Calcio Femminile

IL PRIMO MONDIALE FEMMINILE UFFICIALE: LA STORIA DI CINA 1991

Il resoconto del primo Mondiale Femminile ufficiale

Nei giorni scorsi abbiamo visto alcune curiosità delle Coppe del Mondo non ufficiali del calcio femminile. Nel 1991, il presidente della FIFA João Havelange decise di organizzare il primo Mondiale Femminile ufficiale. L’obiettivo era quello di promuovere il calcio femminile a livello globale, con un’organizzazione che garantisse anche un ritorno economico alla Federazione, per avere fondi da investire poi nel movimento. Nel corso degli anni, la Coppa del Mondo ha poi riscosso sempre più successo, vedendo il suo culmine negli anni ’10 del 2000. Ecco dunque gli eventi salienti di quella storica edizione.

Regolamento

Il regolamento, soltanto per questa edizione, vede la durata di una partita ridotta ad 80 minuti, come avveniva nei primi anni di vita del calcio femminile. Assieme al numero ridotto di squadre (la metà rispetto a quelle del mondiale di Italia 1990), sono le uniche differenze con i mondiali maschili. Il sistema di punteggio dell’epoca – 2 punti a vittoria, 1 a pareggio e 0 a sconfitta – e il numero di sostituzioni ammesse (2), sono sostanzialmente gli stessi. Vale lo stesso discorso per l’ammissione della migliore terza.

Squadre qualificate

Al Mondiale Femminile del 1991 partecipano 12 squadre. Ben assortito il gruppo delle nazionali europee, composto da Danimarca, Norvegia, Italia, Svezia e Germania, quest’ultima campione d’Europa in carica, avendo vinto l’Europeo pochi mesi prima, superando le norvegesi 3-1. Con loro, partecipano Stati Uniti (con una generazione che traccerà la via), la Nuova Zelanda, il Brasile, la Nigeria, e il gruppo asiatico con Cina, Giappone e Taiwan (Taipei Cinese).

Fase a gironi del Mondiale Femminile 1991

Il poster del primo Mondiale Femminile ufficiale della storia, sponsorizzato da M&M’s. [Fonte foto: Google Arts&Culture]

Il Gruppo A, quello della Cina padrona di casa, il 16 novembre apre ufficialmente il Mondiale. Le cinesi superano agilmente la Norvegia per 4-0, imitate dalla Danimarca, che liquida la Nuova Zelanda con un secco 3-0. Le neozelandesi cedono 4-0 nella seconda giornata contro la Norvegia, e vengono di fatto eliminate, chiudendo poi con una sconfitta con la Cina (4-1). Le padroni di casa, in mezzo, pattano 2-2 con le danesi, che all’ultima giornata subiscono il 2-1 dalle rivali scandinave, che si qualificano come seconde. La Cina si qualifica ai Quarti prima, con 5 punti, seguita dalla Norvegia con 4 punti. La Danimarca deve invece valutare la classifica delle migliori terze.

Il Gruppo B si apre con due vittorie di misura. Il Brasile, grazie ad Elane, si impone 1-0 sul Giappone, mentre le Statunitensi, dopo un’ora di gioco dominata, rischiano la rimonta della Svezia. La sfida si chiude con il 3-2 americano. La giornata numero 2 vede invece due goleade. La Svezia liquida il Giappone con un perentorio 8-0, mentre gli Stati Uniti sconfiggono le brasiliane 5-0. All’ultima giornata, Giappone-USA termina 0-3, mentre la Svezia supera 2-0 il Brasile. Statunitensi e svedesi accedono alla fase ad eliminazione diretta.

Nel Gruppo C, Italia e Germania cominciano la propria campagna con pesanti successi. Insindacabile il 4-0 tedesco ai danni della Nigeria, mentre le Azzurre superano 5-0 Taiwan con una tripletta di Carolina Morace, che poi deciderà anche la successiva sfida contro le africane, diventando la miglior marcatrice azzurra nella storia dei Mondiali. Taiwan-Germania si chiude con il 3-0 delle europee, che si giocheranno il primo posto proprio contro la Nazionale italiana, conquistandolo grazie al 2-0 finale. Taiwan elimina la Nigeria, sempre per 2-0, e ottiene un successo fondamentale.

La classifica delle migliori terze

Nella classifica delle migliori terze – vinta dalla Danimarca, che accede alla fase finale con 3 punti (1 vittoria e 1 pareggio) – Taiwan e Brasile, appaiate a quota 2, se la giocano con la differenza reti. A fronte di un solo gol segnato e 7 subiti dalle brasiliane, Taiwan oppone sì 8 reti al passivo, ma ne ha anche due all’attivo. E proprio grazie ai gol di Mei-Chun Lin e Chou della terza giornata, accede ai quarti a scapito delle sudamericane.

