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GENOA-INTER 1-1: IL GRIFONE FRENA L’INTER

L'analisi tattica di Genoa-Inter. Anche i nerazzurri dopo la Juventus inciampano al Ferraris. Nella tana del Grifone gli uomini di Inzaghi soffrono e non vanno oltre il pareggio. Il gol di Arnautovic è solo una breve illusione, spenta dieci minuti dopo da Dragusin.

Non il miglior finale di 2023 che ci si aspettava in casa nerazzurra. L’Inter, dopo un’annata molto positiva, conclude l’anno con un pari al Ferraris, contro un Genoa in grande forma, fisica e mentale. Dopo la Juventus, in casa del Grifone tocca all’Inter frenare, con la possibilità dei bianconeri di andare a -2 dai nerazzurri in testa. Succede tutto nel primo tempo, con il gol al 42′ di Arnautovic, particolarmente ispirato, a cui risponde dieci minuti dopo Dragusin di testa.

Il primo tempo: dall’interruzione per i fumogeni al finale di grande intensità

Foto imagephotoagency.it

Le due squadre si presentano al match prive di alcune pedine importanti. L’Inter, orfana di Lautaro e Dimarco, schiera al loro posto Arnautovic in coppia con Thuram e Carlos Augusto. Il Genoa lascia in panchina Retegui, al rientro da un infortunio, e Malinovskyi, per far spazio a Ekuban e Strootman. Dopo appena un quarto d’ora di gioco, il match è però costretto a fermarsi, a causa della scarsa visibilità dovuta ai fumogeni della gradinata nord. Dopo quasi 10 minuti di stop, Doveri fa riprendere la gara. La squadra di Gilardino gioca con grande intensità, trovando poco dopo la mezz’ora una grande occasione. Su un cross profondo Acerbi tocca di testa, sfiorando il suo palo e rischiando di servire Bani, inseritosi alle sue spalle. L’Inter sembra aver meno qualità in mezzo al campo, ma in attacco Arnautovic da’ la sensazione di essere particolarmente ispirato. Proprio al 42′ è l’austriaco a portare in vantaggio il Biscione, nonostante l’ottima prima frazione dei rossoblu. Su un tiro di Barella, stampatosi contro il palo, il numero 8 è bravo ad avventarsi sulla respinta e a concludere a porta vuota per lo 0-1. Nonostante le proteste per una spinta di Bisseck sugli sviluppi dell’azione del gol, Doveri non viene richiamato dal VAR e convalida la rete. Il Genoa non mostra segni di arrendevolezza e durante il maxi-recupero trova il pari con Dragusin. Sugli sviluppi di un corner, battuto ottimamente da Gudmunsson, il centrale ex Juve svetta più in alto di tutti e schiaccia il pallone di testa. Il tiro sorprende Sommer, che sbaglia la respinta quasi spingendosi la palla in rete.

La seconda frazione: lo spirito combattivo del Genoa

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Il ruggito del Ferraris si fa sentire anche nella ripresa. Gli uomini di Gilardino sembrano avere più energie mentali e fisiche dei nerazzurri, penalizzati anche dalla scarsa prestazione del centrocampo. Lo specchio della condizione del Grifone è senza dubbio Gudmunsson, imprendibile palla al piede e fondamentale per mantenere il possesso. Gilardino non sembra accontentarsi del pari e manda in campo forze fresche nel tentativo di passare in vantaggio. Retegui sostituisce un ottimo Ekuban e Malinovskyi prende il posto di Strootman a centrocampo. L’Inter tenta invano di attaccare palla al piede, complice l’intensità del pressing genoano, e si trova costretta ai lanci lunghi per il suo centravanti. Al 68′ arriva una delle poche occasioni del secondo tempo: su un cross di Calhanoglu stacca di testa Acerbi, che trova la buona risposta di Martinez. Sul finale Inzaghi prova il tutto per tutto inserendo Sanchez al posto di Arnautovic, un recuperato Dumfries per Darmian e Frattesi per Barella. Il Grifone però resiste e non cede agli attacchi nerazzurri, portandosi a casa un ottimo punto fermando un’altra big.

I top e i flop di Genoa-Inter: Gudmunsson imprendibile, male il centrocampo nerazzurro

Foto Tanopress

Il migliore in campo è senza dubbio Albert Gudmunsson. L’islandese è ormai una certezza nel nostro campionato, in eccellente forma fisica e mentale. All’85’ compie una giocata specchio della sua partita e della condizione del Genoa. Il numero 11 rossoblu scappa via portandosi dietro più giocatori nerazzurri e conclude la sua azione con un dribbling su Mkhitaryan, costretto a spendere un giallo. Gudmunsson da’ sempre la sensazione di essere bello ma utile, con giocate mai fini a sé stesse. Nelle fila genoane impossibile non citare il pacchetto difensivo, con menzioni speciali per Dragusin, autore del gol del pari, e Bani, che ha di fatto annullato Thuram, mai così in difficoltà in questa stagione. Ottima gara anche per Frendrup, eccellente su Mkhitaryan e primo, non per caso, in Serie A per palloni rubati. Prestazioni decisamente negative in casa nerazzurra. Arnautovic, Bisseck e Bastoni gli unici a salvarsi. L’austriaco è in serata e, oltre al gol, da’ ottimi segnali dal punto di vista dell’impegno e della voglia in campo. Il centrale tedesco gioca la sua terza partita di fila e continua a sfornare prestazioni di grande sicurezza: è in crescita e l’Inter sembra aver trovato un ottimo difensore. Bastoni è autore di una prova tutto sommato sufficiente, impreziosita dai suoi inserimenti offensivi spesso pericolosi. Male il centrocampo nerazzurro, con un Calhanoglu quasi irriconoscibile a causa della stanchezza. Brutta prestazione anche per Barella, che ha però trovato il palo nell’azione del vantaggio, e Mkhitaryan, in difficoltà contro Frendrup. I peggiori in campo nell’Inter sono però Sommer, colpevole sul gol del pari, e Thuram, impreciso in molte giocate e mai pericoloso.

La classifica dopo Genoa-Inter

L’Inter stecca al Ferraris, fallendo il potenziale +7 sulla Juve, impegnata sabato all’Allianz Stadium contro la Roma. Il Genoa conclude bene il suo 2023, con un ottimo punto in ottica salvezza e l’ennesima grande prestazione tra le mura amiche.

Lorenzo Bilancini

Appassionato di calcio, NBA e musica

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