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Diritti tv, trovato l’accordo con le emittenti

Analizziamo le offerte presentate fino a questo momento dalle emittenti tv e i possibili scenari sullo sfondo

Quello dei diritti tv sembra essere di anno in anno uno dei maggiori ostacoli da sormontare per la Lega Serie A. O meglio, pare che la valutazione del campionato italiano fatta dai broadcaster sia di anno in anno più bassa.

Notizia della scorsa settimana è che le offerte presentate dalle emittenti tv sono arrivate a 900 milioni complessivi, di poco inferiori al totale raggiunto del triennio attuale (930 milioni). Tale offerta, però, pareva non essere ancora sufficiente per convincere tutti i club di Serie A. Si sarebbe trattato di una cifra pari a 4,5 miliardi di euro per il quinquennio che, però, ha lasciato non pochi dubbi ai presidenti delle società. Basti pensare, a tal proposito, che all’interno del bando per l’assegnazione dei diritti era stata fissata la soglia minima di 1 miliardo e 150 milioni di euro l’anno.

Ieri la decisione di accettare l’offerta Dazn-Sky

Nella giornata di lunedì è stata presa la decisione di accettare l’offerta fatta dalle emittenti Dazn e Sky. Nello specifico tale offerta sarebbe di 700 milioni per la prima e 200 milioni per la seconda. L’assegnazione è arrivata con 17 voti favorevoli, 2 contrari (Salernitana e Cagliari) e il Napoli che ha preferito astenersi.

Mediaset, in quest’ottica, resta così fuori dai giochi e potrebbe ottenere, a fronte di un’offerta di 60-70 milioni a stagione, i diritti su Coppa Italia e Supercoppa in final-four.

Questo schema è identico a quello attuale, con l’emittente Dazn che si aggiudica le 10 partite di ogni settimana, 7 delle quali in esclusiva e 3 in co-esclusiva con Sky. Ma vi è una piccola, seppur significativa, novità. Infatti, pare che Sky avrà un maggior controllo sulle tre partite in co-esclusiva.

L’emittente, infatti, pare abbia aumentato notevolmente il suo compenso alla Lega rispetto al triennio 2021-2024 (80 milioni). Pertanto, Sky potrà decidere quali partite mandare in onda, o meglio avrà il diritto di trasmettere le partite delle cosiddette “big” con una frequenza maggiore rispetto agli anni passati. Quindi il match del sabato sera ore 20:45 vedrà con maggiore assiduità la presenza in palinsesto di una tra Juventus, Milan, Inter e Napoli.

La nascita del Canale di Lega: un’idea tramontata sul nascere

Un’ipotesi che ciclicamente si ripresenta vedrebbe la nascita di un vero e proprio canale di Lega. La proposta è stata fatta da diversi club di Serie A, spaventati da un possibile salto nel buio in caso di accettazione dell’offerta Dazn-Sky. Paura fomentata dagli strascichi dei danni legati alla pandemia e alle incertezze generate dai due conflitti internazionali a cui si sta assistendo.

Dazn, dal canto suo, ha provato a venire incontro ai club proponendo la possibilità di iniettare nelle casse degli stessi un ammontare pari a 1 miliardo di euro suddiviso nel quinquennio sulla base della crescita degli abbonati alla piattaforma.

De Laurentiis e un discorso che fa riflettere

Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, è intervenuto nella giornata di ieri per presentare ai colleghi presidenti quello che è il suo punto di vista sulla decisione di assegnare a Dazn e Sky l’esclusiva del campionato di Serie A per il prossimo quinquennio.

Il patron napoletano ha dichiarato di essere molto preoccupato e di reputare le due emittenti assolutamente non idonee e non in grado di valorizzare a dovere il prodotto calcio italiano.

Sarebbe infatti, sempre secondo De Laurentiis, troppo variegato e confusionario il palinsesto offerto dalle emittenti. Con la prima che propone al proprio interno una moltitudine di sport e contenuti differenti e con Sky che, tra intrattenimento, cinema, serie tv e informazione sarebbe poco adatto per dare il massimo valore che il campionato italiano meriterebbe.

Inoltre spaventa, e non poco, la durata del contratto stipulato tra le parti. Cinque anni, secondo De Laurentiis, sono troppi considerando i timori legati alle problematiche generali già citate in precedenza.

La preoccupazione dei consumatori

Vie è un ulteriore aspetto da sottolineare e cioè il fatto che anche i fruitori dei servizi offerti dalle emittenti potrebbero avere dubbi riguardo al rinnovo dei diritti a Dazn. La piattaforma nel corso degli anni ha, infatti, aumentato notevolmente i prezzi degli abbonamenti rendendo la condivisione degli schermi (caratteristica per la quale inizialmente era stata accolta con grande entusiasmo) un vero e proprio salasso.

Ad aggravare la situazione vi sono anche i problemi legati alla stabilità del segnale offerto da Dazn che, dati alla mano, è sì migliorato, ma non ancora in grado di non generare problemi a molte persone. Insomma, a fronte di una spesa così elevata, sarebbe quantomeno opportuno garantire a tutti la visione senza intoppi di qualsiasi partita si voglia guardare.

(Fonte immagine: Il Giorno)

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