Dopo un’attesa che sembrava eterna, il Mondiale 2023 prende finalmente il via, e noi di ZeroaZero siamo pronti a raccontarne tutte le emozioni. Ecco dunque il riassunto del primo giorno, che ha visto l’esordio delle due Nazionali organizzatrici. Purtroppo la competizione è iniziata con la bruttissima notizia di una sparatoria in un cantiere, che ha portato a 3 vittime, aggressore compreso. È il motivo per cui – in entrambe le partite – si è osservato un minuto di silenzio. Positivo invece il numero di spettatori. 42137 per le Football Ferns, che così stabiliscono il nuovo record per una partita di calcio femminile in Nuova Zelanda. Per le Matildas invece, sono addirittura 75784 gli spettatori.
La prima grande sorpresa del Mondiale è il successo della Nuova Zelanda per 1-0 sulla Norvegia. Mai le neozelandesi avevano vinto un incontro nella fase finale di una Coppa del Mondo. Il successo è stato determinato dalla rete di Wilkinson al 3′ della ripresa, a segno con il piatto destro su servizio di Hand. Le Felci Nere hanno ben interpretato il match, coprendo ottimamente il campo, e operando un accorto pressing sulla manovra scandinava. Il tutto è stato tradotto in una partita giocata bene, con gli inserimenti di Wilkinson a mettere in difficoltà una difesa parsa deconcentrata.
Al suo, si aggiunge anche il lavoro di Steinmetz, che ha ben smistato il gioco talora prodigandosi in progressioni personali. La Norvegia è stata parecchio deludente, e l’attacco è riuscito a combinare ben poco. Ad esempio, Maanum ha sprecato di piatto al 59′ da ottima posizione, poi nel lungo finale è stata Reiten a mancare la porta, dopo una sponda di Hegerberg al 98′. L’attaccante del Lione, rientrata in Nazionale solo recentemente, ha impegnato due volte Esson nel primo tempo, e poi è stata ben neutralizzata dalla difesa. Infine, le neozelandesi hanno sfiorato addirittura il raddoppio in un paio di occasioni. Grande intervento di Mikalsen su Indiah-Paige Riley al 63′, rigore fallito per Percival al 90′. Un penalty calciato male, con il corpo all’indietro, e la traversa colpita è stata una diretta conseguenza.
Di ben altra caratura il match dell‘Australia, l’altra nazionale organizzatrice della competizione. Le Matildas danno vita ad un incontro ad alto ritmo, che però, complice la defezione all’ultimo minuto di Kerr, non vede reti nella prima frazione. Sono Raso e Foord a mettere in luce le maggiori qualità dell’attacco australiano. Le Irlandesi però, complice un’ottima Quinn e una squadra capace di chiudere tutti gli spazi, neutralizzano i tentativi. Il massimo del pathos nel primo tempo si verifica tra il 28′ e il 35′. Raso sfiora di testa la rete del vantaggio, poi sul fronte opposto prima Carusa non trova varchi dopo un ottimo contropiede, poi Arnold smanaccia un cross di Sheva. Al 35′, Foord conclude di sinistro dentro l’area, calciando però sull’esterno della rete.
Ad inizio ripresa, la squadra di casa imprime un’accelerazione veemente, che porta ad un calcio di rigore al 52′ per fallo di Sheva su Raso. Dal dischetto, la capitana Catley non fallisce e regala l’1-0. Le australiane cercano poi il raddoppio, soprattutto con Gorry. Al 68′,l a centrocampista trova una deviazione dell’ottima Quinn, che le nega il gol dalla lunga distanza. Nel quarto d’ora finale, l‘Irlanda ha uno scatto di orgoglio. Le Green mettono sotto pressione la difesa locale, pur non trovando quasi mai lo sbocco per un tiro pulito. Arnold comunque corre un brivido quando è costretta a respingere di pugno un angolo di McCabe al 71′. Il portiere australiano è protagonista nel finale. Al 91′ deve volare sulla punizione di Connolly, poi mette in angolo il successivo cross da corner della numero 6 irlandese. Al 97′ infine, nega a McCabe la rete di un pareggio che sarebbe stato più che meritato. La gara si chiude con un colpo di testa fuori di poco di Louise Quinn.
Le classifiche dei primi due gironi sono parziali, essendosi giocate soltanto due partite. La Nuova Zelanda guida il Gruppo A, l’Australia quello B, entrambe a quota 3 punti. Domani, Filippine-Svizzera e Nigeria-Canada chiuderanno i primi due gruppi di un Mondiale che, secondo ZeroaZero, promette di essere più equilibrato del previsto.
NUOVA ZELANDA (4-3-3): Esson; A. Riley, Bowen, Stott (70′ Bunge), Bott; Steinmetz, Percival, Hassett; Hand (90’+4′ Rennie), Wilkinson (86′ Satchell), I. Riley. C.T.: J. Klimková
NORVEGIA (4-3-3): Mikalsen; Hansen, Harviken, Mjelde, Bjelde (90’+3′ Sønstevold); Reiten, Maanum (74′ Bøe Risa), Syrstad Engen; Blakstad (56′ Haavi), Hegerberg, Graham Hansen. C.T.: H. Riise
Marcatrici: 48′ Wilkinson
Ammonizioni: 85′ Haavi (Nor)
Arbitro: Yoshimi Yamashita (JAP)
Note: Percival (Nzl) ha fallito un rigore (traversa) al 90′; recupero pt 0′, st 10′
AUSTRALIA (4-4-2): Arnold; Catley, Kennedy, Hunt, Carpenter; Vine (75′ van Egmond), Cooney-Cross, Gorry, Raso; Fowler (84′ Polkinghorne), Foord. C.T.: T. Gustafsson
IRLANDA (3-4-3): Brosnan; Connolly, Louise Quinn, Fahey; McCabe, Littlejohn, O’Sullivan, Payne; Sheva (63′ Lucy Quinn), Carusa (87′ Atkinson), Farrelly (63′ Larkin). C.T.: V. Pauw
Marcatrici: 52′ Catley rig.
Ammonizioni: 42′ O’Sullivan (I)
Arbitro: Edina Alves Batista (BRA)
Note: recupero pt 6′, st 7′
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