JUVENTUS, MANOVRA STIPENDI: PROCURA FIGC COMUNICA CHIUSURA DELLE INDAGINI

Pochi minuti fa la procura della FIGC, guidata dal procuratore Giuseppe Chiné, ha notificato alla Juventus la chiusura delle indagini per la cosiddetta “manovra stipendi“. Al club bianconero viene contestata, tra le altre cose, la violazione del principio di lealtà sportiva (art. 4.1). Suddetta contestazione va ad aggiungersi alla questione legata alle plusvalenze, per la quale la Juventus sta già scontando una penalizzazione di 15 punti. Il club bianconero ora si muoverà per far avere alla procura le proprie memorie difensive, in attesa di conoscere l’esito del ricorso per il processo plusvalenze. Buone notizie invece dal campo, dove filtra ottimismo per il pieno recupero di Dusan Vlahovic e Paul Pogba in vista dei quarti di Europa League contro lo Sporting.

Juventus, manovra stipendi: ora cosa succede?

Dopo aver appreso della fine delle indagini da parte della procura FIGC sulla “manovra stipendi“, la Juventus avrà a disposizione due settimane di tempo per preparare le relative controdeduzioni inerenti i tre filoni di indagine. Nel mentre il club bianconero è ancora in attesa di conoscere l’esito del ricorso presentato dalla Vecchia Signora al Collegio di Garanzia del CONI riguardo i 15 punti di penalizzazioni relativi al processo plusvalenze. Ricorso che potrebbe annullare la sentenza relativa alle plusvalenze restituendo i punti alla Juventus, oppure confermarla. Il tutto in attesa di un nuovo processo sportivo.

Riguardo invece la situazione relativa agli “accordi confidenziali in operazioni di mercato senza provvedere al deposito della modulistica federale e/o provvedendo a depositare documenti recanti pattuizioni diverse da quelle concluse” presi con altri club di Serie A, la posizione degli stessi verrà valutata dalla giustizia sportiva una volta che le indagini in corso da parte della magistratura ordinaria saranno concluse. I club in questione sono Sampdoria, Atalanta, Sassuolo, Udinese, Bologna e Cagliari.