delle quali in circostanze drammatiche.

Lazio, da Maestrelli a D’Amico: una lista di morti precoci

Nel maggio del 1976 si è spento il pilota del primo storico scudetto, l’allenatore Tommaso Maestrelli, che si è dovuto arrendere alla lotta contro un tumore al fegato. Il 18 gennaio 1977 Re Cecconi muore a seguito di una simulazione di un tentativo di rapina a una gioielleria di Via Nitti. Dieci anni dopo un infarto ha messo fine alla vita del presidente Lenzini. Nell’aprile 2012 si è invece spento nella sua casa a Naples, negli Stati Uniti, Giorgio Chinaglia, il bomber indiscusso di quella Lazio, laureatosi capocannoniere del campionato 1973-74 con 24 reti e che per un breve tempo ha indossato anche la maglia della Nazionale italiana, in occasione dei Mondiali in Germania Ovest tenutisi in quell’anno. L’ex centravanti riposa nella tomba della famiglia Maestrelli, insieme anche a Pino Wilson, deceduto nel 2022 a 76 anni.