Nel monday night della 24a giornata di Serie A si sfidano,allo stadio Olimpico, Lazio e Sampdoria. Sarri preferisce Lazzari a Hysaj dal 1′ con Zaccagni che parte dalla panca e Milinkovic (28 anni quest’oggi) da mezzala con Luis Alberto e Cataldi. Stankovic schiera la solita coppia Lammers-Gabbiadini in avanti con Winks metronomo del centrocampo doriano. Il direttore di gara è Colombo.
I primi minuti parlano chiaro: dominio territoriale della squadra di casa con tante imprecisioni nei disimpegni da parte della Sampdoria. Il manto erboso non aiuta i 22 in campo, non perfetto e molto scivoloso. Nessuna occasione degna di nota fino al 20′, quando Milinkovic spizza in area per Immobile che calcia sul suo stesso braccio da pochi passi. Occasione colossale per la Samp: Gabbiadini serve sulla corsa Cuisance al minuto 29 dopo bella combinazione tra Lammers e Augello sulla sinistra; l’ex Venezia calcia ad effetto ma trova una deviazione decisiva in corner (da cui non nascerà nulla di pericoloso). Al 35′ Pedro viene atterrato in area da Leris a seguito di un’imbeccata geniale di Milinkovic: episodio dubbio ma per l’arbitro non è penalty. Si accendono poi i biancocelesti: serpentina di Felipe Anderson che libera il suo mancino; Audero respinge non perfettamente. Sulla ribattuta, Pedro colpisce il palo e Immobile, nell’area piccola, fallisce il tap–in a porta sguarnita. Il primo tempo termina a reti bianche. I capitolini poco cinici e braccati dagli uomini di Stankovic, che tengono molto bene il campo pressando uomo contro uomo e chiudendo tutti gli spazi ai fantasisti di Sarri.
La ripresa comincia con il solito copione: Lazio nervosa che spinge per sbloccare il match, Sampdoria che aspetta e, quando può, prova ad affacciarsi nella metà campo offensiva (Gabbiadini trova Provedel pronto su tentativo sbagliato di appoggio di testa all’indietro di Marusic al 52′). Sarri pesca dalla panchina: Zaccagni e Vecino per Pedro e Cataldi al 57′. L’ex Verona subito intraprendente: filtrante per Marusic che sfonda in area di rigore e piazza l’assist per Immobile. Il bomber campano spreca malamente, sparando altissimo senza dare noie ad Audero. I blucerchiati sono ben organizzati e provano a creare delle trame di gioco interessanti, la Lazio troppo sciupona e imprecisa. Lo certifica il tiro masticato di Marusic a pochi metri dal bersaglio grosso su assist sontuoso di Milinkovic al 68′. Cambia anche Stankovic: Jesè e Ilkhan prendono il posto di Gabbiadini e Cuisance al minuto 72′. Squillo di Felipe Anderson pochi minuti dopo: coordinazione perfetta e conclusione al volo dell’esterno brasiliano, Audero respinge con un ottimo riflesso e tiene lo 0-0. Ci vuole una magia per sbloccare una gara cosi complessa: a 10′ dalla fine Felipe Anderson crossa al centro, palla respinta e al limite dell’area è Luis Alberto che la pesca dal cilindro: destro a giro imprendibile che si insacca alle spalle di Audero. Gli ospiti provano a imbastire una reazione immediata con Lammers che guizza in fascia ma trova solo corner dopo aver scodellato un ottimo pallone in mezzo. Basic e Hysaj per Lazzari e Milinkovic all’85: meno spinta offensiva e più solidità per tenere il vantaggio. La partita termina così. L’Aquila vola, la Samp sprofonda nel baratro.
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