Il Mondiale 2023 è alle porte, e nei giorni precedenti abbiamo ripercorso la storia della manifestazione. Dalle edizioni non ufficiali, alla prima Coppa del Mondo ufficiale, chiudendo con Carli Lloyd che incantò il mondo. A questo punto, è necessaria una revisione di ciò che accadde 4 anni fa: un un’edizione storica, con numeri da record. Certamente per il nostro Paese, è stato un torneo memorabile, ma ci sono tante altre Nazionali che hanno vissuto il proprio momento di gloria. Via dunque al riassunto di ciò che accadde al Mondiale Femminile del 2019.
Il Mondiale 2019 è l’ultimo a 24 squadre con ripescaggio delle quattro migliori terze. Dall’edizione 2023 il format sarà riservato a 32 squadre, come avvenuto per il calcio maschile fino all’ultima edizione in Qatar. L’unica novità, rispetto alle precedenti edizioni, è l’utilizzo del Video Assistant Referee, meglio conosciuto come VAR
La prima giornata del Mondiale Femminile 2019 si apre con la passerella riservata alla Nazionale organizzatrice. È dunque la Francia a dare il “la” alla manifestazione, e porta a casa il compito superando 4-0 la Corea del Sud. Il Girone A si chiude con il 3-0 della Norvegia ai danni della Nigeria. Nel secondo raggruppamento invece, la Germania deve ricorrere ad un gol di Gwinn nella ripresa per aver ragione della Cina, mentre il Sudafrica spaventa addirittura la Spagna, chiudendo il primo tempo avanti 1-0 grazie a Kgatlana. Le iberiche poi, rimontano e chiudono sul 3-1.
La più grande sorpresa arriva dal Girone C. L’Australia affronta l’Italia, e non è una partita come le altre. Le Azzurre vogliono rivalsa per il consiglio spassionato della Federazione Australiana, che aveva vietato alle proprie calciatrici di giocare in Serie A, ritenendola poco allenante. La squadra italiana si vede annullare due gol per fuorigioco, mentre Kerr al 23′ fallisce un rigore, ribadendo però in rete la respinta. Nella ripresa, Bonansea al 56′ fissa la gara sull’1-1, e nel recupero trova il 2-1 che svolta completamente il mondiale delle Azzurre. Nell’altra gara, secco 3-0 del Brasile sulla Giamaica.
Nel quarto girone, l’Inghilterra supera la Scozia per 2-1, mentre Argentina e Giappone pattano sullo 0-0. Nel Gruppo E, vittorie di misura per Canada e Paesi Bassi: entrambe superano, per 1-0, Camerun e Nuova Zelanda rispettivamente. La prima giornata della Fase a Gironi è chiusa dal 2-0 della Svezia sul Cile, successo ottenuto nel finale, e dal 13-0 degli Stati Uniti sulla Thailandia, la più larga vittoria mai ottenuta in un Mondiale sinora. Superato l’11-0 di Germania-Argentina del 2007.
Nel Girone della Nazionale ospitante, nessuna sorpresa particolare. La Nigeria supera 2-0 la Corea del Sud, eliminandola dal Mondiale, e la Francia ha ragione della Norvegia per 2-1, qualificandosi con un turno di anticipo. Stesso discorso per la Germania, che grazie a Däbritz regola la Spagna. Li Ying decide l’1-0 cinese a spese del Sudafrica, che viene così estromesso. Nel gruppo delle Azzurre, l’Australia supera per 3-2 il Brasile, riaprendo il discorso qualificazione, mentre l’Italia supera 5-0 la Giamaica e accede, con un turno di anticipo, agli Ottavi di Finale.
Qualificazione anticipata anche per l’Inghilterra, che grazie a Taylor supera l’Argentina 1-0, mentre il Giappone si tiene in corsa superando 2-1 la Scozia. Paesi Bassi e Canada, nel Girone E, si ritrovano entrambe alla fase ad eliminazione diretta. Le Neerlandesi sconfiggono il Camerun 3-1, il Canada supera 2-0 la Nuova Zelanda. Stesso discorso per svedesi e statunitensi. 5-1 scandinavo ai danni della Thailandia, che è condannata ad un repentino ritorno in patria, e 3-0 americano ai danni del Cile, con doppietta di Lloyd.
L’ultima giornata riserva gli ultimi verdetti. Nel Girone A, un rigore di Renard permette alla Francia di superare la Nigeria. Le Africane sono comunque qualificate tra le migliori terze. La Norvegia invece, consolida il secondo posto battendo la Corea del Sud 2-1. Nel secondo gruppo, la Germania consolida il primato grazie al netto 4-0 rifilato al Sudafrica, mentre Cina e Spagna non vanno oltre lo 0-0 e si ritrovano qualificate a braccetto. Nel Girone C, Samantha Kerr regala una prestazione straordinaria, regolando – con un poker – la Giamaica, che cede 4-1. L’Australia passa così come seconda, mentre l’Italia, che contemporaneamente perde 1-0 con il Brasile grazie ad un rigore generoso, mantiene il primo posto grazie alla differenza reti.
