MILAN, ADDIO A SAN SIRO: LE STRADE DELLE DUE MILANESI SI SEPARANO
Il progetto per il nuovo stadio di Milano non decolla: il Milan valuta la realizzazione di un nuovo stadio all'avanguardia ed esclusivo
La grande storia che ha visto il Milan e San Siro tenersi a braccetto per quasi 100 anni e la condivisione di momenti indimenticabili, sembra essere molto vicina al proprio epilogo. L’intenzione della dirigenza rossonera è quella di costruire una struttura del tutto nuova, moderna ed in totale autonomia. Senza l’Inter. In questa scelta, a farla da padrone è l’economia. Il Diavolo sta repentinamente scalando le classifiche del bilancio e questo grazie ad una proprietà affidabile ed affermata. Difatti, dopo aver conquistato il primato in campionato la stagione scorsa, il prossimo traguardo sarà ottenere di diritto un posto ai vertici d’Europa. E gli impianti della Premier League sono le muse ispiratrici. Lo stesso non vale per i nerazzurri. L’incertezza che ruota intorno alla situazione societaria ed economica rende complessa la realizzazione di un progetto comune che prevede un ingente investimento.
Dal nuovo San Siro allo stadio di proprietà
A luglio 2019 Inter e Milan hanno fatto il primo passo ufficiale presentando alle autorità il masterplan del nuovo San Siro. Questo progetto prevedeva 1,2 miliardi di investimento che avrebbe potuto ospitare 60 mila tifosi, oltre ad un quartiere dedicato a sport e shopping. A frenare le due compagini milanesi sono state le richieste avanzate dalla Giunta di Milano. All’interno della dichiarazione di Pubblico Interesse erano state inserite condizioni che i club avrebbero dovuto rispettare ai fini della realizzazione. Ad esempio le volumetrie, parecchio ridimensionate rispetto all’idea originaria. A rallentare ulteriormente le pratiche per il nuovo impianto è stato il Covid. L’Italia è stata completamente monopolizzata dalla pandemia e così anche la pianificazione del nuovo stadio. A luglio 2021, i due club milanesi approvano la proposta “La Cattedrale” dello studio americano Popolous. Esterno atto a richiamare Duomo e Galleria Vittorio Emanuele e facciate dedicate alle due squadre di casa.
A dicembre 2022, il Comune di Milano approva il piano presentato per il nuovo stadio, ponendo nuove condizioni vincolanti. Una su tutte l’aumento dei posti a sedere, per un totale di 70 mila. Un investimento di 40 mila euro sul quartiere circostante, portare le aree verdi dal 18 al 50% ed una maggiore sostenibilità per il cantiere e le zone circostanti. Tuttavia, i dubbi intorno alla situazione societaria dell’Inter e le continue e nuove stringenti condizioni poste dalla giunta milanese hanno portando i rossoneri a muoversi in autonomia. Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, Gerry Cardinale, fondatore di RedBird, sta seguendo da New York i risvolti della situazione. A convincerlo è stata la recente partita contro il Tottenham. I 74 mila tifosi presenti e l’incasso record di 9,1 milioni hanno reso un impianto d’avanguardia e di proprietà non solo un desiderio ma una necessità.
Tre possibili aree per il nuovo stadio
Accantonata l’ipotesi di un nuovo San Siro e di un progetto comune assieme all’Inter, il Milan sta valutando tre aree per la nuova struttura. Prima, in ordine cronologico, è la zona di Sesto San Giovanni nonché quella su cui il club sta ragionando da più tempo. Precedentemente sede delle ex acciaierie Falck ed in quanto superficie privata non è soggetta a procedure pubbliche. Non solo, uno spazio invidiabile e un’amministrazione comunale favorevole sono certamente un vantaggio. Tuttavia, se questa fosse la scelta definitiva, per la prima volta il Diavolo giocherebbe fuori dal comune di Milano. La seconda opzione è stata individuata nell’hinterland milanese: San Donato. Infine, si sta valutando l’area “La Maura”. Sono 75 ettari di terreno di proprietà di Fcma. La scelta tra queste tre alternative avverrà in tempi brevi ed il presidente Paolo Scaroni si sta muovendo in prima persona per prendere la decisione migliore.
Inoltre, Gerry Cardinale, proprietario del Milan, ma anche grande conoscitore di sport e intrattenimento sa che è fondamentale la realizzazione del nuovo impianto. Ciò in virtù del fatto che Milano è l’unica grande città d’Europa e del mondo ad avere uno stadio condiviso tra due top club europei. Per quanto riguarda il fronte Inter, resta da capire come deciderà muoversi la società nerazzurra una volta che i rossoneri lasceranno definitivamente San Siro.