ZERO A ZERO

Dopo due stagioni terminate con altrettanti scudetti per le formazioni capitoline, la stagione 2001-02 si apre con la Roma di Fabio Capello campione d’Italia in carica, ma con la Lazio allenata da Dino Zoff che riparte con eguali ambizioni tricolori. I giallorossi confermano quanto di buono fatto nella stagione precedente e mantengono costantemente contatto con la vetta della classifica, al contrario dei cugini, che sono incappati in un’annata difficile, che ha portato all’esonero del tecnico a vantaggio di Alberto Zaccheroni. I campioni d’Italia si fanno rispettare nei big match ma sprecano molti punti contro avversari alla portata. Il 10 marzo 2002 grazie ad un poker di Vincenzo Montella, la Roma strapazza la Lazio e aggancia momentaneamente l’Inter in vetta alla classifica.

Roma, Montella e Totti incantano l’Olimpico: Lazio travolta

I giallorossi entrano in campo decisi a far valere la loro netta superiorità stagionale, e nel giro dei primi 37 minuti colpiscono per 3 volte, sempre con Vincenzo Montella, che sfrutta una delle peggiori serate con la maglia biancoceleste di Alessandro Nesta. A inizio ripresa Stankovic accorcia le distanze per la Lazio, prima che lo stesso Areoplanino ristabilisca le distanze, siglando così uno storico poker di reti. Successivamente, con un memorabile pallonetto, capitan Totti firma il definitivo 5-1. Con questo trionfo la Roma aggancia momentaneamente l’Inter in vetta alla classifica, preparandosi a dare vita ad un avvincente duello per la conquista del titolo. Al termine dell’annata, passata alla storia per lo storico 5 maggio, la squadra di Capello terminerà il campionato, non senza rimpianti, al secondo posto con 70 punti, solo uno in meno della Juventus campione.