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IRENE DOMINICI: “NEL CALCIO A 5 PER CURIOSITÀ E METTERMI ALLA PROVA”

Classe 1999, Irene Dominici si racconta ai nostri microfoni, tra calcio a 11 e calcio a 5

Ospite ai nostri microfoni Irene Dominici, pivot classe 1999 della San Marino Academy. Cresciuta in Romagna, dividendosi tra Riccione e SPAL come difensore centrale, ora gioca in attacco per la San Marino Academy nella Serie A2 di Futsal. 180 cm di altezza e fisico possente sono due qualità che le permettono di fare breccia nelle difese avversarie. Ecco le sue parole, tra passato, presente e futuro.

Irene, cosa rappresenta per te il calcio? Qual è il tuo rapporto con questo sport?

“Per me il calcio è la mia passione più grande e la mia quotidianità, visto che dedico gran parte del mio tempo ad esso. Con lui ho un rapporto d’amore e odio perché, per quanto possa esserci legata, a volte fa star male, comporta decisioni difficili, cambiamenti improvvisi, ecc. La prima volta che ho detto che volevo giocare a calcio a mia mamma avevo 3 anni. Ho dovuto aspettare fino ai 6 prima di potermi iscrivere in una scuola calcio. Nel frattempo giocavo con i miei amici e seguivo sempre tutte le partite della mia squadra del cuore”.

Il sostegno della famiglia e il passaggio al futsal

Quale persona ha avuto grande influenza nella tua carriera fino a questo momento?

“Sicuramente chi ha avuto la maggiore influenza sulla mia carriera è la mia famiglia, perché fin da quando avevo 6 anni mi hanno sempre portata ovunque per ogni partita, mi hanno sempre supportata e hanno sempre creduto in me anche quando magari io avevo smesso di crederci”.

Che ricordo hai del tuo “debutto” in campo con la tua attuale squadra? Cosa hai provato? Senti la pressione del pubblico?

“Ho sempre praticato calcio a 11. Quest’anno ho deciso di intraprendere un nuovo percorso nel calcio a 5, sia perché mi incuriosiva, sia per mettermi alla prova. Non è stato facile e non è facile affrontare questo cambiamento, ma del mio debutto ho ricordi positivi perché grazie anche alle mie compagne e al mio allenatore ho sempre sentito la loro fiducia e il loro supporto. Solitamente non sento la pressione del pubblico, anzi per me è un motivo di carica”.

Il ruolo in campo e gli idoli calcistici

Qual è il tuo ruolo preferito in campo? Quali sono le tue sensazioni quando giochi?

“Per quanto riguarda il calcio ad 11 sicuramente il difensore centrale, mentre a futsal il pivot. In campo mi sento felice e libera”.

Quali sono i tuoi idoli calcistici?

“Il mio idolo maschile in assoluto è Del Piero, anche se ci sono tanti altri giocatori a cui mi sono ispirata. Per quanto riguarda il femminile direi Mapi Leon”.

L’essere calciatrice

Secondo te quale è l’aspetto migliore dell’essere calciatrice? E qual è il comportamento che bisognerebbe tenere dentro e fuori dal campo?

“L’aspetto migliore di essere calciatrice è la possibilità di essere sempre a contatto con persone che condividono la tua passione e i tuoi sogni. Ti permette di crescere sotto tantissimi punti di vista e ti dà la possibilità di metterti sempre in gioco. Per essere una grande professionista per me è fondamentale il rispetto per tutti, da chi lavora per farti trovare la divisa pronta, a chi organizza e a chi ti supporta”.

La scelta di affidarsi ad un procuratore di Irene Dominici

MapaSportsAgency: cosa hai pensato quando sei stata contattata? Quale è stata la tua prima impressione?

“Quando sono stata contattata ho pensato subito sarebbe potuta essere un’opportunità interessante perché è una grande agenzia che segue tante ragazze, alcune anche con una carriera importante”.

Cosa ti ha convinto a scegliere MapaSportsAgency?

“Mi sono convinta perché ho parlato con Davide e mi ha fatto fin da subito un’ottima impressione”.

Cosa ti aspetti da MapaSportsAgency?

“Avere sempre qualcuno che mi sia vicino, mi supporti in ogni momento e, in caso di necessità (speriamo di no), che mi aiuti”.

Gli obiettivi futuri e il calcio ai pregiudizi di Irene Dominici

Quali sono i tuoi obiettivi futuri? Sia fuori dal campo ma soprattutto dentro al campo?

“Per quanto riguarda fuori dal campo spero di laurearmi presto in giurisprudenza, mentre per il campo spero di continuare ad essere tra le squadre protagoniste del campionato e segnare un po’ di più”.

Ci aiuti a dare un calcio contro i pregiudizi? Contro la violenza sulle donne?

“I pregiudizi ci sono sempre stati in ogni ambito. Nel calcio con la prima esclusione maschile dal mondiale e le buone prestazioni delle nostre Azzurre, un numero maggiore di persone si è avvicinata al calcio femminile. Purtroppo ci sono ancora molti dubbi sul fatto che donne e calcio possano andare d’accordo. La violenza non è mai una soluzione e penso che gli uomini che alzano le mani sulle donne non siano degni di essere chiamati uomini”.

[Fonte foto: Anteprima Calcio a 5]

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