La 13a giornata di Serie A Femminile si è conclusa ieri con il posticipo tra Milan e Como. È stato weekend ricco di colpi di scena, che ha ampiamente riaperto i giochi di classifica. Per il primo posto tutto incerto, grande bagarre per l’ultimo posto della Poule Scudetto, mentre il Napoli avvicina il penultimo posto. Rivediamo cos’è successo.
La Roma prosegue il periodo no dopo la sconfitta in Coppa Italia, e cede all’Inter con le stesse modalità. In una partita ricca di errori tecnici, le Nerazzurre risultano decise un tempo, e confuse il secondo. La confusione però si rivela fondamentale proprio per battere le Giallorosse, che si adattano alle avversarie senza riuscire a volgere la partita a loro favore. E quando colgono lo specchio della porta, Cetinja è semplicemente strepitosa nel negare il gol.
La squadra di Guarino apre con Bonfantini, ben imbeccata da Thøgersen, poi chiude Polli all’89’, per un successo insperato. Ma d’altronde nei big match, Guarino ha sempre saputo toccare le corde giuste per far lavorare le sue squadre al meglio. La differenza infatti la fanno le gare contro le piccole, a cui l’allenatrice ha delle lasciato un po’ più di spazi, già ai tempi della Juventus. Se però le Bianconere erano una categoria avanti a tutte le altre, con l’Inter il discorso è stato un po’ diverso. Chissà se questa partita potrà invertire il trend.
Al 64′ si segnala una Bonfantini molto arrabbiata al momento della sostituzione. Sicuramente questo è indice di voglia, ma va anche segnalato che uno dei talenti del calcio italiano viene impiegato a fasi alterne, e questo probabilmente le ha creato un po’ di frustrazione. Una situazione che non deve scappare di mano. È comunque incredibile pensare alla storia della numero 11 Nerazzurra, passata nel giro di due anni dal segnare la rete più importante del movimento italiano a livello di club (il 2-1 al Lione), a dover lottare per cercare un posto da titolare nella quarta forza del campionato.
La Roma invece, a pochi giorni dalla gara decisiva di Champions League contro il Bayern Monaco (in caso di sconfitta, sarebbe eliminata) perde la seconda partita di fila. Quello che pesa, è che a livello mentale la squadra fatica ad essere lucida e cattiva quando serve. Purtroppo se le viene tolta la profondità, la squadra perde buona parte del suo peso offensivo, e questo obbligherà Spugna ad altre riflessioni. Non si può vincere solo giocando bene, occorre anche saper soffrire per diventare grandi. La sensazione che si sia rotto qualcosa dopo le due sconfitte con il PSG si acuisce sempre di più. La Champions sarà fondamentale.
Milan-Como termina con un 3-2 che rilancia le Rossonere verso la Poule Scudetto. Va segnalato che il Como ha ritrovato carattere e geometrie, ma è sempre stato prevedibile nelle giocate, e ha sprecato una grande chance sullo 0-1. L’attimo successivo, il raddoppio di Mascarello (unito ad un assist e alla creazione del terzo gol) ha chiuso i conti.
Le Lariane però, sono tornate nel finale, complice il rallentamento delle avversarie. Skorvánková e Martinovic timbrano un 3-2 che non sa di resa, ma segnala come comunque il Como fatichi ormai a tenere il passo delle avversarie. È comunque un brutto segnale per il Milan. Non si possono concedere certe reti, specie se la situazione di classifica non permette ulteriori errori.
La Sampdoria non riesce nel salto di qualità, e incappa in uno 0-0 con il Napoli che la rallenta nella corsa. Con le sconfitte di Como e Sassuolo, era una ghiotta chance da sfruttare. Ed invece, lo sciapo pareggio ferma la squadra Doriana, e apre la strada al ritorno della formazione di Corti.
Le Partenopee giocano una gara accorta sfruttando una Samp sottotono e portano a casa uno 0-0 preziosissimo per la classifica, specie dopo il clamoroso 2-0 di Coppa Italia rifilato alla Roma. Un risultato che dà seguito ai recenti pareggi, che evidenzia un po’ di sfortuna, ma gira e rigira la squadra non riesce mai a trovare il guizzo vincente. Il prossimo derby con il Pomigliano sarà fondamentale.
Echegini all’89’ regala i 3 punti ad una Juventus troppo frenetica ed imprecisa. Non sempre frenesia equivale a velocità, soprattutto se il pallone viene gestito male. Il Sassuolo gioca una gara tatticamente perfetta, sfiorando il colpaccio con Sabatino (traversa clamorosa), ma alla fine si arrende ad un passo dal pareggio. Rete comunque che dimostra un dettaglio fondamentale. La Juve queste partite le sa vincere.
E lunedì prossimo, la gara con la Fiorentina può creare scenari interessanti, specie in caso di un altro passo falso Giallorosso. Viola a cui serve una doppietta di Madelen Janogy, che timbra l’esordio in Serie A da subentrata con due reti di grande pregio. Il Pomigliano rende la vita difficile alle avversarie, con il solito atteggiamento di carattere e il buon pareggio di Ferrario, che risponde alla grande rete di Jóhansdóttir. Purtroppo, Ippólito sbaglia malamente un calcio di rigore tirando addosso al portiere, evento che demoralizza la squadra di Caruso, che nel finale cede.
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