ZERO A ZERO

Cosa è successo tra Rubiales ed Hermoso?

Il 20 agosto 2023 la Nazionale spagnola femminile ha conquistato il titolo di Campione del Mondo a Sydney, vincendo contro l’Inghilterra. Dopo la vittoria, le calciatrici sono salite sul palco come di consueto per ritirare le medaglie. È stato allora che Rubiales prima ha abbracciato Hermoso, poi le ha afferrato la testa tra le mani, e le ha dato un bacio sulla bocca. Il gesto ha subito scatenato le polemiche, il presidente si è scusato minimizzando, ma quando la calciatrice ha confermato che non si trattava di un bacio consensuale, sono arrivati i provvedimenti disciplinari della FIFA, che ha sospeso Rubiales per 90 giorni.

Le parole di Hermoso

La situazione mi ha scioccata, date le celebrazioni che si stavano svolgendo in quel momento. Con il passare del tempo, e dopo aver scavato un po’ più in profondità in quei sentimenti iniziali, sento il bisogno di segnalare questo incidente. Perché credo che nessuna persona, in qualsiasi lavoro, sport o ambiente sociale, dovrebbe essere vittima di questi tipi di comportamenti non consensuali. Mi sentivo vulnerabile e vittima di un atto impulsivo, sessista, fuori luogo, senza alcun consenso da parte mia. In poche parole, non sono stata rispettata.

Jennifer Hermoso

Le scuse della Federcalcio spagnola

Pedro Rocha, presidente ad Interim della Federcalcio spagnola, ha inviato un messaggio di scuse indirizzato al mondo del calcio e alla società attraverso il proprio sito. La RFEF, dopo l’allontanamento di Rubiales, ha firmato un comunicato in cui giudica “del tutto inaccettabile” il comportamento del rappresentante istituzionale, che deve portare con sé i valori dell’intera società.

Questo è uno di quei casi in cui un momento storico viene offuscato da un fattore ignobile. La vittoria del mondiale rappresenta, per il calcio femminile, una rivalsa in più. Questo permette alle donne, che si battono sul campo, di dimostrare che il calcio femminile c’è, e merita di essere valorizzato. Ma un momento così alto è stato messo in secondo piano dalla scelta di un uomo che, con il suo gesto, ha imposto la sua posizione di dominio.