Fuoco e fiamme nel quarto dei sei gironi del Mondiale Femminile 2019. Se le inglesi non hanno difficoltà a vincere 2-0 contro il Giappone, qualificandosi a punteggio pieno, lo scontro tra Scozia e Argentina riserva emozioni su emozioni. Little sblocca il primo tempo, poi Beattie e Cuthbert portano la sfida sul 3-0 al 69′, e sembra che l’accesso agli Ottavi di Finale sia praticamente certo. Quello che viene sottovalutato, è l’orgoglio delle Albicelesti, che non ci stanno ad uscire così. Nell’ultimo quarto d’ora, Menéndez, un’autorete di Alexander, e il calcio di rigore di Bonsegundo, regalano un 3-3 da brivido. Le emozioni non bastano, perché entrambe le squadre vengono eliminate.
Nel Gruppo E, i Paesi Bassi superano 2-1 il Canada per il primo posto, e il Camerun fa lo stesso con la Nuova Zelanda, garantendosi un posto nella fase ad eliminazione diretta. Nell’ultimo girone, comodo 2-0 degli Stati Uniti sulla Svezia (e primo posto a punteggio pieno garantito), mentre il 2-0 del Cile sulla Thailandia, per la differenza reti, non basta alle sudamericane per l’accesso alla seconda fase del Mondiale.
Il 22 giugno parte la fase ad eliminazione diretta, che inizia subito con una sorpresa. Se la Germania non ha problemi a disfarsi della Nigeria (3-0 il risultato finale), l’Australia cede ai rigori contro la Norvegia. Dopo la risposta di Kellond-Knight alla rete di Herlovsen, gli errori di Kerr e Gielnik condannano le Matildas ad una repentina eliminazione. 3-0 anche per l’Inghilterra sull’altra Nazionale Africana, quella del Camerun, e la Francia elimina il Brasile per 2-1 al supplementare. 2-1 anche per gli USA sulla Spagna, stavolta nei tempi regolamentari.
Blackstenius decreta il passaggio della Svezia ai danni del Canada, e l’Italia eguaglia il suo miglior risultato di sempre ai Mondiali. Le reti di Giacinti e Galli, una per tempo, regalano l’accesso ai Quarti di Finale della nazionale Azzurra, mentre il cammino della Cina termina qui. L’Olanda elimina 2-1 il Giappone, vendicando il risultato dell’edizione precedente.
I Quarti di Finale rispettano in pieno i pronostici. L’Inghilterra vince agilmente per 3-0 contro la Norvegia, mentre gli Stati Uniti eliminano le padroni di casa della Francia per 2-1. I Paesi Bassi superano per 2-0 l’Italia grazie ad un grandissimo secondo tempo, con le reti di Miedema e van der Gragt. Infine, Jakobsson e Blackstenius ribaltano la rete iniziale di Magull, e mandano la Svezia in semifinale ai danni della Germania.
Le due semifinali del Mondiale Femminile 2019 sono molto equilibrate, e vengono decise di misura. Gli Stati Uniti si impongono 2-1 sull’Inghilterra, in un incontro di buon calcio nella prima frazione, e molto fisico e ruvido nella ripresa. I Paesi Bassi eliminano la Svezia grazie ad una bella rete di Groenen al 99′, durante i supplementari.
La finale per il terzo posto, come da tradizione, riserva un grande ritmo con entrambe le squadre che giocano per vincere senza dare adito a particolari tatticismi. Apre Asllani all’11’ dopo un errore di Greenwood, poi raddoppia Jakobsson al 22′, con un piazzato perfetto sul palo lontano. Riapre Kirby al 31′ con un preciso tiro di sinistro, poi le inglesi si vedono annullare un gol al VAR per fallo di mano di White, mentre nella ripresa Fischer nega il gol a Bronze, respingendo di testa la cannonata a pochi centimetri dalla linea di porta. Nel finale, Zigiotti Olme trova Telford che le annulla il possibile 3-1.
Diverso il discorso per la partita decisiva, con una delle due Nazionali (e cioè gli USA) più forte dell’altra (l’Olanda). La gara si accende verso la mezz’ora, ma Lavelle, Mewis e Morgan – quest’ultima per ben due volte – trovano l’opposizione di van Veenendaal, che poi vincerà il “Guanto d’oro” del torneo. Le Oranje si fanno vive solo all’ultimo secondo del primo tempo, ma Spitse non trova la porta.
La finale del Mondiale Femminile 2019 svolta definitivamente nella ripresa. Al 58′, una revisione VAR per netto fallo di van der Gragt su Morgan, porta ad un calcio di rigore che Rapinoe trasforma lasciando immobile il portiere. Al 69′, Rose Lavelle raddoppia battendo van Veenendaal in diagonale, chiudendo di fatto l’incontro, che non vedrà particolari sussulti, eccezion fatta per un’altra grande parata del portiere Neerlandese. Stati Uniti campioni per la quarta volta, la seconda consecutiva con Jill Ellis in panchina, che così eguaglia il record di Vittorio Pozzo nel calcio maschile tra il 1934 e il 1938.
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