Il Mondiale 2023 osserva altri due giorni di riposo al termine dei Quarti di Finale, ma ZeroaZero non vi lascia soli. Come al solito, ci prendiamo questa prima giornata di pausa per aggiungere un commento sulle eliminazioni di questi giorni, per analizzare cos’ha funzionato e cosa no. Ecco dunque l’analisi – in breve – delle ultime quattro sfide.
Dopo la serie di rigori più lunga della storia del Mondiale – sono infatti ben 20 i penalties calciati -, la Francia cede all’Australia ed è eliminata. Non è bastato il cambio di Commissario Tecnico a mutare il destino delle Transalpine, che alla fine non possono che rammaricarsi con se stesse. Le Francesi infatti, hanno sprecato troppo sotto porta, e hanno gestito male alcuni palloni pesanti nel momento decisivo. In più, la squadra ha faticato a replicare la qualità del gioco vista in precedenza. Il CT Renard deve ancora capire come far esprimere le sue calciatrici al meglio. Sicuramente, Diacre preparava il proprio undici in maniera differente, nonostante il clima nervoso e poco sereno. Da qui a rimpiangerla, c’è però un abisso, con tutto il rispetto per il lavoro svolto.
Per giudicare meglio il lavoro della nuova guida, occorrerà aspettare l’Olimpiade del prossimo anno, peraltro casalinga. Di quello che si è comunque visto, la formazione francese deve certamente iniziare ad imporre il proprio gioco, sfruttando la qualità delle proprie giocatrici. Menzione per il cambio Durand al posto di Peyraud-Magnin al 122′, che ha ricordato quello di van Gaal al Mondiale maschile 2014, quando (sempre ai Quarti), rimpiazzò Cillessen con Krul proprio prima dei rigori. In quel caso il cambio si rivelò più fruttuoso, ma va detto che il nuovo portiere del Sassuolo si è comportata molto bene.
Un’altra eliminazione dei Quarti di Finale del Mondiale 2023 è stata quella della Colombia, eliminata in rimonta dall’Inghilterra. Alle Cafeteras, dopo un buonissimo Mondiale, sono mancate la calma e la lucidità, e infatti il reparto d’attacco ha cercato immediatamente le soluzioni di tiro, senza valutare con attenzione altre opportunità. Certamente la giovane età ha influito, ma non si può parlare solo di mancanza di esperienza.
O meglio, se il discorso funziona per il reparto offensivo, quello difensivo ha mostrato alcune lacune dovute a gravi errori di valutazione. Su tutte, la rete incassata da Perez che ha consegnato l’1-1 che ha svoltato la partita. Un pallone agilmente alla portata del portiere non è stato trattenuto, e Carabalí, accorsa in aiuto, non ha migliorato la situazione. Peccato perché la Colombia aveva il potenziale per estendere la sfida sino ai supplementari. Tra le squadre di questa competizione, una di quelle con maggior potenziale di crescita. La Federazione ora deve investire massicciamente.
Tra le eliminazioni di questi Quarti del Mondiale 2023, quella che ha fatto scalpore è stata quella del Giappone. Le Nadeshiko sono uscite con la Svezia, sconfitte per 2-1 al termine di una partita a due facce. Per un’ora, le Asiatiche sono state letteralmente annullate dalle esperti svedesi, che poi però al 2-0 hanno compiuto il grave errore di abbassarsi, credendo di avercela fatta. Sicuramente lo stile di gioco delle Blågult ha messo in difficoltà le Giapponesi, che forse sono state bloccate anche dalla giovane età.
Eppure, nel finale, il Giappone avrebbe anche meritato il pareggio, considerando che nel finale ha colpito due traverse. Una di Ueki, su calcio di rigore regalato, e l’altra con una punizione di Fujino, che ha colto il legno, la schiena del portiere e poi il palo. Insomma, chi più ne ha più ne metta. La nazionale di Ikeda ha il potenziale per imporsi in ambito internazionale, e la sconfitta non cancella quanto di buono fatto sino a qui. Spiace solo constatare come l’aver sbagliato un’ora in cinque partite abbia significato l’eliminazione. Il calcio purtroppo è così.
Tra le tante influenze linguistiche tramandateci dall’Antica Grecia, vi è il detto “Prima pensa, poi parla, perché parole poco pensate portano pena“. E dopo le dichiarazioni del pre-gara di Lineth Beerensteyn, è stato impossibile non pensarlo. La regola delle 10 P si adatta perfettamente alle parole dell’attaccante della Juventus, che aveva commentato in maniera sarcastica l’eliminazione degli Stati Uniti. “Parlavano troppo, si sentivano già in finale. Quando ho saputo della loro eliminazione ho pensato: <bene, ciao!>“.
Se le parole su un atteggiamento tracotante confermano le sensazioni di ZeroaZero, la stessa Olanda non ha poi dato prova di pensare alla finale. La gara con la Spagna è stata ricca di errori, con una squadra parsa disunita e senza idee coerenti. Proprio Beerensteyn ha divorato due gol clamorosi, uno pochi istanti prima del decisivo 2-1 di Paralluelo. Sydney Leroux infatti, ha poi risposto a sua volta. La sfida dialettica è stata comunque avvincente. L’eliminazione, alla fine dei conti, è meritata. Peccato perché i Paesi Bassi potevano conquistare un altro piazzamento sul podio.
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