ZERO A ZERO

Si conclude sul risultato di 2-0 il match andato in scena venerdì sera tra Torino e Lecce. I padroni di casa si impongono sugli uomini di D’Aversa con un netto 2-0 grazie alle reti di Bellanova e Zapata.

Il riassunto della partita

Juric, con la rosa falcidiata dagli infortuni e viste le opache prestazioni di Sanabria delle ultime partite, si ritrova a dover rimodellare la formazione. Il trio difensivo è del tutto inedito con Djidji, Lovato e Masina, mentre in attacco si rivede dal primo minuto Pellegri in coppia con Zapata.

D’Aversa, nel tentativo di sorprendere Juric, si presenta a Torino con una formazioni chiusa e che lascia pochi spazi ai padroni di casa. Infatti, per tutto il primo tempo, i granata non arrivano praticamente mai al tiro se non in una circostanza con Vlasic che però non centra lo specchio della porta.

Se la difesa dei padroni di casa regge bene i tentativi d’attacco dei salentini, la coppia d’attacco mostra fin dai primi minuti poca coesione in campo. Le caratteristiche di Pellegri sono molto diverse da quelle di Sanabria, più bravo a legare i reparti e a far salire i compagni di squadra. Per i primi 45 minuti di gioco non si registrano particolari azioni da gol, se non una per il Lecce che vede Piccoli tentare ad approfittare di un’uscita a vuoto di Milinkovic Savic trovando però l’ottimo intervento di Masina a salvare la porta granata.

Nel secondo tempo il Torino scende in campo con un piglio differente e dopo soli 5 minuti trova la rete del vantaggio con un’ottimo diagonale di Bellanova – il più in forma dei suoi da diverse partite – che porta la gioia del vantaggio ai tifosi.

Il Lecce accusa il colpo e non riesce a trovare soluzioni offensive in grado di impensierire la retroguardia granata. Ci pensa poi il solito Zapata ad insaccare la rete del 2-0 con un colpo di testa da rapace d’area che non permette a Falcone di poter intervenire.

Da registrare anche l’espulsione di Pongracic al minuto 70’ a causa di una doppia ammonizione. 

Conclusioni

Juric torna a sorridere dopo i passi falsi con Salernitana e Sassuolo, ora i suoi uomini sono chiamati ad un poker di gare di livello superiore dopo le quali si potrà avere un quadro più chiaro delle effettive possibilità di un approdo in Europa.

D’Aversa torna a casa con l’amaro in bocca. Una partita sicuramente preparata difensivamente bene, con un ottimo pressing alto che ha messo in molte circostanze in crisi il Torino. Da rivedere la fase offensiva che senza Banda pare essere zoppa.