HANDANOVIC LASCIA IL CALCIO GIOCATO: UFFICIALE IL SUO RITIRO
L'estremo difensore sloveno chiude la sua carriera all'Inter, dove ha raggiunto il suo apice
Samir Handanovic concretizza il suo ritiro: il 39enne, dopo che il suo ultimo contratto l’Inter con deadline fissata 30 giugno 2023 è scaduto, non ha rinnovato con la società nerazzurra e non si è accasato a nessun’altra compagine. L’ex Udinese potrebbe ricoprire un ruolo di collaboratore all’interno dell’organigramma della società milanese. Ma ora facciamo qualche passo indietro: cosa ha rappresentato Handanovic per il calcio italiano e internazionale?
LA CARRIERA
Nasce calcisticamente proprio in Slovenia, tra le fila dello Slovan Lubiana, per poi trasferirsi all’NK Domzale. Il 1 luglio del 2004 l’Udinese crede nelle sue potenzialità e lo porta in Italia. Da allora i friulani lo cederanno svariate volte in prestito: prima al Treviso nell’estate del 2005, dove non avrà un impatto decisivo con la Serie A: al suo esordio a San Siro contro l’Inter incasserà 3 reti da Adriano e, in seguito, perderà i galloni da titolare il 18 settembre 2005, colpevole di un espulsione che gli costerà il posto.
Dopo 6 mesi di panchina alla Lazio con una sola presenza collezionata, il 1 agosto del 2006 si trasferisce in prestito secco al Rimini; questa, per “Handa“, sarà la stagione spartiacque dato che in 41 partite disputate subisce 38 gol e trascina i suoi dall’inizio alla fine di quel torneo. I romagnoli arriveranno sesti a a quota 67 punti a pari merito col Brescia, col sogno promozione solo sfiorato.
Il 30 giugno del 2007 rientra ad Udine, questa volta per restarci: in 5 stagioni dimostrerà di essere una vera e propria garanzia tra i pali, conquistando con i bianconeri anche un quarto di finale di Coppa UEFA (attuale Europa League) nella stagione 2008-2009 (non fortunato poichè l’Udinese fu eliminata dai tedeschi del Werder Brema) e uno spareggio valido per la partecipazione alla Uefa Champions League 2011/2012, perso contro l’Arsenal di Wenger.
L’AVVENTURA IN NERAZZURRO
Dal 2012 al 2023 è stato simbolo e bandiera dell’Inter: 566 presenze in Serie A (appena dietro Zoff con 570), decimo giocatore più presente nella storia del club, pararigori eccellente (43 penalties neutralizzati su 125 subiti in carriera) e leader silenzioso dentro e fuori dal campo. Con il Biscione Samir ha vinto 5 trofei: uno scudetto targato Antonio Conte nell’annata 2020-2021, due Supercoppe Italiane (2021 e 2022) e due Coppe Italia (2021-2022 e 2022-2023).