“Si è girato Giroud” è ormai diventato un dogma nella Milano rossonera. Una via maestra per Stefano Pioli, che sulle reti decisive del francese ha costruito la cavalcata scudetto. Non solo, anche nella stagione corrente il nativo di Chambéry sta rivelandosi il “Re Mida” del Diavolo, trasformando in oro ogni palla che tocca. Ultimo in ordine cronologico il gol che permette al Milan di stendere il Torino e di ritrovare la vittoria in Serie A dopo il gennaio horror. Nelle serate che contano il classe ’86 risponde sempre presente, come con la doppietta che ha aperto e chiuso la gara col Salisburgo, decisiva per accedere agli ottavi di finale di Champions League. L’ex Chelsea, in vista della sfida contro il Tottenham, vorrebbe seguire le orme di Filippo Inzaghi e far tornare proprio in una notte europea la numero 9 una benedizione, chiudendo definitivamente la maledizione iniziata con Pato.
Nel momento in cui Giroud approda in rossonero e sceglie di vestire la maglia numero 9, il tifoso sembra ormai rassegnato in partenza ad un’avventura non positiva per lui. Il Milan, che monitora Aubameyang per l’estate, trova invece una pepita d’oro nell’ex Chelsea. Il classe ’86 è capace non solo di sfatare definitivamente la maledizione, ma di renderla una benedizione. Tutto parte il 5 febbraio 2022, quando si gira nel derby contro l’Inter e gira anche l’intera stagione del Diavolo. Poi, grazie al gol messo a referto contro il Napoli, decisivo per lo 0-1 finale, si prende la vendetta sugli Azzurri. Infine, per quanto riguarda la cavalcata scudetto, il nativo di Chambéry pone il sigillo con un’altra doppietta nello 0-3 inflitto al Sassuolo.
Giroud è un fattore decisivo per il Milan e deve esserlo anche contro il Tottenham. Tutti i tifosi sugli spalti del Meazza sanno che il francese si scalda nelle serate che contano. E questa contro gli Spurs, visto l’andamento a singhiozzo in Serie A, è decisamente la più importante. Da quando Filippo Inzaghi ha lasciato la numero 9 a Pato, la maglia è diventata maledetta e ha cambiato vari proprietari. Dopo il brasiliano è passata sulle spalle di Matri, Torres e Destro, senza dimenticare Luiz Adriano e Lapadula. In seguito, nemmeno André Silva e Higuain riescono nell’impresa di spezzare la maledizione. I rossoneri la affidano a Piatek (bene con la 19, male con la 9) e poi a Mandzukic, ottenendo sempre lo stesso pessimo risultato, nessuno riesce a fare bene. Infine, come nelle più belle favole, arriva il classe ’86 e gira il disegno del destino. La prova del nove ora, per lui e per il Diavolo, è battere Antonio Conte.
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