Al Mondiale 2023 parteciperanno ben 4 nazionali africane: la Nigeria, lo Zambia, il Sudafrica (peraltro inserito nel Girone dell’Italia) e il Marocco. Sono Nazionali che fanno della velocità e della fisicità i loro punti di forza, mentre la tecnica è bassa, e le difese non sono sempre organizzatissime. Sicuramente, il calore del loro pubblico, e la prorompenza di alcune individualità, daranno tinte vivaci alla fase a gruppi, mentre il passaggio alla fase ad eliminazione diretta sembra molto difficile, dato che ci sono formazioni ben più complete. Ma in un torneo di un mese, possono uscire sorprese importanti. Ecco dunque quello che c’è da sapere sulle 4 nazionali.
Tra le Nazionali Africane del Mondiale 2023, la Nigeria è quella ha preso parte a tutte le edizioni della manifestazione. La formazione delle Super Falcons, quattro anni fa, era stata eliminata agli Ottavi di Finale dalla Germania, che vinse 3-0. Il miglior risultato è sicuramente rappresentato dal 1999, quando il Brasile la eliminò a fatica ai supplementari nei Quarti di Finale. Nel palmarès delle nigeriane, anche 11 Coppe d’Africa, 2 medaglie d’oro agli African Games, e una medaglia d’oro alla WAFU Zone B Women’s Cup. Si segnalano anche i quarti di finale dell’Olimpiade 2004.
Tra le 23 convocate dal CT statunitense Randy Waldrum, spicca la presenza di Onome Ebi, che gioca in patria con le Abia Angels. La capitana quarantenne è la giocatrice con il maggior numero di presenze, e probabilmente potrebbe essere all’ultimo Mondiale con la propria Nazionale. La presenza di Christy Ucheibe, centrocampista del Benfica, sarà sicuramente il valore aggiunto, così come la presenza della velocissima – seppur a volte poco concreta – Asisat Oshoala. Tra le attaccanti, si segnalano anche Uchenna Kanu (11 presenze con il Racing Louisville) e Ifeoma Onumonu (10 gol nelle precedenti due stagioni con NJ/NY Gotham). Si può agilmente dedurre che centrocampo e attacco sono il punto forte delle nigeriane, mentre la difesa può pagare dazio, soprattutto contro Canada e Australia, nettamente più esperte e complete.
La Nazionale delle Copper Queens è salita alla ribalta nell’ultimo biennio. In questo lasso di tempo, le zambiane hanno conquistato un posto nella fase a gironi dell’Olimpiade di Tokyo, vinto il bronzo nella Coppa d’Africa e avuto accesso per la prima volta al Mondiale. La squadra sta sfruttando una generazione capitanata agilmente da Barbra Banda. La classe 2003, in forza allo Shanghai Shengli (con un passato in Spagna all’EDF Logroño), all’Olimpiade 2021 ha segnato due triplette, una contro i Paesi Bassi e l’altra contro la Cina. Purtroppo ha dovuto saltare la Coppa d’Africa per le regole di verifica di genere del continente Africano. Un’altra giocatrice da tenere in considerazione è Rachael Kundananji. Nell’ultima stagione di Liga con la maglia del Madrid CFF, ha messo a segno ben 25 reti (più 3 assist) in 29 partite, contribuendo al quinto posto delle madrilene in campionato.
Purtroppo, va obbligatoriamente segnalata la denuncia anonima di alcune giocatrici, che hanno tacciato il CT di molestie sessuali. Pare che il Bruce Mwape abbia obbligato alcune giocatrici a rapporti sessuali, pena l’esclusione dalla Nazionale. La Federazione è a sua volta accusata di aver coperto il tutto per non macchiare l’immagine della Nazionale, che si appresta a disputare il suo primo Mondiale. Un’ombra sulla quale va necessariamente fatta luce quanto prima possibile.
Il Sudafrica, come lo Zambia, è una delle due nazionali africane che sta crescendo molto negli ultimi anni, e la presenza al Mondiale 2023 non fa che confermarlo. Dopo l’esordio della scorsa edizione, terminato ai gironi con 3 sconfitte, un solo gol segnato, e 8 reti al passivo, la Nazionale vuole provare il colpaccio, cercando di sfruttare i punti deboli di Italia e Argentina. Nel palmarès delle Bafana Bafana, si conta la Coppa d’Africa vinta l’anno scorso contro il Marocco, e ben sette COSAFA Women’s Championship, il torneo organizzato dall’associazione calcistica del Concilio del Sudafrica. Non solo nazionali: il Sudafrica nel 2021, con le Mamelodi Sundowns, ha conquistato la prima edizione della CAF Women’s Champions League. Decisivo il 2-0 finale contro le Hasaacas Ladies.
Tra le 23 giocatrici selezionate dalla CT Desiree Ellis, spicca il nome di Hildah Magaia, che con una doppietta aveva deciso la finale di Coppa d’Africa. Assenti invece Morifi e Mgcoyi, che avevano deciso la finale di Champions League Africana. Da segnalare la presenza di Thembi Kgatlana del Racing Louisville, 1 gol in 8 partite nell’attuale NWSL. Ultima, ma non meno importante, Refiloe Jane del Sassuolo, autrice di 3 reti nella Serie A 2022-23, lo stesso numero di marcature realizzate in tre stagioni con la maglia del Milan.
Il Marocco è la seconda delle nazionali africane che esordirà al Mondiale 2023. La nazionale delle Atlas Lionesses si aggiunge al novero delle formazioni in rampa di lancio, grazie ad una generazione che sta ottenendo buoni risultati in patria, e alcune giocatrici che si ritrovano a giocare nei migliori campionati europei. Nel Palmarès delle marocchine, un Torneo internazionale di Malta, vinto nel 2022, e un Torneo UNAF (del Nord Africa), oltre al secondo posto nell’ultima Coppa d’Africa. Buona invece la vittoria della Champions League da parte dell’AS Far, che nell’ultima edizione, ha demolito 4-0 le campionesse in carica del Mamelodi Sundowns.
Tra le 23 convocate del CT francese Reynald Pedros, c’è Sabah Seghir della Sampdoria, in prestito al Napoli. Nell’ultima stagione in Serie B, ha segnato un gol e conquistato la Serie A. Da segnalare anche Élodie Nakkach, messasi in luce con il Servette, vincendo il campionato svizzero nel 2021 e giocando nella fase a gironi della scorsa Champions League. Presente anche Jraïdi, che aveva segnato nella finale dell’ultima CAF Champions League. Menzione d’onore per Nouhaila Benzina dell’AS Far: il Marocco può dire di essere una squadra che ha sempre del carburante nel serbatoio. Al di là delle battute, sarà l’unica calciatrice ad indossare l’hijab.
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