La Lazio per consolidare il secondo posto in classifica per portarsi, almeno per una notte, a meno tredici lunghezze dal Napoli; lo Spezia per mettere un altro mattoncino in chiave salvezza e affievolire le speranze delle inseguitrici – fra tutte la Cremonese, vittoriosa nel primo anticipo di questa trentesima giornata per 1-0 contro l’Empoli -. Con queste premesse si apre lo scenario allo Stadio Picco di La Spezia.
Moduli speculari per Semplici e Sarri: da un lato il tridente composto da Verde – Nzola – Gyasi, dall’altro la risposta con Zaccagni – Immobile – Felipe Anderson. Pronti via e l’impatto è totalmente di marca ligure: Bourabia riceve da Ekdal e, da distanza ravvicinata, manda il pallone sul legno della porta difesa da Provedel (2′). Tanto movimento in fase di non possesso per la Lazio, ma pallino di gioco costantemente in mano allo Spezia che, prima dello scoccare del quarto d’ora, va di nuovo vicino al vantaggio: cross da sinistra di Bourabia per Nzola, che stacca indisturbato di testa ma manda il pallone sul fondo da due passi (12′). I biancocelesti soffrono la verve spezzina, con una cornice di pubblico ottima al Picco, ma mano a mano riprendono in mano la partita: al 21′ la prima risposta con un’ottima incursione di Immobile, fermato in uscita bassa da Dragowski.
Ma è al 33′ che cambia il primo tempo: Ampadu travolge in area di rigore Felipe Anderson, con Irrati che indica senza dubbi – e il VAR conferma – il dischetto; si presenta Immobile davanti all’ex portiere dello Spezia, che non sbaglia e porta avanti i suoi. Ultimi 10 minuti di prima frazione da Playstation per gli uomini di Sarri: Milinkovic e poi lo stesso Immobile per due volte sfiorano il raddoppio, al termine di azioni sublimi.
Neanche il tempo di riprendere, che la Lazio trova immediatamente la marcatura del raddoppio con un’azione meravigliosa: Felipe Anderson e Immobile scambiano di prima intenzione, poi il gioco si allarga sulla sinistra da Luis Alberto che rimette in area piccola per il brasiliano, il quale a tu per tu con Dragowski non può sbagliare (52′). Inizio di ripresa difficile per lo Spezia, così come complesso lo sarà tutto il prosieguo di tempo, che sfiora però il pari al 59′: conclusione improvvisa di Ekdal da posizione defilata, molto bravo Provedel ad opporsi.
Nonostante ciò però, i ragazzi di Semplici, nonostante alcuni cambi – tra cui Agudelo, entrato bene, e Daniel Maldini – stanno a guardare le trame da realtà virtuale di Sarri e rischiano di prendere il tris (67′): sugli sviluppi di un corner battuto da Luis Alberto, Patric calcia sull’esterno della rete da posizione defilata ma non così complicata. L’ex tecnico del Napoli ruota gli uomini – con l’ingresso tra gli altri di Pedro, al posto di Immobile, e Marcos Antonio al posto di Cataldi – ma non vengono meno la fluidità e il dominio di gioco biancoceleste: al 77′ è Dragowski ad evitare il tracollo dello Spezia, con un intervento da top di gamma su una insidiosa conclusione di Felipe Anderson – uno dei migliori in campo -.
Nel finale c’è solo tempo per il nervosismo e la pioggia di cartellini: giallo per Marcos Antonio e Romagnoli prima, rosso per Ampadu poi – per un intervento killer ai danni di Zaccagni -. Prima del triplice fischio finale però, c’è la gioia per l’ex centrocampista dello Shaktar Donetsk (90′): Marcos Antonio parte in velocità dalla propria metà campo e, dopo aver saltato Dragowski deposita il pallone in fondo al sacco.
0-3 finale dunque al Picco, con la Lazio che vola sempre più in solitaria al secondo posto in classifica.
[Fonte foto: SS Lazio]
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