ZERO A ZERO

Nel mondo del calcio i ruoli in campo sono tendenzialmente delineati, e con essi sono precisamente identificate le diverse mansioni di ciascuno dei calciatori. I portieri parano, i difensori difendono, i centrocampisti costruiscono e spezzano il gioco, gli attaccanti segnano. Già, segnano. Per quanto questa breve sentenza possa risultare banale, sovente capita che tale condizione venga raggiunta con difficoltà. Non è inconsueto, infatti, che le punte di una squadra di calcio si incaglino in quei periodi bui dove il gol risulta un’utopia. Momenti come questi sono praticamente fisiologici. Tuttavia, quando quando questa fase si prolunga in maniera inverosimile, si sfocia nel patologico. Per informazioni, chiedere a Tammy Abraham e Andrea Belotti, i due attaccanti principi della Roma.

Alla ricerca dello spunto smarrito

Il digiuno dei due attaccanti è sorprendentemente inscalfibile. La difficoltà dell’inglese a gonfiare la rete trova la sua forza a partire dal 4 febbraio 2023, data dell’ultima marcatura dell’ex Chelsea in Serie A; a farne le spese fu l’Empoli. La circostanza aggravante per il classe 1997 è che quella ai toscani è l’ultima rete in assoluto considerando tutte le competizioni. Diversa, ma non per questo migliore, è il filotto negativo dell’ex capitano del Torino. Il classe 1993 ha messo a referto solamente quattro gol in tutta la sua avventura in giallorosso, per altro tutte nelle coppe (3 in Europa League e una in Coppa Italia). Il campionato, invece, Il Gallo è ancora a secco. L’inspiegabile inefficacia sottoporta delle due punte, tuttavia, non sembra essere una grande problema per la Roma, sapientemente retta da un Paulo Dybala in grande spolvero e da una fase difensiva piuttosto solida. Al momento, infatti, i capitolini stanno strappando di forza un’insperata qualificazione in Champions League. Tuttavia, questa soluzione non è destinata a durare a lungo. Starà a José Mourinho spronare le sue torri a sbloccarsi.