Termina anche l’8a giornata della Serie A Femminile, consegnandoci due derby dalle motivazioni diverse, ma entrambi interessanti. Settimana prossima, giungerà a conclusione il girone di andata di questa Prima Fase. Nonostante i valori in campo siano già ben delineati, può rivelarsi un turno molto interessante, che può subire gli effetti della Champions League. Ecco dunque quanto avvenuto in questo fine settimana, partendo dal derby più importante, quello per la salvezza.
Il derby più atteso, quantomeno per fini di classifica, termina con una vittoria sofferta ma meritata del Pomigliano, che si impone 2-1. A decidere, un rigore di Rabot al 95′, nato da una clamorosa ingenuità di Mauri, che scalcia Fusini concedendo il penalty. Sin lì, gara equilibrata giocata un tempo per parte. Ottimi gli ingressi in campo di Giacobbo – autrice di un bellissimo gol – e Corelli, con le Pantere che invece si aggrappano a Buhigas e Apicella (prestazione convincente quella della capitana) per la difesa, e all’inventiva di Ippólito e alle sgaloppate di Martínez per l’attacco.
La differenza, per l’ennesima volta, la fa il centrocampo. Un’altra grandissima prestazione di Gina Chmielinski (fuori categoria per la Poule Salvezza) non basta a tenere in piedi una squadra a cui manca la parte fondamentale per vincere nel calcio. E non è sufficiente nemmeno la prestazione di Giacobbo, specie se lei e la numero 11 sono le uniche a lottare. Di Giammarino, Ippólito, Ferrario e Rabot hanno abbondantemente fatto la differenza.
Se non altro, le Partenopee tornano ad un gol che mancava dalla prima giornata, con oltre 400 minuti senza segnare. Un segnale che ha rivitalizzato la squadra, seppur non sia bastato. Discreta la prestazione nella ripresa, ma i derby (specie quelli decisivi) non si possono perdere. E anche senza il rigore – peraltro netto -, sarebbe uscito un 1-1 poco utile. Certo, il Napoli non avrebbe perso, ma purtroppo nemmeno vinto.
Netto il 5-0 delle Bianconere nel derby d’Italia, in una gara sbloccata da una papera di Durante dopo appena due minuti su tiro di Caruso, e conclusosi con le reti di Grosso (splendido sinistro all’incrocio), la doppietta di Thomas e il rigore di Girelli. Partita senza storia e con pochi commenti da aggiungere. La squadra di Montemurro gioca un buon calcio, pressa le avversarie sin dall’inizio, e non ha difficoltà di gestione. Le Nerazzurre vivono delle fiammate di Cambiaghi, l’unica attiva dell’attacco, seppur divori un gol (comunque a risultato compromesso). L’ex Fiammamonza, Sassuolo e Parma si dimostra l’acquisto veramente azzeccato del mercato. L’Inter pare allo sbando, senza idee e soprattutto carattere. La partita sicuramente peggiore per giudicare la formazione milanese, ma la cinquina è difficile da digerire.
Discorso simile per il 2-0 della Roma in una partita inutile a livello di cronaca. Apre Giugliano al 15′ sul filtrante di Bartoli – e ringrazia l’errato piazzamento di Filangeri -, e poi raddoppia Kumagai al 52′ di sinistro dopo un’azione personale di Haavi. Le Giallorosse fanno il minimo indispensabile per gestire lo sforzo in vista degli impegni di Champions e della sfida contro la Fiorentina, le Neroverdi nemmeno ci provano. Partita che di fatto, per il suo svolgimento oltretutto prevedibile, non si presta nemmeno ad ulteriori commenti.
Non si possono commentare le altre sfide dell’8a giornata di Serie A Femminile senza partire da Milan-Sampdoria. La gara, seppur noiosa nel suo svolgimento – aperta da un guizzo di Asllani al 7′ e poi pareggiata da Tatiely Sena su rigore al 69′ – ha riservato un risultato un po’ a sorpresa. Sorpresa che si riferisce più al blasone delle squadre che ad altro, visto l’andazzo della stagione.
Mango sta guidando questa Sampdoria in maniera eccellente, e soprattutto l’ha dotata di un carattere invidiabile. Carattere che invece sembra mancare ad un Milan che si accontenta di aver sbloccato l’incontro, e che poi cestina un paio di opportunità che avrebbe dovuto sfruttare. Tampieri è stata superlativa, ma l’attacco a sua volta poco pungente. Doriane organizzate, e Rossonere spente. Di questo passo, la Poule Salvezza sarà l’unica Poule a cui la squadra di Ganz potrà ambire.
La Fiorentina si gode il sogno Champions in attesa di affrontare la capolista settimana prossima. Comodo il 3-0 rifilato alle Lariane, autrici di un buon primo tempo finché il ritmo è rimasto basso, ma poi quando le Viola hanno accelerato sono uscite le qualità della rosa di cui dispone de la Fuente. Ciò non toglie che comunque Bruzzano e le sue stiano facendo un grandissimo campionato. Semplicemente, come si dice in gergo, le Gigliate ne hanno di più, molto di più, almeno rispetto a loro.
Al Viola Park decidono un rigore di Boquete e le reti di Longo e Kaján, quest’ultime addirittura subentrate. Per la prima volta nelle ultime 3/4 stagioni, la Fiorentina può contare anche su buone riserve. Per il Como l’obbligo di trovare più cattiveria sotto rete, e soprattutto concretezza nelle azioni, come dimostra Sara Baldi. A una buona volontà, non corrisponde precisione.
Roma 24, Juventus 21, Fiorentina 19, Como ed Inter 13, Milan 9, Sampdoria 7, Sassuolo 5, Pomigliano 4, Napoli 0.
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