La Roma supera la Juventus per 2-0 e conquista il suo quarto scudetto Primavera consecutivo. Giornata semplicemente perfetta per le Giallorosse, che resistono alle sfuriate Bianconere nella prima frazione, per poi vincere con la freddezza di chi è consapevole dei propri mezzi. Per la Juventus, quinta sconfitta in cinque finali, ma nonostante la sconfitta, ci sono ampi margini di crescita.
Nella prima frazione, l’incontro non vede particolare predominio territoriale di una delle due formazioni, per quanto la Juventus abbia più occasioni delle avversarie. Piccini opera due cambi rispetto alla squadra che ha eliminato l’Inter. Bellagente rileva Zamboni nel tridente di supporto a Moretti, e il portiere Nespolo, all’ultimo secondo, rimpiazza Mustafic, infortunatasi durante il riscaldamento pre-partita. Per Viglietta una sola sostituzione, con Montesi che prende il posto di Viesti come quinta di centrocampo nel 3-5-2 giallorosso. Sono quattro le occasioni principali nei primi 45 minuti. Berveglieri al 13′ testa i riflessi di Merolla con una gran conclusione dalla distanza, e il portiere Giallorosso alza in angolo con un gran colpo di reni. Tra il 33′ e il 40′, ci provano le due cugine, Schatzer e Pfattner, con due conclusioni a giro che sfiorano il palo sinistro di Merolla. Al 42′ invece, Kramžar, direttamente su calcio di punizione, obbliga Nespolo alla respinta in fallo laterale.
Nella ripresa, le Giallorosse passano subito in vantaggio. Pellegrino, forte dei 24 gol siglati nella stagione regolare, mette in luce le proprie qualità balistiche con un destro potentissimo dal limite. La 11 giallorossa lascia andare la gamba con uno slancio perfetto, il tiro diventa imprendibile e batte Nespolo alla sua sinistra. La Juventus reagisce immediatamente, ma sul rasoterra di Duljan al 54′, Bellagente interviene in scivolata e non trova la porta di pochissimo. Sul fronte opposto, al 60′, manca l’intesa tra un difensore bianconero e Nespolo, e la retroguardia regala un angolo che la Roma non sfrutta. Al 62′ invece, cross a filo d’erba di Moretti, però nessuna compagna giunge sul pallone. Le capitoline non hanno particolari difficoltà a gestire, e quando Duljan tenta una delle sue sfuriate, la difesa neutralizza. Si giunge così all’80’: angolo da destra di Montesi, Kajzba svetta sul secondo palo e batte Nespolo per il 2-0. Nel recupero si accende Moretti, il cui destro a chiudere sul primo palo si spegne di poco sul fondo, poi c’è solo spazio per il trionfo giallorosso.
Dunque, quarto scudetto consecutivo per la Primavera della Roma, sempre contro la Juventus, nonostante il cambio alla guida tecnica. Viglietta raccoglie benissimo il testimone di Melillo, e conduce le sue alla vittoria. La Juventus ha poco da recriminare. Il primo tempo è stato di qualità, e le bianconere hanno giocato anche meglio delle rivali, ma poi all’1-0 la squadra si è bloccata, e probabilmente ha perso le proprie certezze. Rimane comunque una grande stagione, e prima o poi arriverà anche il loro momento. Per ora però, si celebra il record della Roma.
JUVENTUS (4-2-3-1): Nespolo; Bertucci, Cocino (87′ Cinquegrana), D’Auria, Mounecif (87′ Gallina); Pfattner, Schatzer; Duljan, Bellagente (76′ Requirez), Berveglieri (55′ Zamboni); Moretti. All.: Piccini
ROMA (3-5-2): Merolla; Bergersen, Bruni, E. Testa; Montesi (65′ Viesti), Pellegrino (87′ Galli), S. Testa, Kramžar (90’+1′ Pezzi), Pizzuti; Petrara, Kajzba. All.: Viglietta
Marcatrici: 47′ Pellegrino, 80′ Kajzba
Arbitro: Gagliardi della sezione di San Benedetto del Tronto (AP)
Note: recupero pt 1′, st 6′
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