ZERO A ZERO

Dal termine del mercato di riparazione invernale sono piovute inevitabilmente le critiche dei tifosi ai danni della maggior parte delle società di Serie A per una campagna acquisti fin troppo deludente. Come riporta Transfermarkt, l’esborso totale da parte dei club italiani si aggira a malapena attorno ai 32 milioni di euro. La sessione di mercato invernale 22/23 si posiziona al 21esimo posto nella classifica delle stagioni in cui si è speso di più in Serie A. Lo scorso anno si registrano poco più di 185 milioni di euro investiti, quasi 5 volte tanto. Esiste però una classifica meno amara e più dignitosa per il confrontro tra club di Serie A e il calcio all’estero: la top 10 dei club più sostenibili d’Europa. Come si misura la sostenibilità? É un vero fiore all’occhiello per le società italiane? Serve solamente a mettere la polvere sotto il tappeto? Ai lettori l’ardua sentenza…

Ecosostenibilità e soft power, quando la vittoria di un club nasce fuori dal campo

Environment, Social, and Governance. Sono questi i 3 parametri di sostenibilità indicati dal Football Sustainability Perceptions Index 2023, report ufficiale rilasciato quest’oggi dalla principale agenzia di consulenza sui marchi, Brand Finance. Per poter individuare un valore da 1 a 100, è stato fatto un sondaggio ai tifosi dei principali paesi nel mondo nel primo semestre del 2022. Di questa particolare classifica vale la pena evidenziare le maestranze del nostro campionato: in top 10, con un punteggio ESG 78,8/100, l’Udinese di Gino Pozzo è la 4º classificata. Il report evidenzia la gestione ottimale delle risorse rinnovabili per il rifornimento della Dacia Arena e l’utilizzo di tessuti ecosostenibili per le divise ufficiali. Per la Serie A segue poi il Milan, in ottava posizione, con un punteggio ESG 73,3/100. Infine compaiono tra le prime 50 squadre anche la Juventus (14° posto), Inter (18°), Sassuolo (23°), Roma (28°), Napoli (33°) e Bologna (48° in Europa).