Nel ventiseiesimo turno di Serie A è andato in scena l’antipasto della semifinale di Coppa Italia: infatti la Fiorentina ha mandato KO la Cremonese, queste le parole del mister della Fiorentina, Vincenzo Italiano, ai microfoni di DAZN: “Siamo molto attenti, stiamo diventando pratici ed abbiamo capito che fuori casa serve concretezza. Finalmente Cabral ha messo le scarpe giuste. Sono contento perché nell’ultimo periodo sia lui che Jovic stanno trovando di più la porta. Le coppe ti danno tanto, ti tolgono in termini di allenamento e di preparazione delle partite nei minimi dettagli. Ti tolgono forze perché non è facile scendere in campo ogni tre giorni, ma stiamo vivendo un buon periodo. Ogni allenatore deve fare questo, deve cercare di tenere tutti con le antenne dritte. Sapevamo che questa partita sarebbe stata una battaglia, complimenti ai ragazzi che sono stati bravi. Negli ultimi 15 minuti la Cremonese ha calciato due o tre volte verso lo specchio, ma siamo stati bravi ad opporci. I ragazzi stanno iniziando a leggere bene le situazioni e con la massima attenzione non abbiamo permesso agli avversari di tornare in partita. Tutti stanno dando una grande mano alla squadra nel trovare tanti risultati positivi consecutivi. Prepareremo la partita di Conference League con grande fiducia. Mandragora è in grandissima crescita, riesce a non sporcare la sua prestazione.
Ballardini non può invece sorridere, vista una sconfitta che complica ulteriormente la corsa alla salvezza. Queste le parole del mister della Cremonese ai microfoni di DAZN:” C’è stato impegno ma serve altro: serve più personalità, più furore. Nel primo tempo la Fiorentina a parte il goal non ha avuto molte occasioni, ma bisogna fare di più. Così non ci divertiamo e non va bene. Nei prossimi giorni analizzeremo insieme la partita. Dobbiamo andare in campo senza paura, questo aspetto va allenato: la Cremonese deve partire subito con dinamicità e movimento, dobbiamo saper muovere la palla ed aggredire l’avversario. Ad oggi, lo si vede solo a tratti e questo non esiste. Abbiamo giocato spesso 5-3-2 contro squadre che giocano 4-3-3, il cambio gioco su un nostro quinto poteva metterli in difficoltà. L’avevamo preparata così, ma bisogna avere un altro atteggiamento ed essere più determinati“.
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