ZERO A ZERO

Sono settimane, giorni e ore davvero calde, quelle che sta affrontando la Juventus, sia dal punto di vista di campo (con la rimonta in Serie A) che, per ovvi motivi, extra-campo e giudiziario: su tutti, ora il dito è puntato verso quelle che sono state le parole rilasciate, secondo quanto riportato da OneFootball, dall’ex bianconero Paulo Dybala nel corso dell’interrogazione da parte degli ufficiali che stanno indagando in prima linea sull’Inchiesta Prisma.

Quello relativo alla manovra stipendi, di fatto, è il grattacapo che la società di Madama potrebbe gestire con molta più fatica rispetto al caos Plusvalenze (per il quale ora è stato depositato ricorso e si aspettano aggiornamenti presso il Collegio di Garanzia del CONI) e le varie controversie con l’UEFA. Ma cosa ha detto Paulo Dybala durante il proprio interrogatorio svoltosi in data 21 febbraio? Ecco le parole dell’ex numero 10 e capitano del club torinese.

Serie A, Paulo Dybala sollecita la Juventus: “Vorrei agire senza recare danni”

Come riportato da OneFootball, l’argentino neo-Campione del Mondo, nonché primo trascinatore della Roma in Serie A, Paulo Dybala avrebbe preso parte ad un interrogatorio con gli ufficiali che si stanno prendendo cura in prima linea dell’Inchiesta Prisma relativa alla manovra stipendi da parte della società della Juventus (per lo più riguardante gli scorsi Esercizi di Bilancio).

Come ammesso dallo stesso ex della Vecchia Signora in data 21 febbraio: “Non ricordo bene quando mi è stato pagato l’ultimo stipendio, ma so bene che la Juventus mi deve ancora dei soldi. So che entro aprile avranno l’ultima possibilità di pagare i 3 milioni di euro circa che ancora mi spettano, in caso contrario il mio avvocato farà delle richieste per iscritto. Io rivorrei indietro solo i miei arretrati, senza fare nessuna causa ed evitando problemi per me e per la Juve”. Come andrà a finire la telenovela? Tutti sperano che Dybala e la sua vecchia squadra possano lasciarsi in buoni rapporti.