Sin da quando vi è stata l’istituzione dei tornei per le nazionali giovanili, l’Italia ha sempre (o quasi) ricoperto un ruolo da protagonista. Sovente è capitato che alcuni dei principali talenti del nostro calcio si conquistassero il palcoscenico internazionale anche, e soprattutto, grazie alle dispute dei vari campionati di categoria. Arrivati al 2023 è tempo di addentrarci nuovamente nelle emozioni e nella abbondanza di talento che aleggia negli Europei Under-21, i quali, nel corso di questa stagione, saranno ospitati dalla Georgia e dalla Romania. Scopriamo dunque quali sono i ragazzi selezionati dal commissario tecnico Paolo Nicolato per prendere parte alla rassegna continentale.
Cominciamo dai portieri: in questa sede, gli estremi difensori convocati da Nicolato sono Marco Carnesecchi, Stefano Turati ed Elia Caprile. Il classe 2000, apprezzato numero 1 della Cremonese, sarà con buone probabilità il titolare della porta azzurra. Le sue prestazioni in Serie A hanno contribuito a confermarne il grande talento, ragion per cui su di lui è viva l’attenzione dei grandi club. I due classe 2001, rispettivamente in forza al Frosinone e al Bari, hanno sfoderato prestazioni di alto livello in Serie B, ragion per cui la possibilità di vederli presto in massima serie è piuttosto concreta, in particolare per l’ex Sassuolo vista la promozione in maglia frusinate.
E qui arriva uno dei due reparti più interessanti e promettenti dell’intero organico: la difesa. In questa zona del campo, l’Italia potrà contare su elementi di purissimo talento e di sicuro rendimento. Sulle fasce troviamo, a destra, Raoul Bellanova (Inter) e Andrea Cambiaso (Bologna), con Destiny Udogie (Udinese) e Fabiano Parisi (Empoli) sulla corsia opposta. Le quattro frecce laterali possono garantire grande qualità ed esperienza alla compagine azzurra, visto il costante impiego in squadre di alto livello (Bellanova su tutti, essendo subentrato, tra le altre, nella finale di Champions League contro il Manchester City). Nella zona centrale delle retrovie troviamo il gioiello assoluto Giorgio Scalvini, assoluto protagonista con la maglia dell’Atalanta, Lorenzo Pirola, reduce da una grande stagione alla Salernitana, Caleb Okoli e Matteo Lovato, rispettivamente impiegati con regolarità dai bergamaschi e dai campani. A chiudere lo scacchiere difensivo è Giorgio Cittadini del Modena, unico difensore proveniente dalla Serie B.
Accomodatevi e gustatevi la bellezza ed il talento di questo centrocampo. Basterebbe leggere i nomi chiamati a raccolta per rendersi conto della grande varietà di quantità e qualità che anima che anima la linea centrale dello scacchiere azzurro, ma per dovere di cronaca procederemo ad analizzarlo. Il primo nome in lista è il jolly Edoardo Bove, esploso alla Roma sotto gli ordini di José Mourinho e assoluto protagonista della cavalcata giallorossa fino alla finale di Europa League. Mediano di rottura, interno, trequartista e addirittura difensore, il classe 2002 è il giovane di prospettiva che ogni squadra dovrebbe avere. A seguire troviamo Fabio Miretti, gioiellino del centrocampo della Juventus: la grande qualità del regista piemontese, ottenuta anche grazie alla ricca esperienza europea, saprà dare geometrie e precisione alle azioni della selezione italiana. Stesso discorso per Samuele Ricci, mediano di grande corsa e tecnica in forza al Torino. A prendersi il ruolo di mezzala potrebbe essere Nicolò Rovella, protagonista della prima storica stagione in massima serie del Monza. A rimpolpare la mediana ci sarà Salvatore Esposito, educatissimo piede destro in forza allo Spezia. A guidare la squadra, probabilmente anche in veste di capitano, sarà Sandro Tonali, autore di un altra grande stagione al Milan.
E qui bisogna dirselo chiaro e tondo: l’attacco dell’Italia arranca. Il calcio italiano stenta a scoprire nuovi volti giovani che vadano a riempire quel reparto che, storicamente, è sempre stato prodigo di talento. I nomi selezionati da Paolo Nicolato sono quelli di Nicolò Cambiaghi, messosi in luce con l’Empoli, Matteo Cancellieri, il quale ha vissuto una stagione non esaltante con la maglia della Lazio, Pietro Pellegri, più in infermeria che in campo con il Torino, Lorenzo Colombo, reduce da una buona stagione con il Lecce, e, infine Wilfred Gnonto, autore di una discreta stagione in Premier League con il Leeds. Tra tutti, questo è il reparto meno attrezzato e meno vario a livello di soluzioni, essendoci solo il giocatore granata a rivestire il ruolo di centravanti puro. Starà al tecnico vicentino sfruttare al meglio le qualità del reparto offensivo e fare di necessità virtù.
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