Allo stadio “Diego Armando Maradona” di Napoli va in scena una sfida affascinante e importante. Gli azzurri, in campo con il (4-3-3), provano a ripartire con una nuova guida tecnica. L’ esonero di Mister Mazzarri ha sorpreso tutti, con l’intento di trasmettere quel cambio di rotta e di risultati che ci si aspetta dalla squadra. Anche il Barcellona di Mister Xavi, in campo allo stesso modo con il (4-3-3), sta attraversando un periodo complicato, per risultati e prestazioni, e soprattutto in difesa non mancano le difficoltà. Vedremo, in questa gara fondamentale per entrambe, chi risorgerà dalle ceneri.
Il Napoli gioca un primo tempo timido e impreciso basato sulla poca fiducia nelle giocate dei singoli. Tante sono le imprecisioni nella fase di impostazione e le azioni sono poco convinte e spesso imprecise. Sul finale della prima frazione gli azzurri tentano di intimorire i Blaugrana e si avvicinano timidamente alla porta “protetta” da Ter Stegen. Victor Osimhen, rientrato dopo una lunga assenza, prova a pressare i difensori e li induce, in qualche occasione, in errore.
L’inizio del secondo tempo è caratterizzato da un ritmo già alto. E al 60esimo il centravanti del Barcellona, Robert Lewandowski, mette a segno la prima rete del match. Con una conclusione precisa beffa Di Lorenzo e Juan Jesus e insacca la porta difesa da Meret. Il neo ct Calzona prova, allora, a dare un segnale con i primi cambi. Toglie inaspettatamente Kvaratskhelia e Cajuste e al loro posto Lindstrom e Traoerè. Il Napoli, con il passare dei minuti, ritrova quella fiducia che si sperava di ottenere e, al 75 esimo, Victor Osimhen si libera in area e riporta il Napoli in parità. Gli ultimi minuti sono, poi, un assedio azzurro. Il ct Calzona sostituisce anche il neo marcatore Osimhen con Giovanni Simeone.
L’ attaccante argentino gioca una partita di sacrificio e carattere e più volte tenta la conclusione ma i suoi tentativi sono tutti poco precisi.Buona anche la gara del subentrato Traoerè che, pur non essendo ancora in condizione, si muove bene e mette in mezzo palloni interessanti.
Gli uomini di Xavi giocano una partita a due facce. Un primo tempo dove, soprattutto nei primi minuti, hanno in mano le redini del gioco e si concedono a pochissimi errori. Gli azzurri, infatti, non riescono a trovare spazi per concludere in porta. Con l’inizio del secondo tempo Pedri e Robert Lewandowski costruiscono un azione precisa e letale che li porta sul risultato di 0 a 1. Ma successivamente un calo fisico e ci concentrazione li porta ad un finale di gara di sofferenza. Subiscono la rete del pareggio e i centrali difensivi Martinez e Araujo hanno non poche difficoltà.
Una gara difficile per gli azzurri che lascia forse un po’ di amaro visti gli ultimi minuti del match. Ma il risultato alla fine è giusto per quello visto in campo e per cosa hanno dimostrato entrambe le squadre.
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