CLAUDIA ROMANELLI: “I CLUB ESTERI SONO MOLTO INTERESSATI ALLE ATLETE ITALIANE E CREDONO MOLTO NELLE GIOVANI”
L'avvocata e agente della P&P Sportmanagement ci ha raggiunto ai nostri microfoni
Claudia Romanelli, avvocata, CEO della divisione femminile e agente della P&P Sportmanagement, ci ha raggiunto ai nostri microfoni per un’intervista sulla nascita dell’agenzia e un commento all’ultima sessione di calciomercato.
Gli inizi e le difficoltà
Com’è nata l’idea di diventare procuratrice?
“Per quanto riguarda la mia professione va detto che sono avvocato e mi occupo principalmente di diritto sportivo, faccio parte di P&P Sportmanagement da parecchi anni e prima di iniziare questa avventura nel femminile affiancavo il mio ex marito (Federico Pastorello) nella gestione di calciatori”.
Quali difficoltà ha incontrato nel suo percorso? Soprattutto, quante riferite alle discriminazioni di genere presenti nell’ambiente?
“Le difficoltà, come anche in altri settori, sono all’ordine del giorno. Si deve combattere spesso con l’incapacità di vedere il potenziale che il calcio femminile ha al suo interno, e con la poca visibilità che viene riservata alle atlete e alle partite”.
L’agenzia di Claudia Romanelli
Com’è nata P&P Sportmanagement?
“Abbiamo deciso 4 anni fa di ampliare il nostro raggio di azione occupandoci anche del settore femminile, creando la P&P Sportmanagement Women. L’idea è nata in famiglia con la convinzione di poter contribuire alla crescita di questo movimento, mettendo a servizio delle atlete la nostra struttura e la nostra professionalità”.
Quante giocatrici seguite? Vi aspettavate di ottenere questi risultati?
“Seguiamo circa 40/45 atlete, ma puntiamo più alla qualità che alla quantità, cerchiamo di assisterle al meglio, provando ad essere sempre presenti, anche se talvolta non è possibile essere ovunque. I risultati che abbiamo ottenuto finora sono frutto di duro lavoro, ma ci sono momenti buoni e momenti meno buoni, è la regola del gioco”.
La sessione di calciomercato delle calciatrici di Claudia Romanelli
Parlando nello specifico di trattative, quest’estate alcune delle vostre giocatrici sono passate all’estero. Come è nato l’interesse del Leuven per Carravetta e del Neulengbach per Pfattner? Sono state trattative difficili? Cosa possono dare queste calciatrici ai rispettivi campionati?
“L’idea di spostare alcune ragazze all’estero è nata dalla volontà delle stesse. I club in cui si sono spostate le ragazze sono molto interessati alle atlete Italiane, e credono molto nelle giovani, anche Berti in Spagna [al Logroño, ndr] ha trovato una buona sistemazione. Credo che le ragazze potranno confrontarsi con sistemi di gioco diversi, e con campionati che daranno loro la possibilità di «farsi le ossa»”.
Martina Piemonte all’Everton. Com’è stato gestire la situazione? Come si trova la giocatrice nel nuovo club?
“L’operazione di Martina è stata un po’ più complessa di altre, per il sistema burocratico Inglese e le richieste di determinate condizioni che si devono rispettare per poter andare a giocare in Super League. Martina ha tutte le caratteristiche sia fisiche che mentali per fare bene. La società crede molto in lei, dopo un primo momento di ambientamento le cose vanno come dovrebbero, lei è molto socievole e ama potersi mettere in discussione per poter dimostrare il suo valore”.
Parliamo poi di uno dei talenti del Benfica, Ana Vitória, passata al PSG. Che tipo di trattativa è stata?
“Ana al PSG è stato un trasferimento fortemente voluto dalla ragazza e anche dal club francese. Senz’altro rinunciare alla comfort zone che aveva creato al Benfica, per poter crescere e migliorare, è stata una delle prerogative della ragazza, che è molto sicura di sé e punta in alto. La trattativa è stata abbastanza lunga, anche perché c’era il mondiale che ha rallentato un pochino i tempi per la conclusione del deal”.
Nel vostro roster di calciatrici ci sono alcuni elementi molto interessanti del campionato Primavera, come Verrino, Fadda e Calegari. Com’è poter gestire e tutelare questi prospetti?
“Puntiamo molto anche sulle giovani, oltre a quelle che avete nominato ci sono piccole campionesse con la grinta e la voglia di calpestare “campi” importanti. È bello poter accompagnare le giovani nel loro percorso di crescita, è molto stimolante. Va però utilizzato un approccio diverso da quello che abbiamo con giocatrici più esperte”.
Il messaggio di Claudia Romanelli alle sue calciatrici
Siamo in chiusura. Che messaggio vuole dare alle sue calciatrici per la stagione 2023-24?
“Il messaggio che voglio dare alle mie ragazze cerco di trasmetterlo ogni volta che ci sentiamo o ci vediamo. È quello di non perdere mai l’entusiasmo e la voglia di divertirsi, di accettare le sconfitte e di uscire più forti dagli infortuni. Ma soprattutto, di amare quello che fanno, perchè è l’unico modo per farlo bene”.
ZeroaZero ci tiene particolarmente a ringraziare Claudia Romanelli e P&P Sportmanagement Women perla disponibilità.