ZERO A ZERO

La Nazionale Femminile Spagnola ha comunicato di non essere a disposizione per giocare le prossime partite. Dopo una riunione tra loro, le calciatrici hanno deciso di comunicare alla Rfef la loro decisione, lasceranno la squadra a meno che non venga messa in atto una effettiva rivoluzione della dirigenza.

Luis Rubiales si è dimesso dopo ciò che è successo durante la premiazione di Sydney. L’ormai ex presidente aveva baciato sulla bocca la capitana Jenni Hermoso che lo ha denunciato, oggi l’uomo è stato chiamato in tribunale per rispondere all’accusa di volenza sessuale.

Il comunicato della squadra

Le 23 campionesse del mondo, quindi, non giocheranno e lo hanno reso ufficiale con un comunicato che hanno diffuso anche tramite i loro profili Instagram. La motivazione è chiara, la promessa di cambiamento da parte della Federazione Spagnola non può essere messa in pratica se le persone al suo interno sono le stesse che affiancavano l’ex presidente.

“I cambiamenti che si sono verificati non sono sufficienti perché le giocatrici si sentano in un posto sicuro, dove le donne sono rispettate, dove ci si impegna per il calcio femminile e dove possiamo dare il massimo delle nostre prestazioni”. Queste le parole che le giocatrici hanno espresso nel comunicato, in cui hanno anche condiviso alcune richieste che vadano a migliorare la struttura interna della federazione, tra cui la ristrutturazione dell’organigramma del calcio femminile e la ristrutturazione dell’area comunicazione e marketing.

Una presa di posizione forte da parte di chi il calcio lo vive in prima persona, a dimostrazione della voglia che scalpita di abbattere quei muri fatti di pregiudizi. Il calcio femminile sta lottando, i tentativi di sensibilizzazione infatti ci sono, la campagna #MAIPIÙ per esempio è la strategia che la Serie A femminile adotta contro la violenza di genere.

Ora, la Spagna deve giocare le Nations League e le qualificazioni per i Giochi Olimpici, per la prima volta nella sua storia. Montse Romé, la nuova CT, si trova ad affrontare una vera e propria emergenza che la obbliga a dover reinventare la squadra.