Eccoci ad una nuova puntata della rubrica dedicata ad allenatori ed allenatrici del panorama calcistico nazionale. Dopo la storia di Chiara Orlando, è il momento di concentrarsi su Patrizia Panico, ex coach della Fiorentina. Oltre ad un ricco Palmarès da calciatrice, che le è valso l’accesso alla Hall of Fame del calcio italiano nel 2015, ha avuto esperienze come allenatrice sia alla Primavera della Lazio, con la quale ha vinto uno scudetto negli anni 2000 – come riporta Artemio Scardicchio in “Storia e storie di calcio femminile” – sia come CT della Nazionale U-15 maschile. Nel 2017 è diventata la prima donna ad allenare una Nazionale maschile, rimpiazzando Zoratto alla guida dell’ U-16, nella doppia amichevole con la Germania. A questo, va aggiunta la qualifica UEFA Pro, ottenuta nel settembre del 2020.
Nel settembre del 2020 ha ottenuto la qualifica UEFA Pro. Questo le permette di allenare qualsiasi squadra, compresi i team della Serie A e della Serie B maschile. Panico si aggiunge dunque alla lista delle allenatrici con licenza, che comprende Carolina Morace, Milena Bertolini, Elisabetta Bavagnoli, Manuela Tesse e Nazzarena Grilli.
La Fiorentina di Patrizia Panico è stata una squadra che, specialmente nell’ultima stagione, ha saputo tenere bene il campo, dimostrando equilibrio tra i reparti. Quando la formazione viola ha giocato semplice, senza forzare la giocata, ha segnato delle reti di grande pregio, e disputato delle buone partite. Ha saputo anche essere concreta, sfruttando le ripartenze e gli inserimenti delle centrocampiste e delle esterne di attacco. Nell’annata 2022-23 la Fiorentina, assieme alla Roma, è stata l’unica a vincere sempre contro le ultime 5 della classifica. Piace soprattutto la sua mentalità volta ad un calcio offensivo, come ha riportato in un’intervista a Il Nuovo Calcio nell’ottobre 2021.
Sicuramente il primo anno di Patrizia Panico alla Fiorentina è stato molto complicato, soprattutto a causa di un atteggiamento che ha creato un ambiente difficile. A questo, si sono aggiunte alcune sconfitte molto pesanti, come il 6-1 incassato a gennaio con il Sassuolo, e il 2-0 casalingo subito con il Napoli. Si aggiunge comunque il 2-2 contro la Juventus, che ha fermato la striscia di 36 vittorie consecutive delle Bianconere. L’allenatrice ha poi avuto il pregio di riconoscere alcuni errori e fare dei passi indietro, cosa mai scontata nel mondo odierno, e questo spiega la buona stagione in quello che è stato poi il suo ultimo anno nella società gigliata.
Nella Serie A 2022-23, alcuni scontri diretti hanno evidenziato poca cura nella fase difensiva. L’organizzazione tattica è stata alle volte carente, il che ha influito sui risultati. Poi si sono aggiunti degli errori individuali, non imputabili di certo all’allenatrice, che non hanno migliorato la situazione. È il motivo per cui la Fiorentina è stata la seconda peggior difesa del campionato, dietro soltanto al Parma.
Va comunque considerato che Panico è alle prime esperienze sulla panchina di un club, e alcune problematiche saranno sicuramente migliorate e superate grazie all’esperienza. Le sue idee sono molto convincenti ed interessanti, e quando curerà di più la fase difensiva, sarà un’allenatrice che si toglierà grandi soddisfazioni.
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