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BUONGIORNO ITALIA

Ucraina-Italia, valsa la qualificazione agli europei del 2024 agli azzurri, ha messo in luce in particolar modo la prestazione di Alessandro Buongiorno. Il centrale del Torino ha giocato un match di straordinaria attenzione e maturità, per nulla banali in una partita così importante.

La mattina dopo il match valso la qualificazione agli europei di Germania del 2024, i tifosi azzurri si sono svegliati decisamente sereni e sollevati. Il solo pensiero dei precedenti mondiali mancati, che attanagliava le menti degli appassionati, è stato spazzato via ieri sera, dopo lo 0-0 di Leverkusen tra Ucraina e Italia. Uno dei più interessanti temi emersi dalla sfida alla BayArena, è stata la prestazione di Buongiorno. Il centrale del Torino ha offerto una gara di attenzione massima, in crescita minuto dopo minuto, e di grande maturità.

La partita di Buongiorno

IMAGO / Uwe Kraft

Il match del centrale granata non inizia nel migliore dei modi, con un giallo dopo 7 minuti per un fallo tattico ai danni di un cliente scomodo come Dovbyk. Il primo quarto d’ora è di assestamento, ma col passare dei minuti il vice capitano del Torino sale in cattedra e cresce anche a livello mentale. La prima frazione è quasi priva di lavoro per Buongiorno, salvo un intervento di testa al 38′ su Tsygankov. Il centrale granata trova però il modo di esaltare le sue qualità nella ripresa. Al 48′ compie un altro ottimo anticipo di testa, questa volta sul centravanti del Girona, facendo ripartire l’azione. A 13 minuti dal termine è rapido nel fermare un avversario ripartendo palla al piede. Sul finale di gara alza ancora il livello di concentrazione rimanendo in marcatura a uomo su Dovbyk, coprendo quando serve le uscite di Donnarumma e smorzando la conclusione di Sikan, facilitando l’intervento al portiere azzurro.

“Buongiorno ha fatto vedere di essere un campione”

Foto ANSA

Queste sono state le parole con cui Luciano Spalletti, al termine di Ucraina-Italia, ha analizzato il match del centrale del Torino. La difficoltà della partita, oltre alla posta in palio, era soprattutto di caratura tattica. La maggior parte dei centrali a disposizione del tecnico di Certaldo giocano nei rispettivi club in moduli che prevedano 3 difensori. Il 4-3-3 di Spalletti è dunque un grande banco di prova per chi non è abituato a giocare a 4. Uno di questi è proprio Buongiorno, pilastro della difesa a 3 di Juric, ritrovatosi in un modulo totalmente diverso. Al suo fianco un altro centrale mancino, le cui prestazioni eccellenti non fanno ormai più notizia. Acerbi è stato forse il miglior compagno di reparto che Buongiorno potesse trovare, in grado di infondere un livello elevato di sicurezza e concentrazione, fondamentali in partite come quella di ieri sera. Se dunque né l’importanza del match né l’aspetto tattico erano ostacoli semplici da affrontare, tantomeno lo era l’imprevista ammonizione all’alba del match. La crescita mentale di Buongiorno minuto dopo minuto, nonostante il giallo dopo appena 7 giri di orologio, è una dote da evidenziare. Molti giocatori avrebbero subito la botta psicologica, finendo per giocare con i remi in barca per evitare l’espulsione. Il centrale granata ha invece mostrato personalità e autorità, giocando a mente libera e non sembrando quasi mai in difficoltà a livello mentale. Le parole di Spalletti non sono altro che il riassunto della partita di Buongiorno, che ha saputo sfruttare al meglio la chance concessagli, contribuendo a riportare l’Italia a difendere il titolo di campione d’Europa.

Lorenzo Bilancini

Appassionato di calcio, NBA e musica

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