ITALIA, ALLA SCOPERTA DI RETEGUI: IL JOLLY OFFENSIVO SCELTO DA MANCINI
Andiamo alla scoperta di Mateo Retegui, l'attaccante del Tigre cresciuto con l'Hockey, scelto da Totti e convocato dall'Italia di Mancini
Mateo Retegui può essere un nome ancora sconosciuto ai molti dalle nostre parti, ma non lo è decisamente in Argentina. Il centravanti del Tigre, in prestito dal Boca Juniors, è stato infatti capocannoniere della Liga Profesional 2022 con 19 reti. Su di lui sarebbero piombati gli occhi delle big europee, come il Milan, ma anche di Roberto Mancini. Il CT dell’Italia lo ha individuato come futuro centravanti della Nazionale e lo ha prontamente convocato sfruttando il doppio passaporto del classe ’99. Cresciuto tra calcio e hockey su prato e poi selezionato da Francesco Totti per entrare nella sua scuderia, andiamo alla scoperta del nuovo jolly offensivo degli Azzurri.
Dall’Hockey alla convocazione con l’Italia: come Retegui ha stregato Mancini
Retegui è cresciuto a San Fernando, in provincia di Buenos Aires, ed è figlio di Carlos José detto “El Chapa”. Come riporta Cronache di spogliatoio, il padre di Mateo è l’ex CT della nazionale argentina femminile di hockey su prato. Ecco da dove nasce l’avvicinamento alla pratica di questo sport, affiancato al calcio, del classe ’99. Alternanza, infatti, perché a 9 anni entra nel settore giovanile del River Plate dove gioca nel ruolo di centrocampista. La concorrenza con l’astro nascente Ezequiel Palacios lo spinge a mollare i Millionarios e a tornare allo sport di famiglia. Due anni più tardi però, mentre gioca sulle spiagge di Pinamar con amici, lo nota lo scout del Boca Juniors Diego Mazzilli.
Retegui arriva alla convocazione nell’Italia di Mancini da lontano e non dipende solo dalla mancanza di punte titolari in Serie A. E l’attuale CT della Nazionale non è nemmeno il primo abitante del Belpaese ad interessarsi al classe ’99. Nel Boca Juniors mister Schelotto lo fa esordire in prima squadra nel 2018, inserendolo nel ruolo di prima punta al posto di Tevez. Mateo rifiuta la nazionale di hockey e si lancia nel calcio, dove non trova spazio negli azul y oro e viene prestato all’Estudiandes. Proprio in quel periodo sul giocatore si fionda Francesco Totti, che lo convince a fargli da procuratore. Dopo l’esperienza al Talleres nel 2022 arriva il terzo prestito, stavolta al Tigre. Da quel momento il nativo di San Fernando realizza 27 gol in 47 presenze e diventa il centravanti con più marcature alle 5 grandi di Argentina, ben 10 dal 2020 ad oggi.