ZERO A ZERO

A due decenni esatti di distanza Milan e Inter tornano ad affrontarsi in semifinale di Champions League. Nel 2003 la rete di Shevchenko e la regola dei gol in trasferta mandò i rossoneri all’Old Trafford di Manchester, dove vinsero poi la coppa contro la Juventus. Adesso però è tutta un’altra storia. All’epoca Cooper e Ancelotti si giocavano la panchina (e sappiamo tutti com’è andata a finire), adesso questa doppia sfida tutta in salsa meneghina deciderà il destino di Stefano Pioli e Simone Inzaghi. Ripercorrendo l’avvicinamento delle due squadre al precedente derby europeo e facendo un parallelismo con il momento attuale, andiamo a scoprire perché vent’anni dopo Milano è pronta per fermarsi ancora.

L’avvicinamento alla semifinale nel 2003

Dal 7 al 13 maggio 2003 Milano si è fermata e adesso, vent’anni dopo, sta per succedere di nuovo. Dal 10 al 16 maggio 2023 la storia si ripeterà, Milan e Inter nuovamente contro in una semifinale di Champions League. Due decenni orsono i rossoneri tra i due turni europei perdono con la Roma 2-0 in trasferta e vincono 2-1 in casa col Como. Il cammino dei nerazzurri invece dalla sconfitta (che è però valsa il passaggio del turno) contro il Valencia del 22 aprile 2003 alla stracittadina di andata li ha visti impattare con Lazio e Atalanta per 1-1. Tra i due derby, il Diavolo viene sconfitto a sorpresa 1-0 dal Brescia, mentre il Biscione allunga la striscia di pareggi replicando il risultato di 1-1 anche contro il Parma.

Milan-Inter vale di nuovo la finale di Champions

Il Milan arriva a questo derby di Champions da imbattuto se si considera come punto di partenza il ritorno dei quarti di finale col Napoli. Da allora sono arrivati due 2-0 a San Siro contro Lecce e Lazio intervallati dal doppio 1-1 con Roma e Cremonese. L’Inter risponde e fa ancora meglio, perché dal passaggio del turno contro il Benfica ha ottenuto quattro vittorie su quattro in Serie A, battendo in ordine Empoli, Lazio, Verona e Roma. I nerazzurri sembrano in piena salute mentale e fisica e partono leggermente favoriti sul Diavolo, che deve fare i conti anche con la grana Leao. Una cosa è certa, non sarà una partita come le altre, non sarà una stracittadina come le altre. La tensione è altissima ma adesso, dopo quasi un mese di attesa, la parola passa al campo dello “Stadio Giuseppe Meazza“.