Quarti di Finale

Una foto di Rita Guarino, all’epoca alla Juventus in Serie B (da non confondere con l’attuale Juventus Women). La giocatrice segna una rete memorabile all’esordio, ma non basterà alla sua Nazionale per accedere alla semifinale. [Fonte foto: Roberto Condio, Ammira Schillaci, ma Totò non la conosce, in La Stampa, 2 gennaio 1991, caricata su Wikipedia]

Il 24 novembre, Danimarca-Germania apre la fase ad eliminazione diretta. Alle teutoniche occorrono i supplementari per eliminare le scandinave. Questo sarà possibile grazie alla sesta rete nel torneo di Mohr, che fissa il punteggio sul 2-1. Vittorie di misura anche per Svezia, che elimina la Cina con la rete lampo di Sundberg, e Norvegia, che elimina l’Italia per 3-2, seppur anche le scandinave necessitino dei tempi supplementari per eliminare le Azzurre. Rita Guarino, all’ultimo respiro, corona l’esordio nella competizione con una rete che manda le italiane all’extra-time, dopo che il 2-1 di Agnete Carlsen al 67′ sembrava aver deciso l’incontro. Stati Uniti-Taiwan è l’unica partita già scritta, con le asiatiche che non possono opporsi allo strapotere americano, e infatti la gara termina con un ampio 7-0. 5 gol per Michelle Akers, autentica mattatrice dell’incontro.

Semifinali

Heidi Mohr in azione. L’attaccante tedesca segnerà in semifinale il 7° gol, che purtroppo servirà soltanto a fine statistico. La giocatrice è deceduta nel 2019 a soli 51 anni, a causa di un tumore. [Fonte foto: Deutsche-Fußballmuseum]

Le semifinali terminano entrambe con tre reti di scarto per le vincitrici. La Svezia apre con Videkull il derby con la Norvegia, che poi rimonta e chiude con un 4-1 che fa di lei la prima finalista. Le Statunitensi si portano sul 3-0 dopo 33 minuti grazie alla tripletta di Jennings. Mohr e Wiegmann provano a riportare sotto le tedesche, ma Heinrichs timbra una doppietta, e decide il 5-2 che manda gli USA in finale.

Finale 3°/4° posto

Dopo un torneo così intenso, Svezia e Germania si giocano l’ultimo posto sul podio, che va nettamente appannaggio delle svedesi, che si impongono 4-0 con i gol di Andelen, Sundhage, Videkull e Nilsson.

Finale 1°/2° posto

Carin Jennings, vincitrice del Golden Ball. [Fonte foto: sito ufficiale FIFA]

Alle 19:45 locali del 30 novembre 1991, Norvegia-Stati Uniti decide il primo Mondiale Femminile ufficiale. Per gli standard dell’epoca, il ritmo della partita è elevato. Nei primi minuti le scandinave sono più intraprendenti, mentre gli USA faticano a trovare varchi, per quanto non si segnalino occasioni veramente pericolose. Al 20′, un fallo su Heinrichs concede una punizione alle americane, che Akers cede ad Higgins. La numero 3 spedisce così un cross sul secondo palo, dove è proprio Akers a svettare, battendo così il portiere norvegese Seth. Sul fronte opposto, al 28′, si sviluppa una situazione simile. Un calcio di punizione norvegese, battuto dalla trequarti, viene lisciato dal portiere americano Harvey, che viene disturbata da due suoi difensori e da un’attaccante avversaria. Linda Medalen, che tre anni prima aveva deciso il mondiale di Cina non ufficiale, si avventa di testa e pareggia i conti.

Nella ripresa le squadre si allungano, e concedono qualche occasione in più. Seth respinge un colpo di testa di Akers e poi manda in angolo la ribattuta di Lilly ad inizio ripresa, poi Jennings salva involontariamente la porta norvegese sugli sviluppi del corner. Al 75′ invece, su un cross da corner dalla destra, Heidi Støre si libra per uno stacco imperioso, ma la sfera termina sul fondo sfiorando l’incrocio dei pali. Quando sembra che le due formazioni stiano solo aspettando i tempi supplementari, ecco che la partita si decide. Tina Svensson retrocede con troppa sicurezza – ed eccessiva lentezza – la sfera al portiere. Akers si avventa sulla palla vagante, salta Seth controllando la sfera con il sinistro, e poi di piatto destro segna nella porta sguarnita. Gli Stati Uniti vincono così il lor primo Mondiale. Si tratta della decima rete per la calciatrice americana, che vincerà così la classifica marcatrici, rimanendo tutt’ora la giocatrice con più gol in una singola edizione del mondiale.

Tabellino Norvegia-USA 1-2

Norvegia (1-3-3-3): Seth; Støre; Nyborg, Espeseth, Svensson; Carlsen, Zaborowski (80’+1′ Strædet), Haugen; Hegstad, Medalen, Riise. C.T.: Even Pellerud

USA (1-3-3-3): Harvey; Werden Overbeck; Hamilton, Fawcett, Hamm; Lilly, Foudy, Higgins; Jennings, Akers-Stahl, Heinrichs. C.T.: Anson Dorrance

Marcatrici: 21′ Akers (U), 28′ Medalen (N), 79′ Akers (U)

Ammonizioni: 54′ Akers (U)

Arbitro: Zhuk (BIE)

Sebastiano Moretta

Appassionato di calcio femminile, F1 e ciclismo. Amante della storia dello sport, specialmente quella del calcio femminile.

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