ACCADDE OGGI: 19 FEBBRAIO 2017 L’UNICO GOL DI GABRIEL BARBOSA CON L’INTER
Siamo nell’estate del 2016 quando l’Inter è appena stata ceduta al Gruppo Suning. Thohir resta alla presidenza e cerca il colpo di mercato. Il grande obiettivo sarebbe Gabriel Jesus, ai tempi in forza al Palmeiras: Ausilio ci prova con una buona offerta, ma il giocatore sceglie il Manchester City. A questo punto, i nerazzurri decidono di ripiegare sul suo connazionale e campione olimpico Gabriel Barbosa Almeida, soprannominato Gabigol. Il club nerazzurro ha versato nelle casse del Santos – in cui lo portò il grande Zico – 33,1 milioni di euro. Il suo ingaggio sarà invece di 2,5 milioni di euro fino al 2021.
Gabigol, la scoperta di Zico nel Futsal
La stella classe ’96 si è formata proprio nel club brasiliano, vincendo per 2 volte il campionato Paulista ed aggiudicandosi anche il premio di “Giocatore Rivelazione” nel 2015. Gabriel Barbosa è nato a Sao Bernardo do Campo, nello Stato di San Paolo. I primi passi ed i primi gol non sono avvenuti nel calcio ad 11 ma nel futsal. Quando Zico lo scoprì aveva 8 anni, e segno 6 gol in una partita: così si unì alle giovanili del Santos. A 16 anni diventa un professionista con i rossoneri, capocannoniere del Campionato Paulista e capocannoniere della Coppa del Brasile. Gli stessi titoli li ha rivinti poi nel 2015 e nel 2016.
La presentazione di Gabigol all’Inter: fuori dal comune
Il 26 agosto arriva a Malpensa e viene accolto da un bagno di folla; Il 30 dello stesso mese arriva il comunicato ufficiale dell’Inter: “Nel giorno del suo ventesimo compleanno, Gabriel Barbosa Almeida diventa un giocatore dell’Inter. Ha firmato un contratto di 4 anni con i nerazzurri, dopo 4 stagioni al Santos”. I tifosi – e non solo – sognano un nuovo Ronaldo, tanto che la presentazione ufficiale è davvero particolare. Il 22 settembre infatti – giorno del compleanno del Fenomeno – viene presentato all’auditorium Pirelli, accolto nella sala conferenze solo dopo essere stato mostrato prima sotto al Cristo Redentore di Rio, successivamente sui tetti di Milano. Gabigol sceglie la maglia numero 96, ed allo stesso tempo prova a ridimensionare l’ambiente. Queste, infatti, le sue parole: “Sono molto contento, ma non possiamo fare paragoni con Ronaldo. Io sono io, e voglio dare una mano per vincere in Italia e tornare in Champions League”
L’esordio difficile in Serie A e l’unico gol con l’Inter
Le limitazioni dovute al fair play finanziario non possono farlo entrare nella lista UEFA, il tecnico viene esonerato in favore di Vecchi e l’Inter esce dalla Coppa. Il 25 settembre è il giorno del suo esordio: De Boer lo farà subentrare al posto di Candreva al 73′ contro il Bologna a San Siro, in una partita terminata 1-1 in cui non inciderà. Durante la sosta subentra in panchina Pioli, con cui inizialmente giocherà in tutto 5′. Da fine gennaio a Marzo gioca per 4 volte in 5 gare e prende fiducia. Una di queste è proprio contro il Bologna, come la partita d’esordio in cui, il 19 febbraio 2017, segna il suo primo ed unico gol con l’Inter in Serie A. Nell’azione, Banega spalle alla porta filtra il pallone per D’Ambrosio che crossa sul secondo palo dove c’è proprio il brasiliano che insacca. In quella stessa partita sfiorerà anche la doppietta personale, negatagli da Masina che salvò il pallone sulla linea di porta. Ha realizzato il gol alla stessa squadra contro cui si sbloccò Ronaldo “Il Fenomeno” nel 1997. Dopo il gol però ritorna in panchina e fino a fine campionato fa 9 presenze e nessun altro gol.
Dopo quella stagione, andrà in prestito allo Sporting Lisbona, successivamente al Benfica. In quest’ultima giocherà 5 partite mettendo a segno un gol. La sua esperienza negativa in Europa poi finisce, e torna al Santos, in Brasile.