Serie A

ROMA-VERONA 2-1: ESORDIO VINCENTE PER DE ROSSI

L'analisi del primo match di Daniele De Rossi da allenatore della Roma. Un'ottima prima frazione, chiusa sul 2-0 grazie alle reti di Lukaku e Pellegrini, e una ripresa di grande sofferenza e di dominio scaligero. Tre punti con qualche brivido, ma bicchiere mezzo pieno per il nuovo tecnico giallorosso

Inizia con una vittoria l’avventura di Daniele De Rossi sulla panchina della Roma. I giallorossi giocano molto bene il primo tempo, mantenendo il possesso palla, costruendo occasioni e passando in vantaggio con Lukaku e Pellegrini. Il secondo tempo è invece di totale sofferenza, con il gol di Folorunsho e un Verona dominante soprattutto nel finale. Non si poteva chiedere molto di più al nuovo tecnico, che ha portato a casa tre punti importanti ed ha posto le basi per costruire la sua Roma.

La prima Roma di DDR

La formazione scelta da De Rossi per l’esordio sulla panchina giallorossa è un 4-3-2-1, con El Shaarawy e Dybala alle spalle di Lukaku, a centrocampo Pellegrini e Bove mezzali di inserimento, e Spinazzola e Karsdorp pronti a sovrapporsi. Il Verona opta per un 4-2-3-1 con Djuric unico terminale offensivo, supportato da Suslov sulla trequarti e da Saponara e Mboula esterni d’attacco.

Il primo tempo: i gol di Lukaku e Pellegrini e il controllo dei giallorossi

Foto ANSA

La squadra di De Rossi parte forte e dopo appena 19 minuti costruisce l’azione del vantaggio. Pellegrini serve El Shaarawy in profondità. Il faraone entra in area e serve ottimamente Lukaku che col sinistro calcia di prima battendo Montipò. I tre sembrano intendersi a meraviglia e poco dopo confezionano il 2-0. Al 25′ Lukaku pesca con un cross al centro El Shaarawy, che riesce a servire Pellegrini tutto solo in area. Il capitano calcia di poco sotto la traversa trovando il doppio vantaggio. La prima frazione prosegue a senso unico. Cinque minuti dopo ancora i giallorossi vanno vicinissimi al 3-0. Huijsen, dopo una serie di rimpalli, si ritrova il pallone sul sinistro in area e in caduta tenta la conclusione sul secondo palo, che termina di poco a lato. Primo tempo quasi perfetto degli uomini di De Rossi, in controllo totale sul match, pericolosi in attacco e attenti in fase difensiva.

La seconda frazione: il calo della Roma e il missile di Folorunsho

Foto imagephotoagency.it

Se la prima metà di gara ha dato ottimi segnali in casa giallorossa, lo stesso non si può dire della ripresa. Per riaprire il match, Baroni opta per un cambio offensivo, con l’inserimento di Bonazzoli al fianco di Djuric. Dopo appena 11 giri di orologio il Verona trova la rete, annullata immediatamente per un fallo di Folorunsho su Karsdorp al momento del colpo di testa. Successivamente De Rossi sostituisce Dybala per Zalewski, impiegato sulla trequarti. Gli scaligeri però insistono, e al 64′ riescono ad ottenere un rigore per un fallo di mano di Llorente su un colpo di testa di Djuric. Proprio il bosniaco si incarica di calciare il penalty, che termina suo malgrado alto sopra la traversa. La squadra di Baroni non sembra però subire la botta psicologica e continua a mantenere il controllo sul possesso del pallone. Il gol è nell’aria e al 75′ è Folorunsho a regalare un finale da brividi ai padroni di casa. Il centrocampista gialloblù prende palla a centrocampo e con due bei dribbling si crea uno spazio per calciare. La sua conclusione dai trenta metri è potente e il pallone compie una traiettoria inusuale, che beffa Rui Patricio, certamente non impeccabile, per usare un eufemismo, nella respinta. Nel finale il Verona tenta il tutto per tutto, con i giallorossi in affanno rinchiusi nella propria metà campo. Al 90′ l’estremo difensore della Roma riesce a neutralizzare la conclusione di Serdar, che si divora il gol del pari nell’ultima occasione del match.

I top e i flop di Roma-Verona

Foto ANSA

Tra i migliori nelle fila giallorosse impossibile non citare El Shaarawy. Due assist per il faraone, perfettamente a proprio agio nel nuovo modulo di De Rossi e sempre presente nelle azioni offensive dei suoi. Ottimo match anche per Pellegrini, rinato dopo un inizio di stagione complicato. Bravo a creare intensità, pericoloso in attacco e attento in difesa. Lo stesso si può dire di Lukaku, tornato al gol dopo tre partite e inserito ottimamente nelle azioni offensive giallorosse. Bene anche Bove, uno dei migliori della precedente gestione, che ha saputo confermare le prestazioni positive con una partita di grande sacrificio. Sufficiente la prova di Dybala, a dimostrazione di come la Roma non sia dipendente dal suo fuoriclasse e riesca a trovare i tre punti anche quando l’argentino non è in serata. Male, anzi, malissimo Rui Patricio, con la papera sul gol di Folorunsho, che rischiava di compromettere il match. Tra gli scaligeri è proprio il centrocampista autore del 2-1 il migliore. Il numero 90 è lo specchio della gara del Verona: primo tempo sottotono e ottima ripresa. Il gol è solo la ciliegina su una gara ricca di ottime giocate a livello tecnico e tattico. Buona prestazione anche per Suslov, tra i più attivi nei gialloblù. Male Tchatchoua, vittima di un El Shaarawy ispirato e reo di esser stato bucato troppo facilmente sul suo lato. Brutta gara anche per Mboula, mai pericoloso e fermato quasi sempre dai terzini giallorossi.

Le impressioni dopo l’esordio di DDR

Foto ANSA

Daniele De Rossi esordisce con una vittoria sulla panchina giallorossa. La strada non sarà facile, considerata la poca esperienza da allenatore, ma le basi per costruire un buon futuro ci sono e si sono viste. La prima gara è certamente da prendere con le pinze, con aspetti su cui la Roma ha ritrovato fiducia, come il possesso e la pericolosità mostrati nel primo tempo, ed altri su cui migliorare, come la gestione del vantaggio e dei cambi. Sarà fondamentale dare tempo a De Rossi, permettergli di sbagliare e lasciare che esprima le sue idee, in modo da poter crescere come allenatore. Con i tre punti di sabato sera la Roma raggiunge il Bologna a quota 32 punti, a sole 2 lunghezze dalla Fiorentina. Discorso opposto per il Verona, che con la sconfitta resta terzultimo a 17 punti, a meno 1 dalla zona salvezza e più 4 dall’Empoli 19esimo. Come detto, bicchiere mezzo pieno per la nuova Roma di De Rossi, e chi ben comincia…

Lorenzo Bilancini

Appassionato di calcio, NBA e musica

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