Giunge al termine la 9a giornata di Serie A Femminile, e con essa anche il Girone di Andata di questa Prima Fase. Un turno che ha un impatto importante sulla classifica, e che delinea ulteriormente i rapporti di forza di questo campionato. Il torneo ora si ferma con la ripresa della UEFA Women’s Nations League, giunta al suo turno decisivo. Ecco dunque l’analisi di quest’ultima giornata, che comincerà dal big match tra Roma e Fiorentina.
La Roma continua a dare grandissimi segnali di crescita. Vittoria cinica con la Juve, ottimo cammino in Champions League, e soprattutto una vittoria con la Fiorentina che matura con un grandissimo inizio di secondo tempo. Come le grandi big europee, le Giallorosse iniziano la ripresa alzando notevolmente i ritmi, schiacciano le avversarie in area, e quando trovano il 2-1 è troppo tardi per le avversarie per rimontare.
Discreta partita delle ospiti, ma già come segnalato nella gara contro la Juventus, per queste partite servono un paio di giocatrici in più. Ottima la reazione con Longo dopo il vantaggio di Greggi (che golazo la mezzala giallorossa!). Positivo però che ambe le reti siano arrivate da fuori area, il che significa che negli ultimi 16 metri le capitoline non sono state efficaci. Il 2-1 di Glionna spegne gli animi gigliati, che hanno il merito di non crollare. Ma lo stesso punteggio si era già visto lo scorso anno in entrambe le partite del Tre Fontane.
Il derby della Madonnina, nella splendida cornice dell’Arena Civica Gianni Brera, risplende dei colori nerazzurri. L’incontro, ben giocato dall’Inter di Guarino – buona l’amalgama di squadra -, è stato deciso da una rete di Cambiaghi al 72′. Sull’angolo corto di Alborghetti e sul conseguente traversone di Tomter, l’attaccante prende il tempo alle centrali, rimaste immobili, e supera Giuliani che si fa sorprendere. È l’unica sbavatura del portiere rossonero, che ha evitato più volte il raddoppio.
Ovviamente, è presto per giudicare il lavoro del nuovo allenatore Davide Corti – promosso dalla Primavera -, avendo avuto solo 3 giorni di preparazione. Ma per l’ennesima giornata, non c’è stato gioco di squadra, e sono state le singole a dover sbrogliare la matassa. Buono l’apporto di Laurent, la migliore in questo avvio di torneo, mentre clamorosamente assente Stašková, che peraltro ha divorato un gol ad inizio partita, che avrebbe potuto svoltare il pomeriggio.
Asllani ci ha provato a sua volta, senza particolare concretezza, mentre l’ingresso di Marinelli ha rivitalizzato il finale. Insomma, mai come ora la Pausa Nazionali torna utile. Per ora però, fa specie sottolineare come un match di tale importanza sia sceso da potenziale scontro Champions a spareggio per la Poule Scudetto. E se il Como non dovesse calare, e dunque proseguire l’ottimo avvio di stagione, per le Rossonere sarebbero più concrete le chance di doversi accontentare di disputare la Poule Salvezza. Gennaio è quasi alle porte, il mercato sarà fondamentale.
Como-Pomigliano termina con uno 0-0 che fa felici soltanto le ospiti. Le Granata chiudono con il primo clean sheet della stagione, e danno dimostrazione di una compattezza difensiva sin qui mai vista. Il Como si blocca, senza idee, ed è attivo con la sola Karlenäs, che subentra al 43′ per l’infortunata Vaitukaitytė.
La svedese sfiora il gol in tre opportunità, cogliendo un palo clamoroso sul finire della partita. Poco pungente anche l’attacco del Pomigliano, che sin qui era stato il vero punto di forza delle Campane. Il pareggio che solleva alcune domande sulle Lariane. È finito il periodo florido? Oppure è stata solo stanchezza dopo un buon girone di andata? Solo la 10a giornata, nel confronto di Napoli, ci dirà la verità.
Napoli che gioca una discreta partita contro la Juventus, riuscendo a segnarle passando in vantaggio come ai tempi di Guarino, ma poi arriva la rimonta. Protagonista indiscussa Arianna Caruso, che sì, si perde Gallazzi nell’occasione del vantaggio, ma poi pareggia con un tiro-cross liftato e con un rigore perfetto. Ancora una volta, la difesa Partenopea concede un penalty evitabile. Il tris arriva dalle due giocatrici più veloci: Beerensteyn dà a Thomas, che realizza in scivolata nel recupero.
Infine, il Sassuolo straccia la Sampdoria 4-0 e si prende il successo più importante di questo campionato. Abbiamo spesso elogiato il carattere delle Doriane, ma questa volta la squadra si scioglie sotto i colpi di Kullashi – splendida tripletta per l’ex Damallsvenskan – e il ritorno al gol di Clelland. Mai così perfetta la squadra di Piovani, mai così molle quella di Mango.
Roma 27, Juventus 24, Fiorentina 19, Inter 16, Como 14, Milan 9, Sassuolo 8, Sampdoria 7, Pomigliano 5, Napoli 0.
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