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INTER, LE LUCI CHE ILLUMINANO IL CAMMINO CONTRO IL PORTO

Tra riscoperte e conferme l’Inter batte il Porto a San Siro

Come ci si aspettava, la partita di ieri sera tra Inter e Porto è stata molto difficile sul piano fisico. Entrambe le squadre, oltre che nella tecnica, hanno investito molto sulla fisicità del gioco dandosi non poche gatte da pelare. Nel complesso, la squadra di Inzaghi ha giocato una signora partita, non calando mai per mancanza di attenzione o di stanchezza. Otavio, sicuramente, ha messo a dura prova i nerazzurri che, però, sono riusciti a rimanere concentrati sull’obiettivo principale: portare a casa la vittoria. Tre i giocatori chiave della partita dell’Inter contro il Porto, ecco chi sono.

Inter Porto credit to: Corriere dello Sport

Dzeko e Lukaku, due attaccanti complementari

Nonostante Lautaro Martinez non abbia trovato il gol, le prestazioni in attacco non sono mancate. Come sempre, l’argentino, ha contribuito ad innalzare il livello della squadra portandola sempre in avanti alla ricerca della giusta occasione per scomodare un portiere in enorme crescita come Diogo Costa. A spalleggiare il neo campione del mondo ci sono stati Dzeko e Lukaku che, a loro modo, hanno fatto il loro. Anche se il gol da parte del bosniaco non è arrivato, l’ex Roma alzandosi e abbassandosi di continuo ha dato una mano ai compagni, alleggerendo la pressione e spingendo la squadra in avanti. Partita molto accesa quella del bosniaco che, però, ha visto il campo solo per 58 minuti. Infatti, pochi istanti prima del 60’ di gioco, arriva il primo cambio per l’Inter: fuori Dzeko e dentro Lukaku.

Lukaku e Dzeko

L’attaccante in prestito all’Inter con i suoi 103kg è riuscito a contrastare la forza fisica di macigni del calcio portoghese come Pepe. La prestazione del belga di ieri sera, oltre che essere un chiaro segnale di un potenziale ritorno dell’attaccante all’era Conte, si può riassumere con due termini: fisicità e lavoro di squadra. Spalle alla porta e palla al compagno più vicino, questo il modo di giocare di Lukaku appreso prima con Conte e rifinito poi con Inzaghi e che ieri abbiamo potuto rivedere più di una volta. Dopo mesi difficili, tra infortuni e ricadute, Lukaku sembra essere sulla via del ritorno: la sua era d’oro all’Inter potrebbe non essere più solo un ricordo e chissà che, con un po’ più di continuità, non possa dare ancora molto alla squadra regalando qualche punto in classifica.

Calhanoglu, una certezza da rinnovare

C’è poco da fare: Calhanoglu è una certezza. Qualsiasi sia il suo ruolo all’interno del centrocampo sai già che assumerà una prestazione sontuosa ed elegante. Per non parlare della precisione con i piedi: ogni calcio d’angolo, ogni punizione può essere un’azione da gol con lui dietro al pallone. Premiato con MVP della gara contro il Porto, Calha, ha voluto dedicare il premio al suo paese e ai suoi concittadini alle prese con il disastro creato dal terremoto che fino ad ora ha mietuto morti e feriti. Passato da una sponda all’altra del naviglio, Hakan, è cresciuto molto a livello professionistico. Le sue abilità da che era al Milan sono di certo aumentate, tanto da essere oggi uno dei giocatori imprescindibili nell’ undici titolare di Inzaghi. Arrivato a parametro zero, il valore del turco, oggi, è certamente aumentato ma per i più romantici, può essere considerato addirittura inestimabile.

Calhanoglu credit to: Inter

La sua precisione davanti alla difesa, la sua capacità di innescare le giocate alla Brozovic non solo non hanno fatto rimpiangere il croato – fuori per diverse settimane a causa di un infortunio – ma hanno permesso alla squadra di rendersi più offensiva su tutti i fronti. Calhanoglu in campo è sinonimo di sicurezza e, proprio per questo, è uno di quei giocatori da cui non vorresti mai liberarti. Attualmente sono in corso i colloqui per l’estensione del suo contratto ma da Viale della Liberazione si percepisce che in realtà è solo questione di tempo. Le parti vogliono continuare insieme. Non resta quindi che aspettare l’annuncio.

Dopo Lukaku e Calhanoglu c’è Gosens

Arrivato all’Inter poco più di un anno fa, Robin Gosens non è mai stato in grado di esprimere il proprio valore. Questo, forse, soprattutto a causa dell’infortunio muscolare subito quando ancora era l’Atalanta che non gli ha permesso di tornare sul campo con sicurezza.

Inter Porto, credit to: sport mediaset

Il tedesco, subentrato ieri sera a Dimarco, ha giocato una signora partita facendo vedere le caratteristiche per le quali Marotta e Ausilio lo hanno acquistato in vista del mancato rinnovo di Perišić. Velocità, fermezza e duello 1vs1, queste le caratteristiche in campo viste ieri sera. Il Robin dell’Atalanta sembra essere sulla via del ritorno. Non resta che dargli più fiducia e più minuti in campo: l’ascesa sembra ormai essere iniziata.

Tra difficoltà e rinascita

Nonostante le difficoltà vissute e i momenti di sconforto, l’Inter sembra essere sempre più al centro della propria asse. Sempre più squadra e sempre più in simbiosi. Nonostante il sogno scudetto sia ormai, quasi, del tutto svanito, ci sono ancora due competizioni dove la squadra è chiamata a dare il 100%. Coppa Italia e Champions League, nonostante rappresentino traguardi diversamente raggiungibili, possono instillare un ulteriore tassello di crescita verso un domani migliore.

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