Manca sempre meno al raggiungimento della matematica conquista dello Scudetto da parte del Napoli, squadra che ha dominato il campionato di Serie A dividendo le opinioni degli addetti ai lavori e dei semplici appassionati. Infatti si sono create due correnti di pensiero: la prima vede il livello del campionato italiano abbastanza mediocre, di conseguenza trova molti demeriti delle altre big nel dominio napoletano. La seconda vede invece più meriti della squadra di mister Luciano Spalletti rispetto ai demeriti delle avversarie, riconoscendo il valore della rosa partenopea e la grande stagione disputata. E allora qual è il livello del campionato italiano e, di conseguenza, delle altre big di Serie A? Difficile trovare una risposta assoluta a questa domanda, anche perché può rientrare nelle valutazioni soggettive, ma proviamo a scavare a fondo.
Il Napoli ha dominato il campionato di Serie A dall’inizio ad oggi e, senza ormai dubbi, lo continuerà a dominare fino alla fine visto l’ampio distacco dalle inseguitrici. La squadra partenopea ha infatti comandato il campionato senza mai fermarsi, mentre le altre big italiane hanno commesso più di qualche passo falso nel corso del proprio cammino. Nonostante ciò, il campionato italiano è quello che ha tutt’oggi più rappresentanti nelle fasi finali delle coppe europee: due in Champions League, due in Europa League ed una in Conference League. Ben cinque squadre, contro le due degli altri campionati di vertice. Un dominio italiano assoluto, almeno ad oggi, che lascia pensare che il livello del nostro campionato non sia poi realmente basso.
Di conseguenza, sembrerebbe che i meriti del dominio napoletano nel nostro campionato sia frutto più della forza della squadra di Spalletti piuttosto che dei demeriti delle avversarie. Infatti il campionato italiano ha dalla sua una preparazione tattica che raramente si trova nei campionati stranieri, presente solo in alcune squadre magari. In Serie A, quando si affrontano squadre di media classifica, sembrerebbe essere più facile inciampare per due principali motivi: quello sopracitato, ovvero la preparazione tattica della partita da parte degli allenatori avversari, e la mancanza generale diffusa di calciatori in grado di mettersi in proprio e risolvere la partita con giocate individuali. Nel nostro campionato infatti, fatta eccezione di pochissimi calciatori come potrebbero essere Kvaratskhelia e Leao, raramente si vedono giocatori che incidano così tanto dal punto di vista individuale dal punto di vista del dribbling e di creare superiorità numerica.
Nonostante il dominio napoletano sia, probabilmente, frutto più della forza della squadra di mister Spalletti rispetto ai demeriti delle avversarie, va preso comunque atto che le altre contender avrebbero potuto fare meglio. Se è vero che il Napoli ha giocato un campionato di Serie A ai limiti della perfezione, lasciando per strada appena 15 punti dei 93 ad oggi disponibili (5 arrivati nelle ultime 5 partite, quando il campionato era già ben avviato verso la vittoria partenopea), le altre squadre hanno commesso troppi passi falsi. Sicuramente non avrebbero potuto tenere il ritmo del Napoli, ma il distacco sarebbe potuto essere meno importante rispetto ai 17 punti che oggi separano la capolista dal secondo posto.
L’Inter e il Milan, ad esempio, sono due delle squadre che più hanno deluso in campionato, al netto di un percorso europeo eccellente. Infatti, i nerazzurri hanno perso ben 11 partite in questa Serie A, molte arrivate contro squadre di media-bassa classifica. Non se la passano meglio però nell’altra sponda di Milano, visto che i rossoneri hanno vinto 16 partite in campionato, non vincendone però 15 tra pareggi e sconfitte, che rendono il percorso in Serie A della squadra di mister Stefano Pioli piuttosto altalenante.
Anche la Juventus avrebbe potuto fare molto di più in campionato (ed in Champions League, vista l’eliminazione arrivata nella fase a gironi). I bianconeri hanno rimediato ben 8 sconfitte in Serie A, assolutamente troppe visto l’alto livello della propria rosa. Alla luce di ciò, possiamo dire che la risposta alla domanda posta nel primo paragrafo di questo articolo sta nel mezzo: ci sono tanti meriti della squadra di Spalletti nel dominio napoletano in Serie A, ma le altre big avrebbero potuto fare in modo di avere un distacco meno ampio, mettendo magari un po’ di pressione alla squadra azzurra nel corso del campionato.
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