Il lavoro congiunto, degli scorsi mesi, tra Governo, Parlamento, Comuni e altri stakeholder ha portato alla redazione del documento per poter presentare la propria candidatura ad Euro 2032. Nello specifico l’Italia ha presentato i 10 stadi che vorrebbe fossero i protagonisti della manifestazione. La documentazione è ora al vaglio della UEFA che nei prossimi mesi renderà pubblica la valutazione in merito. Difatti, il 10 ottobre 2023 si terrà il Comitato Esecutivo ed in questa sede verrà reso noto il paese ospitante. Tuttavia, quella nostrana non è l’unica scelta a disposizione del massimo organo calcistico europeo. L’altra federazione ad essersi proposta è stata la Turchia ed anch’essa ha presentato il dossier agli enti competenti. Ora resta da vedere se le scelte delle città e dei relativi impianti sportivi siano idonei ad ospitare un evento di tale portata.
All’interno del dossier, più che un focus sugli impianti sportivi emerge una scelta ben precisa delle città ospitanti. È stata scelta Milano e probabilmente San Siro. Il dubbio in merito nasce dal fatto che Inter e Milan siano decise ad avere una struttura di proprietà. Pertanto potrebbe essere valutata sia un’uscita di scena con i riflettori puntati per il Giuseppe Meazza oppure una prima passerella europea per il nuovo impianto milanese. A seguire si trovano Torino con lo Juventus Stadium, Verona con il Bentegodi, Genova con il Ferraris e Bologna con il Dall’Ara. Nel documento è citata pure Firenze. La dirigenza viola sta per inaugurare i lavori di ristrutturazione e rinnovamento del Franchi. Scelta, questa, che potrebbe essere un valore aggiunto in sede di valutazione. Presenti anche l’Olimpico, quindi Roma e il Diego Armando Maradona perciò Napoli. Occasione per dar lustro anche a due delle più belle città nostrane.
Ad incuriosire sono le ultime due opzioni ricadute su Bari e Cagliari, rispettivamente San Nicola e Nuovo Sant’Elia. In dubbio non è sicuramente il fascino di questi due luoghi quanto la capacità e l’avanguardia richiesta per eventi di tale portata. Ad essere rimasta esclusa da quest’elenco è Palermo. Tuttavia, il capoluogo siciliano, come confermato dal presidente della FIGC Gabriele Gravina, avrà un ruolo di prim’ordine nell’iter a supporto della candidatura italiana.
Il presidente della FIGC Gabriele Gravina, come riportato da Calcio e Finanza, si è mostrato entusiasta e fiducioso del documento presentato alla Uefa: “Il dossier dell’Italia per Euro 2032 è ispirato ad un Nuovo Rinascimento. È stato realizzato attraverso continue connessioni con i territori. Da un lato si vogliono esaltare le bellezze storiche ed artistiche. Dall’altro c’è il tentativo di rispettare impatto e sostenibilità. Questo documento è frutto di un lavoro intenso. Qui, il calcio è di nuovo elemento di unità e aggregazione traversale. Il tutto si è concretizzato grazie all’adozione di vari provvedimenti governativi, parlamentari e comunali che nobilitano la nostra candidatura. Abbiamo immaginato il nostro paese e il calcio europeo tra 10 anni. Consapevoli che il lascito positivo di un evento del genere moltiplichi straordinarie opportunità per l’intera nazione”. Ora, non resta che attendere il responso degli organi competenti e comprendere quale sia la proposta meglio strutturata.
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