Marek Hamsik ha annunciato il ritiro dal calcio giocato, lo storico capitano del Napoli scriverà dunque la parola fine sulla sua carriera da calciatore al termine di questa stagione. Il centrocampista slovacco è dal 2021 in forze al Trabzonspor, squadra turca, e sabato giocherà la sua ultima partita da calciatore professionista, scegliendo di appendere gli scarpini al chiodo tra le mura amiche, nel match casalingo contro l’Alanyaspor. 20 anni di carriera tra i professionisti, 15 anni al servizio della propria nazionale, la Slovacchia, con cui ha collezionato 136 presenze ed è stato capitano a lungo. Marek Hamsik è sicuramente uno dei giocatori più iconici nella storia del proprio paese, vista anche la longevità della propria carriera.
Dodici anni al servizio della squadra partenopea, con la maglia azzurra stampata sulla pelle e 520 partite ufficiali con il Napoli, in cui Hamsik ha fatto registrare 121 goal (terzo miglior marcatore nella storia della società). Arrivato a Napoli al primo anno dal ritorno in Serie A, quella di Hamsik e Napoli è una storia d’amore in cui entrambe le parti sono cresciute a braccetto, insieme, passo dopo passo, fino a diventare costantemente tra le squadre più importanti d’Italia. Senza ombra di dubbio il miglior centrocampista nella storia del club napoletano, è stato ai vertici anche nella classifica dei migliori calciatori nel nostro campionato, Hamsik si è ritagliato un posto in prima fila nel cuore dei tifosi partenopei.
Due coppe Italia, una Supercoppa italiana, oltre al raggiungimento della qualificazione in Champions League con il Napoli, diventando anche il calciatore con il più alto numero di presenze con la maglia azzurra. Dal punto di vista tecnico, Hamsik è stato un attaccante nelle vesti di un centrocampista: inserimenti perfetti, senso del goal e numeri costantemente da attaccante, nonostante di ruolo fosse considerato un centrocampista. A Napoli tutt’oggi non mancano gli attestati d’amore nei suoi confronti, ma anche al contrario: infatti Hamsik ha sempre dimostrato di essere rimasto molto affezionato alla città ed alla squadra napoletana, avendo mandato un messaggio d’augurio prima e di congratulazioni poi per la conquista dello Scudetto, un trofeo sognato a lungo da ogni tifoso partenopeo e che, con Luciano Spalletti alla guida, il sogno è diventato realtà.
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